Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Playoff, finalmente!
No, non sono all’arena Garibaldi con la movida neroazzurra; non avevo mai saltato una partita in casa quest’anno, ma un problemino di salute (no, non è la pioggia, scherziamo?) mi costringe a vedere il big match a casa e per giunta a sorbirmi per l’ennesima volta i commenti del pestifero commentatore tecnico di Raisatte. Mi attacco però alla cabala, ricordando che nell’anno tragico pomponiano rimasi a casa solo due volte, e il Pisa vinse in entrambe le partite, e giocava col Livorno e col Parma, cioè due partite tremende. E anche oggi, come dicono inesorabili gli scommettitori, abbiamo probabilità di vincere vicine allo zero, perché arriva il super Lecce di Miccoli. Bah, si vedrà. Mai dire mai. La partita sta per cominciare; sono solo in casa, ma ecco che suona il campanello. Sorpresa! E’ l’ingegner Fusarpoli! Mi dice che non se l’è sentita di lasciarmi da solo a soffrire! E così siamo in due.
Si parte, e mi pare che siamo alquanto guardinghi (e te credo). L’arbitro, che è di Salerno (tra l’altro) comincia a non fischiare qualche fallo contro i nostri. Si batte qualche corner, è già qualcosa. Poi Napoli in percussione fa una bella cosa ma il portiere sventa. E subito dopo accade l’incredibile: su un cross Giovinco segna di testa (di testaaaaaaaaaaaaaa!). Vantaggio meritato, assolutamente. Il commentatore dal campo, evidentemente esperto di cinema (neorealista?) dice che sul volto dell’allenatore del Lecce c’è un “riso amaro”. Il Lecce si fa minaccioso e Provedel fa una bella parata. Intorno al 20° arrivano anche risultati positivi dagli altri campi, perdono Grosseto e Salernitana, ma è presto, troppo presto. Il Lecce adesso comincia a premere e siamo un po’ in difficoltà; arrivano nuove notizie dagli altri campi, purtroppo la Salernitana ora vince e il Grosseto pareggia, pazienza. C’è infine un’occasione in contropiede per il Lecce, ma insomma finiamo il tempo in vantaggio.
Nell’intervallo ecco le solite interviste con i presidenti, che dicono le solite cose che uno si immagina che diranno, soprattutto il Battini. Poi vedo il volto del commentatore tecnico e scopro che ha i baffi, ma anche con i baffi dice le solite banalità che dice sempre. Dice anche che Giovinco è stato il migliore in campo (chissà come sarebbe contento l’amico Alessandro, giovinchiano, o giovinchino, di ferro).
Si riattacca e quindi via con la sofferenza. Infatti subito Miccoli sbaglia da due metri (meno male che la palla gli è rimbalzata male). Poi per una decina di minuti succede poco, e va bene così. Intanto pareggia il Perugia. Però il Lecce attacca e sui cross è sempre pericoloso. Ma il tempo passa (anche se lentamente). Arriviamo al 20°. L’arbitro espelle il nostro medico (e meno male che non stava giocando). Esce tra gli applausi Giovinco, il quale dice che la sua prestazione è stata “un segnale importante” (e in effetti ha giocato bene, questa volta c’è poco da dire). Si arriva al 35° e poi al 40°, poi al 43°, poi al 45°, ma ormai non si soffre più, nonostante che l’arbitro dia 6 minuti di recupero. Tra l’altro il Grosseto sta perdendo. E alla fine è trionfo! Siamo ai playoff! Battuto il Lecce, in culo (con rispetto parlando) agli scommettitori!