Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose.
Fotografo che ha realizzato reportage in vari paesi del mondo; le fotografie di Sbrana sono edite in diverse pubblicazioni per la cooperazione italiana allo sviluppo. Antonio Tabucchi, scelse una fotografia del suo “caro Fabrizio” per la copertina dell’edizione greca di “Notturno indiano”, e poco prima di morire scrisse una nota al libro fotografico di Sbrana “India. Sacralità del quotidiano”, presentato a Migliarino nel maggio scorso.
È in dirittura d’arrivo il progetto “C’è un posto che uno sente suo. Fotografare la Vadiserchio” che prevede anche un concorso che vede una settantina di iscritti fra adulti e ragazzi realizzato con il patrocinio di Comuni di Vecchiano e San Giuliano. Ospite eccellente della serata conclusiva del 6 giugno: Uliano Lucas.
La quarta iniziativa, che si svolge al Teatro del popolo di Migliarino, ha come tema “La fotografia di reportage” di Fabrizio Sbrana, fotoreporter con un profilo internazionale e un attaccamento ai luoghi in cui è nato e cresciuto: il Serchio, il parco e la pineta di Migliarino. Sarà presente alla serata anche Alessandro Tofanelli.
Due le tracce fondamentali di questo incontro. Una, quella della presentazione di due reportages: “Spiritual soul of Africa” e “Tropico del capricorno”; il primo è frutto di una serie di viaggi, il secondo è relativo a un solo viaggio che Sbrana ha fatto lo scorso anno in Sudafrica. Sarà interessante scoprire come Sbrana sia andato alla ricerca di altri spazi lontani e abbia ritrovato una sintonia con quelli vicini in cui è cresciuta la sua passione per la fotografia e sui quali ha esercitato le prime prove fotografiche. La seconda, riguarda la possibilità di riflettere sul ruolo della fotografia, per esempio sulla distinzione tra foto documentaria e artistica anche guardando una piccola ma interessante mostra di immagini stampate su supporti insoliti: “Donne d’Africa”, una ventina di ritratti su tela ci offriranno la possibilità di fruire le fotografie in modo differente e gustarne anche la valenza pittorica.
Girovago e curioso Fabrizio Sbrana, dopo la mostra fotografica sull’India, a distanza di un anno ritorna al Teatro del popolo di Migliarino mostrando quei reportages su alcuni luoghi che ha attraversato nel corso della vita e che per questo sente suoi. Noi che quella sera staremo a guardare potremo vedere meglio la qualità delle sue immagini, il filo che le unisce e la passione che le anima. Ottimi elementi per una buona serata in compagnia di Fabrizio Sbrana.