Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
continuiamo la pubblicazione degli scritti che ci arrivano sulla maternità.
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Circa duecento anni fa Vecchiano aveva la “marie” e con essa la “loi” francese.
Dopo la Rivoluzione in Francia ci fu uno stravolgimento voluto per rifarsi da un lungo periodo di soprusi, se ben regali, e tanta fu la voglia di cambiare che i rivoltosi se la presero anche con il calendario: non più dicembre gennaio e febbraio per l’Inverno ma Nevoso Piovoso e Ventoso facendo partire i mesi dal 20 o 21 e la Primavera ebbe Germinale o Germile, Fiorile o Floreale e Pratile mentre l’Estate Messidoro Termidoro e Fruttidoro per finire con l’Autunno al quale toccò Vendemmiaio, Brumaio e Frimaio.
Bei nomi, adatti, simpatici, molto esplicativi se non avessero avuto anche uno stravolgimento pazzesco della divisione dei giorni che passarono dalle settimane alle decadi, eliminando tutte le festività cattoliche inserendo sei giorni supplementari di fine anno per far tornare i conti, i Giorni Sanculottidi:
Giorno della virtù (17 settembre)
Giorno del genio (18 settembre)
Giorno del lavoro (19 settembre)
Giorno dell'opinione (20 settembre)
Giorno delle ricompense (21 settembre)
Giorno della rivoluzione (22 settembre, solo negli anni bisestili)
E la stupenda derivazione dalla mitologia classica dei giorni della settimana?
Troppo per la “grandeure” usare Marte Giove e Venere, non doveva essere la Grecia o Roma a dettare, ma la “France”!
Da suicidio i dieci giorni delle decadi:
Primidì, Duodì, Tridì, Quartidì, Quintidì, Sestidì, Settidì, Ottidì, Nonidì e Decadì
Napoleone usò questo calendario fino al 1° gennaio 1806, non senza logicamente averlo portato in Toscana durante il suo breve dominio, ma i francesi illuminati non avevano fatto il conto con la diversa latitudine della Piccardia da quella della Fugata e Messidoro, che da loro sarebbe stato 20 giugno - 19 luglio, da noi è già bell’indorato!
È proprio vero il detto che Aurora aurum in ore habet ( tanto per usare un’altra lingua).
Ma lo sapranno i francesi che la loro lingua è neolatina?