Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Tutto finito, tutto bene e tutti a casa.
Una ambulanza che passa da Via dei pini e va verso il mare, un camion dei vigli del fuoco, un altro mezzo, carabinieri, croce rossa, vigili urbani del comune, polizia e..curiosità!
Questi i fatti: stamani un amante del mare mattutino ha trovato sdraiato sul ciglio della strada, vicino allo spartitraffico nei pressi del parcheggio Case di marina, un uomo che sembrava dormisse ma che non dava segni di conoscenza tanto da avere fatto scattare l’allarme con la chiamata ad un pronto soccorso. La linea non prende in quel posto e il soccorritore cercava di trovare il segnale spostandosi quando uno strano rumore lo ha richiamato verso il posto dove “sarebbe dovuto“ trovarsi il malcapitato che però nel frattempo si era alzato, aveva camminato un po’ ed era cascato nel fosso. Ora doveva essere salvato davvero. Sulla strada l’uomo si è messo a farfugliare un nome e a cercato di telefonare dando evidenti segni di non essere stato solo in quel viaggio e lucidamente chiamando una persona ben precisa.
Questa persona era un assistente sociale (chissà perché) che si è precipitato sul posto allertando i mezzi di soccorso.
Un’ambulanza ha portato via il giovane, lascio sconosciuto il nome, e i soccorritori delle varie associazioni si sono impegnati velocemente nella ricerca del “secondo”. Niente nel fosso Acque chiare, niente nel Biancalana, restava il Serchio abbastanza lontano ma non improbabile. Attimi davvero di trepidazione quando un volontario si è messo a urlare che il “secondo” lo hanno trovato:
“è in poltrona di fronte alla televisione!”
Tutti a casa.
È bene quel che finisce bene, è bene questa prova di assistenza che è partita da un sensibile cittadino e portata avanti da altrettanto sensibili enti.
Nessuno ha pensato di aver sciupato o perso il suo tempo