Nella prestigiosa Sala Gronchi del Parco Naturale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli, il 20 ottobre alle ore 16, avrà luogo la cerimonia di premiazione della dodicesima edizione del concorso artistico-letterario "Area Protetta", organizzato da MdS Editore, Associazione La Voce del Serchio e Unicoop Firenze Sezione Soci Valdiserchio-Versilia.
Lionel Andrés Messi, da molti chiamato semplicemente Leo, nasce il 24 giugno 1987 a Rosario, nello stato argentino di Santa Fè.
Ha solo cinque anni quando inizia a tirare i primi calci alla palla. La sua prima squadra è quella del Grandoli, piccola scuola di calcio della sua città rivolta ai fanciulli. Ad allenare i ragazzi è Jorge Messi, impiegato metalmeccanico e padre del futuro campione.
All'età di sette anni Lionel Messi indossa la maglia dei "Newell's Old Boys" e gioca nelle categorie giovanili.
Agli occhi degli appassionati di calcio che seguivano il ragazzino nei campetti di Rosario, già era chiaro il talento del giovane.
Il talento era talmente cristallino che le giovanili del blasonato club River Plate lo vollero.
A causa di un ritardo nello sviluppo osseo del ragazzo, dovuto al basso livello di ormoni della crescita presenti nel suo organismo, il passaggio sfuma.
Viene consigliato alla famiglia ul trattamento medico che però è costosissimo: si parla di 900 dollari mensili; Jorge Messi chiede aiuto ai Newell's Old Boys e al River Plate senza ottenere soluzioni adeguate. Crede fortemente nel possibile futuro da campione di Lionel: chiede così soccorso ad alcune fondazioni.
A raccogliere l'appello è la fondazione Acindar. A causa dei problemi economici che coinvolgono la famiglia - ma la situazione è analoga a numerosissime famiglie argnetine - il padre decide di emigrare in Spagna. Si mette in contatto con un cugino della moglie Celia, che abita a Lerida (città catalana sita nei pressi di Barcellona).
Nel settembre del 2000 Leo Messi effettua il primo provino con la prestigiosa società del Barcelona. E' il tecnico Rexach, allenatore delle giovanili, ad osservarlo: rimane impressionato dalla tecnica e dai cinque gol realizzati da Messi.
L'argentino firma immediatamente (pare che abbia firmato simbolicamente una salviettina) per il Barca.
Il club catalano si farà carico anche delle spese mediche per il trattamento che Lionel Messi necessita.
Il passaggio e l'ascesa nelle varie categorie del Barcelona è velocissimo; Messi arriva a siglare l'impressionante numero di 37 gol in 30 partite, e non è raro che in campo regali spettacolari magie.
Arriva così il debutto con la nazionale Argentina under 20; la partita è un'amichevole contro i giovani ragazzi del Paraguay. Leo Messi segna 2 goal.
E' il 16 ottobre 2004 quando debutta nella Liga spagnola con la prima squadra del Barcelona nel derby contro l'Espanyol (vincono gli azulgrana, 1-0).
Nel mese di maggio del 2005 Messi è il giocatore più giovane nella storia del club catalano (18 anni non ancora compiuti) a realizzare un goal nel campionato spagnolo.
Poche settimane più tardi inizia in Olanda il campionato del mondo under 20: Messi è protagonista con l'Argentina. Segna 6 goal in 7 partite e porta la sua nazionale al trionfo finale. Ottiene inoltre il titolo di Miglior giocatore del torneo ("Adidas Gold Ball") e quello di Capocannoniere ("Adidas Golden Shoe").
Non è felice il suo debutto con la nazionale maggiore contro l'Ungheria, a Budapest: Messi viene espulso dall'arbitro dopo un solo minuto di gioco.
All'inizio della successiva stagione clacistica spagnola, il Barcelona rinnova il contratto con il giovane talento, assicurandeselo fino al 2014. La clausola rescissoria è milionaria: il club che vorrà acquistare dai catalani il campione argentino, dovrà sborsare l'astronomica cifra di 150 milioni di euro!
169 centimetri per 67 chilogrammi, seconda punta, mancino, Messi è dotato di una grande accelerazione. Sia nel Barca che in nazionale viene impiegato come ala destra. Strepitoso nell'uno contro, non è raro che arrivi vicino alla porta avversaria. In Spagna gioca e convive efficacemente con altri grandi campioni, quali Ronaldinho e Samuel Eto'o.
Tra i suoi successi vi sono due vittorie della Liga (2005 e 2006), una Supercoppa Spagnola (2005) e una Champions League (2006).
Purtroppo Messi ha saltato la finale di Champions contro l'Arsenal, a causa di un infortunio rimediato contro il Chelsea.
"El Pulga" (la pulce), così soprannominato per via della sua ridotta statura fisica, è stata una delle attesissime stelle ai Mondiali di calcio di Germania 2006: l'Argentina terminerà il mondiale ai quarti di finale, eliminata ai rigori dalla squadra di casa; l'allenatore Pekerman ha utilizzato Messi solo per 15 minuti durante il girone iniziale: la giovane stella nel poco tempo disponibile ha comunque segnato un gol e fornito un assist per un'altra rete.
Diego Armando Maradona, parlando di Lionel Messi ed elogiando il suo talento, è arrivato a definirlo come proprio erede.
Nel 2008 partecipa con la nazionale argentina alle Olimpiadi di Pechino dove gioca da protagonista conquistando un prezioso oro olimpico. Il 27 maggio dell'anno seguente porta il Barcellona a laurearsi campione d'Europa vincendo la finale di Champions League (giocata allo stadio Olimpico di Roma) contro il Manchester United di Cristiano Ronaldo: con un colpo di testa, Messi è l'autore del gol del 2-0, rete che permette all'argentino di conquistare anche il titolo di capocannoniere della competizione (9 goal totali).
All'inizio del mese di dicembre del 2009 gli viene assegnato il Pallone d'Oro; la misura del merito appare cristallina nella classifica del premio: Messi superato di ben 240 punti il secondo classificato, il portoghese Cristiano Ronaldo, il quale era stato insignito dello stesso premio l'anno precedente.
L'annata si conclude in modo perfetto, tanto che meglio di così era veramente impossibile: Messi sigla infatti il gol (al 5° minuto del secondo tempo supplementare, 2-1 contro gli argentini dell'Estudiantes) che consegna al Barcellona - per la prima volta nella sua storia - il Mondiale per Club. Ma non è finita, perché a lui va anche il premio Fifa World Player, assegnato dai commissari tecnici e dai capitani delle nazionali.
Nel 2010 ai mondiali di calcio sudafricani è protagonista nell'Argentina guidata da Maradona. All'inizio del 2011 viene premiato a sorpresa con il Pallone d'Oro, il secondo della sua carriera, classificandosi prima degli spagnoli Iniesta e Xavi, entrambe suoi compagni di squadra nel Barcellona.
A coronare la lunga serie di momenti positivi, alla fine del mese di maggio 2011, arriva la vittoria con il Barcellona della Champions League. All'inizio di gennaio del 2012 arriva poi il terzo Pallone d'oro consecutivo; prima di lui era un record appartenente solo al francese Michel Platini, che nell'occasione è stata proprio la persona a consegnarlo all'argentino. Frantuma ogni primato quando un anno dopo viene nuovamente insignito di tale premio, il quarto Pallone d'oro: mai nessuno come lui.