Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
LUOGHI DIMENTICATI
Una Rocca e il lungomonte pisano
Conoscere il territorio; con questo intento il nostro gruppo SEL si è avventurato in questa campagna elettorale dai tanti nomi e i tanti colori. Dichiararlo può suscitare subito tre domande : perché lo fate ? E se lo fate, forse è perché non lo conoscete ? E se non lo conoscete, come potete pensare di amministrarlo ?
Le nostre risposte sono ben convinte del contrario. Lo facciamo perché, come gruppo di cittadini "neofiti" nell'esperienza politica, siamo ancora convinti che sia fra chi abita i territori che le idee nascono, si sviluppano e prendono vigore, e che troppo spesso a quelle idee venga meno il contributo delle amministrazioni, decisivo per passare dall'idea alla sua realizzazione. Lo facciamo ricordandoci sempre che il territorio, un po' come il sapere, è un tesoro senza fine, nelle possibilità di sviluppo che offre, nelle esigenze che mette alla luce, nelle rivoluzioni culturali che propone, e sarebbe stupido smettere di ascoltarlo ed interrogarlo. Lo facciamo perché abbiamo già raccolto molte sfide in questi anni, ascoltando quel territorio; sfide che sono giunte a noi, spesso, come singoli cittadini: come insegnati impegnati nella difesa della scuola e del sapere, come lavoratori in lotta per l'inalienabile diritto al lavoro, come disoccupati o studenti in prima fila ogni giorno a chiedere IL futuro; e questa candidatura odierna vuol essere per noi un altro passo avanti in quella battaglia quotidiana.
Mercoledì sera, senza bisogno di riflettori o giornalisti, abbiamo voluto incontrare un altro pezzetto del nostro territorio: l'associazione "Salviamo la Rocca di Ripafratta". Francesco Noferi ha speso una sua serata per raccontarci la storia di questa realtà, gli scavi archeologici avvenuti, i progetti ideati per il salvataggio e i misteriosi affossamenti che l'amministrazione comunale ha compiuto. Senza se e senza ma, non aver fatto ancora niente per questo progetto, è grave errore. Ancor più grave il fatto che non si sia arrivati a comprendere come questa potesse essere l'occasione per il rilancio di tutta la zona di Ripafratta, da un po' troppi anni abbandonata a se stessa, come tutto il confine pisano-lucchese da entrambe le sponde del Serchio.
Si obbietteranno questioni di ordine economico, di dissesto finanziario, di disinteresse da parte di altre istituzioni ( università, sovrintendenze, ministeri ...). Ma noi, sedendoci al tavolino nelle ex-scuole di Ripafratta, abbiamo visto prospettive diverse, soluzioni ad oggi fattibili e redditizie, un'idea che può davvero spiccare il volo. Siamo convinti di quel progetto talmente tanto, da non poter che metterci affianco di questa battaglia. Ci sono soluzioni ! Ciò che è mancato in questi anni è chi le ascoltasse e le realizzasse.
Con la speranza di essere noi a realizzarle dal 26 maggio, con la convinzione che negli organi dell'amministrazione comunale porteremo avanti questo viaggio, nella certezza che combatteremo affianco dell'associazione e raggiungeremo lo scopo anche fuori di lì, abbiamo salutato Francesco, che con grande calore ci ha accolto.
Se ci stiamo sbagliando, se Francesco e suoi compagni stanno sbagliando, se noi, che abbiamo sbattuto la testa contro il muro a capire i "perché non" di questa questione, siamo solo folli visionari, chiediamo solo una cosa: che qualcuno si sieda ad un tavolo e ce lo dimostri.
Matteo Pardini
Coordinamento SEL Lungomonte