Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Un modo per manifestare la propria approvazione è sicuramente l’applauso che sin dall’antichità era la maniera più usata per esternare il proprio consenso verso una o più persone. Se si considera il punto di vista antropologico, l’applauso è indicato come metafora dell’abbraccio inteso come “abbraccio manifestato a distanza”.
Le antiche testimonianze dell’applauso risalgono già ai tempi del teatro classico greco dove si era soliti esternare il proprio consenso attraverso l’uso di rumori, battendo le mani, pestando i piedi o urlando. Anche i romani, ai loro tempi, usavano applaudire ma con un entusiasmo che veniva sempre portato all’estremo: applaudivano i gladiatori che vincevano le battaglie nelle arene, battendo i palmi delle mani producendo un suono secco e forte, simile ad uno scroscio. Lo stesso imperatore Augusto dovette decidere di mettere, durante i giochi, un disciplinatone per regolare l’enfasi degli applausi. Invece ai tempi dell’antica Mesopotamia, l’applauso era usato per nascondere le urla delle vittime sacrificali.
Tornando ai giorni nostri, si è soliti applaudire dopo recite teatrali anche a scena aperta, spettacoli, concerti e momenti sportivi dove si plaude il nostro campione preferito. Inoltre in altre particolari occasioni, l’applauso viene usato anche in ricordo delle vittime della mafia, caduti in guerra, vittime di attentati, di incidenti gravi, catastrofi o per omaggiare personalità illustri scomparse durante funzioni o situazioni pubbliche.
I protagonisti sportivi rispondono all’applauso dei tifosi con un applauso
Esiste anche il cosiddetto “applauso alla russa”, che consiste nel vedere l’oratore unirsi all’applauso del suo pubblico presente in sala. Questo modo di applaudire è nato e diffuso in Russia e veniva utilizzato durante i convegni del comitato centrale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica.