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Anche per il 2024 si terrà il concorso ideato da MdS Editore dedicato al territorio e all'ambiente, attraverso le espressioni letterarie ed artistiche delle sezioni Racconto, Poesia, Pittura.tpl_page_itolo di quest'anno sarà "Area Protetta".Per questa dodicesima edizione, oltre al consueto patrocinio dell'Ente Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, che metterà a disposizione la bella sala Gronchi per la cerimonia di premiazione, partner dell'iniziativa saranno la Sezione Soci Versilia-Valdiserchio di Unicoop Firenze e l'associazione La Voce del Serchio.

Domenica 12 maggio torna la Fiera di Paese a Migliarino
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Comune di Vecchiano
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Prefettura di Pisa – Ufficio Territoriale del Governo
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L’ultimo atto di Elly Schlein di firmare il referendum .....
Ho 62 anni e più di un terzo della vita passato nell'infido .....
“Berlinguer, la ‘questione morale’ e l’inizio .....
. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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IMMAGINA San Giuliano Terme
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IMMAGINA San Giuliano Terme
I nostri candidati
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di Elisa Tripoli seg UC PD Vecchiano
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SAN GIULIANO TERME
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di Giovanni Cominelli
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A cura di Erminio Fonzo
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da Museo del Bosco
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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C'è qualcosa, un tesoro
che tutti cercano.
Non è pietra preziosa
ne' scrigno d'oro:
si chiama semplicemente
LAVORO
Se poi al lavoro
si aggiunge .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
Riceviamo e pubblichiamo un intervento di: Giacomo Sanavio
(Assessore allo sviluppo rurale della Provincia di Pisa)
L’Agricoltura non è solo Pil

19/5/2014 - 11:54

L'agricoltura non è solo Pil


 di una conferma degli andamenti di questi ultimi anni.
E’ sicuramente un fatto positivo che la politica nazionale ed il governo si accorgano che l’agricoltura rappresenta un “asset strategico del paese per poter pensare a sviluppo e occupazione”. Si tratta –forse- del superamento di un pregiudizio che voleva vedere il settore come marginale e superato. D’altronde, basta saper leggere i dati e ragionare per comprendere come l’agricoltura sia in grado non solo di resistere alla crisi ma anche di creare opportunità lavorative, oltre a curare i territori, la coesione sociale e la salute pubblica (un certo tipo di agricoltura!). E’ sufficiente ricordare che l’aumento della popolazione mondiale, i cambiamenti climatici ed i processi di accelerazione delle desertificazioni di intere regioni del pianeta, la sempre più diffusa scarsità di acqua potabile, lo scellerato consumo di suolo, non fanno che rendere sempre più urgente il preoccuparci del tema della produzione agricola, della produzione del cibo!
Questo quadro mi fa però ritenere gli orientamenti del ministro non del tutto sufficienti e viziati dalle visioni di stampo “industriale” che hanno caratterizzato le politiche agricole degli ultimi cinquant’anni; costruendo le basi politico-culturali proprio di quel drammatico pregiudizio.
Infatti, se trovo giusto preoccuparci e sostenere gli sforzi del sistema agroalimentare italiano ed il suo potenziale in termini di valore aggiunto anche puntando sull’export, è di fondamentale importanza guidare il settore verso un “cambio di modello”. Scegliendo di privilegiare le agricolture dei territori. Smettendola di finanziare con le risorse della Pac (politica agricola comune) gli speculatori della terra e produttori di mezzi meccanici e agenti chimici.
Diamo i soldi della Pac a chi fa agricoltura biologica e biodinamica, a chi si cimenta nella riconversione in tal senso, ricreando fertilità dei suoli e difendendo la biodiversità. Diamoli a chi salvaguarda saperi tradizionali, a chi garantisce la manutenzione dei territori, a chi contribuisce a risparmiare acqua ed a depurare quella utilizzata, ai giovani di cui il settore ha estremo bisogno (ma a quelli che fanno davvero gli agricoltori, non ai “figli di”), anche per facilitarne l’accesso alla terra. Diamo i soldi della Pac a chi ricostruisce o difende i sistemi alimentari. Smettiamo di darli a chi coltiva il mais per fare il biogas, a chi costruisce stalle da lasciar vuote, a chi abusando della chimica di sintesi uccide le api, sterilizza il suolo, avvelena le falde idriche.
C’è bisogno che con i soldi pubblici della Pac si finanzi la produzione di cibo buono, pulito e giusto per tutti! Non di sostenere speculatori, grande distribuzione, “fighetti” del made in Italy che fanno affari sulle spalle dei contadini.
C’è bisogno, anche e soprattutto in questo settore, di una chiara scelta alternativa. A quel punto, i dati sul valore aggiunto avranno anche un risvolto etico, sociale ed ambientale importante.


Giacomo Sanavio
(Assessore allo sviluppo rurale della Provincia di Pisa)

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