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Nei giorni 26-27-28 aprile verranno presentati manufatti in seta dipinta: Kimoni, stole e opere pittoriche tutte legate a temi pucciniani , alcune già esposte alla Fondazione Puccini Festival.Lo storico Caffè di Simo, un luogo  iconico nel cuore  di Lucca  in via Fillungo riapre, per tre mesi, dopo una decennale  chiusura, nel fine settimana per ospitare eventi, conferenze, incontri per il Centenario  di Puccini. 

. . . per questo neanche alle 5. 50 prima di colazione. .....
. . . alle nove dopocena non ciai (c'hai) da far altro? .....
. . . il plenipotenziario di Fi, Tajani, ha presentato .....
Ieri 19 Marzo ci ha lasciato un Vs. concittadino Renato .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Il sole nutre
col suo splendore
il croco il bucaneve
la margherita. . .
Il cuore
cancella il dolore
se alimentato dall'amore
essenza della vita
Quando .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
ANNIVERSARIO
Enzo Tortora

18/5/2014 - 9:15



Enzo Tortora nasce a Genova il giorno 30 novembre 1928. Dopo aver passato il periodo universitario nella sua città natale, periodo in cui realizza alcuni spettacoli assieme a Paolo Villaggio, si trasferisce nella capitale. A Roma, all'età di 23 anni, viene assunto dalla Rai per condurre il programma radiofonico "Campanile d'oro". Il debutto in televisione arriva nel 1956 in "Primo applauso", assieme a Silvana Pampanini.

Dopo "Telematch" sarà la trasmissione "Campanile sera" di Mike Bongiorno a lanciare Enzo Tortora come conduttore. Cura i collegamenti con i paesi dell'Italia settentrionale e ha così l'occasione di legare con il mondo della provincia. Per un contrasto con i dirigenti della Rai si trasferisce in Svizzera dove presenta "Terzo Grado". Rientra poi a Roma e la Rai gli affida due trasmissioni: "Il gambero" e, dal 1965 al 1969, "La domenica sportiva".

Arriva un nuovo allontanamento ed Enzo Tortora si ritrova a lavorare con alcune emittenti private, collaborando come giornalista anche presso alcuni quotidiani. Torna all'azienda Rai dopo sette anni. Inizialmente lo troviamo accanto a Raffaella Carrà in "Accendiamo la lampada" (1977); poi arriva la trasmissione che lo consacra come vera icona tv, "Portobello", programma di grande successo che fa registrare oltre 26 milioni di telespettatori di media. Dal punto di vista mediatico si tratta del primo esempio di quel genere definito poi "tv verità".

Nel 1982 passa a Mediaset, approdando a Retequattro, per condurre "Cipria". Nella primavera del 1983 Tortora è impegnato assieme a Pippo Baudo alla guida della rubrica elettorale "Italia parla": il 17 giugno 1983, sulla base delle accuse di un pentito della camorra, Enzo Tortora viene arrestato.

Inizia per lui un calvario che lo porterà ad impegnarsi per la difesa dei diritti umani. Entra anche in politica: un anno dopo l'arresto è europarlamentare nelle liste dei Radicali.

Il 20 febbraio 1987 la Corte di Cassazione, al termine di un lungo e travagliato iter processuale, lo assolve. Enzo Tortora è ormai diventato un simbolo della malagiustizia. Ritorna al suo lavoro e ritorna in televisione, prima con una nuova edizione di "Portobello", poi con "Giallo"; Enzo Tortora non è più quello di prima: a tutti appare assai provato.

Enzo Tortora muore la mattina del 18 maggio 1988 nella sua casa di Milano, stroncato da un tumore. A Tortora è stata dedicata la Biblioteca Enzo Tortora a Roma e la Fondazione per la Giustizia Enzo Tortora, presieduta dalla compagna, Francesca Scopelliti.

Sulla sua vicenda è stato girato il film "Un uomo perbene" (1999, di Maurizio Zaccaro), con Michele Placido nel ruolo del protagonista.

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18/5/2014 - 11:12

AUTORE:
Emilio

Già, facile dire " le sentenze si rispettano ", ma quando l'impianto accusatorio si basa essenzialmente
sulle parole di pentiti (per modo di dire) a me qualche dubbio mi viene e sarebbe bene venisse a chi conta qualcosina più di me.
Sarebbe bello andarsi a rileggere i giornali dell'epoca e le tanti grandi firme che non evidenziarono l'evidente macroscopico errore giudiziario, levargli la penna, troncargliela e mandarli a vangare le prode.