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Anche per il 2024 si terrà il concorso ideato da MdS Editore dedicato al territorio e all'ambiente, attraverso le espressioni letterarie ed artistiche delle sezioni Racconto, Poesia, Pittura.tpl_page_itolo di quest'anno sarà "Area Protetta".Per questa dodicesima edizione, oltre al consueto patrocinio dell'Ente Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, che metterà a disposizione la bella sala Gronchi per la cerimonia di premiazione, partner dell'iniziativa saranno la Sezione Soci Versilia-Valdiserchio di Unicoop Firenze e l'associazione La Voce del Serchio.

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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C'è qualcosa, un tesoro
che tutti cercano.
Non è pietra preziosa
ne' scrigno d'oro:
si chiama semplicemente
LAVORO
Se poi al lavoro
si aggiunge .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
San Giuliano Terme
Approvato all'unanimità, l'8 luglio scorso, la mozione di sostegno al popolo Saharawi

9/7/2014 - 9:10


Il Consiglio Comunale di San Giuliano Terme ha approvato all'unanimità, l'8 luglio scorso, la mozione di sostegno al popolo Saharawi presentata da Fabiano Martinelli, consigliere del Partito Democratico. Si è trattato della prima mozione approvata all'unanimità in questa legislatura.
"Ho presentato questa mozione - spiega Fabiano Martinelli - in concomitanza con l'arrivo sul nostro territorio di 10 bambini Saharawi e con l'avvio della Presidenza italiana dell'Unione Europea.
Poiché nella campagna elettorale scorsa si è spesso sentito ripetere termini quali 'discontinuità' e 'punto e a capo', attraverso questa mozione il Consiglio comunale sangiulianese, da trent'anni al fianco del popolo Saharawi, ha chiesto al Sindaco e alla giunta di proseguire sulle orme delle precedenti amministrazioni nel sostegno alla causa Saharawi, ultima colonia d'Africa".Nella mozione, inoltre, si chiede al Governo Italiano di approfittare del semestre di Presidenza europea per ribadire l'autodeterminazione del popolo Saharawi e per cercare di giungere ad una soluzione definitiva della causa Saharawi stessa.
Apprezzamenti alla mozione e ringraziamenti al relatore sono stati espressi, in particolare, dai capigruppo di SEL, IES e Movimento 5 Stelle.

 Per completezza di informazione si allega la versione integrale della mozione.

Cordiali saluti
Fabiano Martinelli

..........................................................................................................
 
             MOZIONE DI SOSTEGNO AL POPOLO SAHARAWI
 
Il Consiglio Comunale di San Giuliano Terme
 
Premesso che:
dal 1976, anno della proclamazione dell’indipendenza e della nascita della Repubblica Araba Saharawi Democratica (RASD), il “popolo del deserto” si trova costretto a combattere una dura lotta per il riconoscimento del proprio diritto all’autodeterminazione;
 
ad oggi la RASD è riconosciuta come Stato libero e indipendente dall’Unione Africana e da oltre 80 Paesi del mondo;
 
nel 1991 il Consiglio di Sicurezza dell’ONU, con Risoluzione n. 690, tracciava il percorso che avrebbe dovuto condurre, nel 1998,  all’indizione e allo svolgimento di un referendum per consentire al popolo Saharawi di scegliere liberamente tra l’integrazione al Regno del Marocco e la propria indipendenza e che tale referendum non è stato mai espletato;
 
Ritenuto che:
la situazione di tensione politica venuta a crearsi tra la RASD e il Regno del Marocco circa la situazione dei territori saharawi a tutt’oggi non liberati determina una perenne emergenza umanitaria cui gli organismi internazionali cercano di contrapporre mirate campagne di cooperazione, aiuto e sostegno socio-economico alla popolazione civile saharawi;
 
Considerato che:
il Comune di San Giuliano Terme è da oltre trent’anni amico del popolo Saharawi;
 
il Comune di San Giuliano Terme ha rinnovato nel 2010 il proprio patto di amicizia con la città Saharawi di Gleibat El Fula;
 
il Comune di San Giuliano Terme anche quest’anno, ha aderito al programma denominato “piccoli ambasciatori di pace” che prevede l’accoglienza sul proprio territorio di 10 bambini Saharawi durante il periodo estivo;
 
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
 
a proseguire anche nella legislatura 2014-2019 il proprio sostegno alla causa Saharawi e al suo popolo;
 
a sostenere tutte quelle iniziative di sensibilizzazione ai vari livelli istituzionali nazionali e internazionali tese alla ricerca di una soluzione alla causa Saharawi, ultima colonia africana, rispondente al diritto all’autodeterminazione del popolo Saharawi stesso;
 
a chiedere al Governo Italiano, in occasione del Semestre di Presidenza Europea, di incrementare il proprio impegno politico al fine di giungere ad una soluzione definitiva della causa Saharawi che sia rispettosa del suddetto diritto all’autodeterminazione del popolo Saharawi.
 
 Il Consigliere Comunale, Fabiano Martinelli

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11/7/2014 - 7:23

AUTORE:
Tiziano Nizzoli

Io non li accoglierò come eroi e metterei la firma per farli giudicare in Italia da un nostro tribunale. Ho vissuto due anni in Kashmir e conosco la giustizia Indiana, ma, a parte questo, continuo con la mia presunzione di innocenza fino a prova contraria, poi possono pure andare in prigione, non scenderei in piazza contro una sentenza di colpevolezza.
Per quanto riguarda l'operato della nuova giunta, convengo sul fatto che è giovane e debba essere lasciata lavorare, finora ho solo contestato il numero eccessivo di deleghe date al buon Marchetti, a mio avviso incapace di arrivare a quei risultati ed intraprendere quelle azioni di cui si ha estremo bisogno, non si può essere contemporaneamente geometra, muratore, carpentiere e manovale, non credete?
Non risponderò alle vostre eventuali repliche per una settimana, vado a farmi un giro per gli ex campi di concentramento e stacco la spina al computer, a risentirci.

10/7/2014 - 18:14

AUTORE:
Pannuccio Del Bagno

Caro Nizzoli, la sua frase " i due marò devono essere ancora giudicati, fino a prova contraria non hanno ucciso nessuno, quindi la tua espressione è da ritenersi pregiudiziale ed infelice" è, mi permetta, veramente triste .
Abbia pazienza, ma per come la vedo io è una grande e grave mancanza di rispetto per i due pescatori uccisi e le loro famiglie. Come ha ribadito il signore che si firma PG, i nostri connazionali hanno ucciso: questo è un dato di fatto. Cerchi pure in quel grande contenitore che è il web: troverà migliaia di pagine, anche di giornali importanti e accreditati, che riportano la notizia.
Se poi i due marò hanno ucciso con 'ragione', se mai si può aver ragione quando si uccide qualcuno, difendendo la petroliera battente bandiera italiana dall'assalto di pirati o a torto, sparando contro un povero peschereccio, spetterà deciderlo a chi li giudicherà. Ma hanno ucciso: e nell'affermare questo non vedo alcuna retorica.
Retorica strumentale che vedo nella sua volontà di chiedere ad uno dei suoi consiglieri di presentare una mozione sul Kashmir o altri territori non autonomi inseriti nella speciale lista delle Nazioni Unite. Mi perdoni, ma temi come la violazione del diritto all'autodeterminazione o i diritti umani non devono essere il terreno di puerili battaglie politiche: la sensibilità verso questi temi è uno degli aspetti che rendono civile una comunità.
Quanto al risolvere le inefficienze del nostro comune, la nuova amministrazione ha preso impegni molto precisi: lasciamola lavorare (ha appena un mese di vita !) e poi giudichiamo. Il giudizio preventivo in questi casi non ha proprio alcuno scopo se non quello della polemica.

10/7/2014 - 14:49

AUTORE:
P.G_

No, caro Nizzoli, stavolta non sono d'accordo. I due militari non sono stati giudicati, è vero ed è anche vergognoso, ma per uccidere hanno ucciso.
Su questo non c'è dubbio e non vale la solidarietà di casta, come quando un medico cerca di difendere un altro medico o un politico un suo collega di partito. In questo caso i due hanno sparato su dei semplici pescatori e ci sono forti dubbi sul perchè l'abbiano fatto.
La nave era chiaramnete un peschereccio con dimensioni e velocità minimammete paragonabile alle veloci lance dei contrabbandieri, non avevano armi ma attrezzi da pesca, non hanno sparato all'imbarcazione per arrestarla o farla tornare indietro ma direttamnete alle persone. Che timore potevano avere di due pescatori che volevano vendere il loro pescato?
Devono ancora essere giudicati e vediamo la sentenza ma considerarli eroi (e accoglierli in Patria con tutti gli onori)mi sembra francamente esagerato.
Non conosco la mozione ma avrei avuto molti dubbi a mettere la mia firma.

10/7/2014 - 9:08

AUTORE:
Tiziano Nizzoli, Cittadini e Territorio

"Non voglio scivolare sulla facile retorica che i due militari erano a difendere un interesse economico: voglio soltanto sottolineare che i nostri due connazionali hanno comunque ucciso due persone e che per questo devono essere ancora giudicate."
Esprimendoti in questo modo non ci sei solo scivolato, ma ti ci sei immerso nella facile retorica!
Se i due marò devono essere ancora giudicati, fino a prova contraria non hanno ucciso nessuno, quindi la tua espressione è da ritenersi pregiudiziale ed infelice.
Chiederò ad uno dei nostri consiglieri di portare in Consiglio una mozione di solidarietà per il popolo del Kashmir, anch'esso in attesa dell'autodeterminazione, da aggiungersi a quella del popolo palestinese e cento altre ancora, che non sto ad elencare per problemi di spazio.
Queste forme di sensibilità nei confronti delle disgrazie planetarie saranno sicuramente più incisive quando avrete prima risolto le inefficenze del nostro Comune e le inerzie che è giunto il momento di affrontare, per questo siete stati votati, non perdiamo altro tempo a friggere l'aria!

10/7/2014 - 8:34

AUTORE:
Riccardo Maini

Da quello che si legge sulla stampa locale e sulla VDS i mal di pancia all'interno della maggioranza sono tanti e il sindaco Di Maio sembra che dovrà usare medicine molto forti, per curarli.
L'ex assessore Martinelli, nella passata consiliatura, quale paladino dei deboli e dei miseri, ha girato l'Italia e ha fatto anche qualche uscita all'estero per portare il sostegno dei cittadini sangiulianesi alla nobile causa del Popolo Saharawi, oggi nel far pubblicare la mozione, firmata stranamente solo da lui, la accompagna con uno scritto dal tono molto polemico nei confronti del suo sindaco, ponendo l'accento su quella discontinuità e punto e a capo voluta dal primo cittadino che, forse e ripeto forse, gli ha impedito di sedere tra i magnifici cinque assessori o sul seggiolone del presidente del consiglio, visto che il suo nome è apparso su uno dei foglietti al momento dell'elezione di Paolo Pardini.
Certo che tra gli atteggiamenti dei Democratici Riformisti che hanno tentato di imporre un loro candidato ad assessore per la loro lista
Auguri Sindaco e come sempre IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO

9/7/2014 - 21:48

AUTORE:
Gianni Lupoli

Si nota nelle parole del Martinelli una vena polemica "punto e a capo" "discontinuità" forse perché è rimasto fuori.

9/7/2014 - 18:07

AUTORE:
Pannuccio Del Bagno

Caro Mannocci, le cause dei sahrawi e dei marò italiani detenuti in India sono due cose molto differenti. Porle allo stesso livello e utilizzarle così come termine di giudizio per l’atteggiamento del consigliere Martinelli e del PD tutto è una evidente forzatura a fini strumentali.
Il popolo sahrawi è uno dei gruppi tribali arabo-berberi che vivono in quello che viene definito Sahara occidentale o Sahara spagnolo: un territorio che nel 1963 fu incluso dalle Nazioni Unite tra quelli da decolonizzare in accordo con la risoluzione n. 1514 delle stesse Nazioni Unite, risoluzione votata il 14 dicembre 1960 e con la quale si riconosceva appunto il diritto all'indipendenza per le popolazioni soggette al giogo coloniale.
La Spagna accolse l’invito a terminare l’occupazione coloniale dell’area e il 20 agosto 1974 annunciò il suo parere favorevole per l’effettuazione di un referendum per l’autodeterminazione del popolo sahrawi. Diritto, quello dell’autodeterminazione, schiacciato però dall’invasione del 31 ottobre 1975 dalla regione da parte delle truppe del Marocco di re Hassan II. Mentre la Spagna, il Marocco e la Mauritania giungevano segretamente ad un accordo per la spartizione del paese, il popolo sahrawi iniziò l’attività di resistenza armata. Il conflitto tra sahrawi e Marocco (appoggiato dalla Mauritania fino al 1979 e che utilizzò contro gli insediamenti sahrawi anche bombe al napalm) continuò fino al 1991 , inasprendosi dopo la dichiarazione della Repubblica Democratica Araba Sahrawi nel febbraio del 1976 (riconosciuta ad oggi da 82 stati dell’ONU ed inserita nella lista dei territori non autonomi). Nel 1991 l’ONU impose il cessate il fuoco e inviò nella regione una delegazione, denominata MINURSO, con il compito di vigilare sulla tregua imposta e per organizzare il mai tenuto referendum per l’autodeterminazione. La missione MINURSO è stata prorogata fino al 30 aprile di quest’anno, senza però riuscire fino ad oggi nel suo intento primario.
Il popolo sahrawi è quindi un popolo a cui è negato un diritto riconosciutoli dalle Nazioni Unite nel 1963.
La vicenda dei fucilieri del 2° reggimento San Marco della marina italiana inizia il 15 febbraio 2012, quando i due marò spararono contro un peschereccio uccidendo due membri dell’equipaggio. I due marò erano in servizio sulla petroliera battente bandiera italiana Enrica Lexie con funzioni di protezione della nave in acque a rischio di pirateria: ed appunto per difesa da un presunto attacco ‘pirata’ alla petroliera da parte del peschereccio avrebbero aperto il fuoco contro quest’ultimo.
La vicenda appare fin da subito molto complessa, con una versione italiana a sostegno dei marò (che pone le due imbarcazioni in acque internazionali) e ovviamente una indiana a sostegno dei pescatori (che le pone in acque territoriali). Una vicenda molto delicata (soprattutto per la giurisdizione del caso) di cui è facile trovare online la cronologia e in cui addirittura, secondo la Suppression of Unlawful Acts Against the Safety of Maritime Navigation (Sua Convention), adottata dall’International Maritime Organization (Imo) nel 1988, sia l’Italia che l’India potrebbero avere ragione.
Non voglio scivolare sulla facile retorica che i due militari erano a difendere un interesse economico: voglio soltanto sottolineare che i nostri due connazionali hanno comunque ucciso due persone e che per questo devono essere ancora giudicate. Ricordo a proposito che il procedimento penale vede l’accusa rappresentata dal solo stato di Kerala, avendo le famiglie dei due pescatori accettato l’accordo economico extragiudiziario – scelta criticata dalla Corte suprema di Delhi - proposto dal Governo italiano e che prevedeva appunto il ritiro delle accuse in cambio del pagamento di 10 milioni di rupie (145 mila euro circa) ai familiari
Sinceramente tra il popolo sahrawi e la vicenda dei marò non vedo grossi parallelismi: da una parte un popolo a cui, per interessi economici, è negato il diritto all'autodeterminazione; dall'altra due persone (peraltro ,a dispetto della propaganda, sempre ospitate in strutture confortevoli e hotel di lusso…) accusate di omicidio in attesa di giudizio. Capisco quindi la possibilità di votare a favore di una delle mozioni piuttosto che dell’altra, come ha fatto il consigliere Martinelli (esercitando peraltro il diritto democratico della libertà di opinione).
Caro Mannocci, concludo facendo mie le parole del signor Andrea Parra: “Se lei sposava la causa in favore del popolo saharawi,come lei afferma con un commento su questo giornale, doveva votarla senza tener di conto del voto del consigliere Pd riguardo ai maro'. Allora lei nei prossimi consigli agirà sempre in conseguenza ai comportamenti del consigliere Martinelli?”

9/7/2014 - 17:09

AUTORE:
Luca Quilici

Onestamente non capisco l'intervento dell'elettore PD la giunta è partita adesso. I centenari ci sono sempre stati (mai una critica) la situazione della struttura non credo sia colpa della giunta nuova. Sono convinto che i confronti nelle frazioni ci saranno. Vedo molta malignità nel commento.

9/7/2014 - 14:37

AUTORE:
Elettore non PD

Il Comune è paralizzato, le pratiche non vanno avanti, probabilmente inizieremo a lavorare in autunno, quando si avrebbe dovuto smettere, il tetto si farà il prossimo anno, la ditta che doveva eseguire i lavori ha messo a casa due operai e in Consiglio comunale si esprime solidarietà al popolo saharawi, tra poco a quello palestinese, poi ai martiri della Resistenza.
Dovreste esprimere solidarietà anche ai nostri giovani senza lavoro, ma soprattutto dovreste DARVI UNA MOSSA !!!!!
Almeno io non vi ho votato, se fossi dei vostri sarei ancora più incazzato.

9/7/2014 - 14:29

AUTORE:
Parra Andrea

La mancanza di coerenza con i propri pensieri e le proprie azioni, a mio parere, sono sempre da considerarsi grossi errori.
Se lei sposava la causa in favore del popolo saharawi,come lei afferma con un commento su questo giornale, doveva votarla senza tener di conto del voto del consigliere Pd riguardo ai maro'.
Allora lei nei prossimi consigli agira' sempre in conseguenza ai comportamenti del consigliere Martinelli?
Con questi ragionamenti dove vogliamo andare!!

9/7/2014 - 13:28

AUTORE:
ElettorePD

Mi scuso se utilizzo questo spazio ed anzi mi aggiungo all'unanimità del consiglio comunale nell'approvare come cittadino la mozione di sostegno al popolo Saharawi che dura ormai da 30 anni. Detto questo vorrei fare una riflessione da cittadino che durante le ultime elezioni ha deciso di appoggiare il nuovo sindaco rapito dalla praticità con cui affrontava le discussioni e le problematiche e la decisione con cui intendeva risolverle. A distanza di 40 giorni dalle elezioni si sta procedendo alla ratifica di tutti gli adempimenti per permettere alla nuova giunta e il consiglio di poter governare il nostro comune malandato. Quindi, formazione della nuova giunta, primo e secondo consiglio comunale, composizione delle commissioni ecc... e nel frattempo un Comune letteralmente paralizzato da dirigenti in partenza (i nuovi non saranno in grado di mettere la prima firma e rendersi conto dove sono se non prima di gennaio), funzionari che non hanno più la funzione, dipendenti che non sanno dove sbattere la testa ed eccolo che ritorna fuori il solito problemino del bilancio. In mancanza dell'approvazione del bilancio, e del governo degli uffici, il Comune è letteralmente fermo. Cittadini, aziende e artigiani che chiedono risposte e in tempi rapidi (visto che l'amministrazione precedente li aveva avvisati di aspettare la nuova giunta) sono costretti ancora ad aspettare, aspettare e aspettare. Aspettare ancora, perchè quando termineranno gli attuali dirigenti, dovrà essere pensata e nominata la nuova organizzazione e allora bisognerà aspettare che vengano nominati i nuovi dirigenti (interni o esterni) che prendano visione e coscienza dei propri compiti e deleghe e nel frattempo cittadini, aziende e artigiani aspettano e aspettano e aspettano ancora. Nel frattempo l'unica attività del Comune a cui viene data la massima priorità sono le mozioni, la maggior parte condivisibili dalla totalità dei cittadini (me compreso) come appunto il popolo Saharawi, i Marò ecc... L'unica comunicazione che viene fatta a piena pagina da consiglieri e giunta è il compleanno dei nostri cari centenari con fascia da sindaco e tanto di fotografia in primo piano, mentre della condivisione delle problematiche delle frazioni o delle attività tanto sbandierata in campagna elettorale non c'è più traccia.
E tra nomina dei nuovi dirigenti e funzionari che possano mettere una firma su qualsiasi atto (legittimo) intanto noi aspettiamo, aspettiamo e aspettiamo ancora, come prima. Mi sembra di rivivere un sogno già fatto. Per adesso PUNTO E VIRGOLA.

9/7/2014 - 13:25

AUTORE:
Giacomo Mannocci

Unanimità dei presenti dovrebbe precisare il Martinelli. Non ho votato la mozione non certo perché non creda nella sacrosanta lotta del Popolo Saharawi: anzi come militante del Fronte della Gioventù prima e di Azioni Giovani dopo mi sono sempre battuto a favore dell'autodeterminazione dei popoli e in comune ho sempre votato le mozioni di sostegno ai Saharawi.
Non l'ho votata questa perché il tanto compassionevole Martinelli - sempre sensibile a tutte le tragedie del mondo - ha votato contro alla mozione di solidarietà ai marò detenuti in India. Si sostengono tutti, tranne gli italiani!
Un classico esempio di due pesi e due misure da parte del PD.