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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

In Basilicata se il centro sinistra avesse optato per .....
. . . presto presto. Io ho capito che arrampicarsi .....
I democristiani veri e finti che si vorrebbero definire .....
. . . non é certo colpa mia e dello mondo difficilerrimo .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
6-10 Agosto nel Parco
Le Madamadorè edizione speciale
C'è chi dice NO

13/7/2014 - 17:42


Sto scrivendo e cancellando alla ricerca di un buon modo per cominciare a scrivere sull’argomento scelto questa settimana e non riesco a trovare un buon inizio. Forse perché sono condizionata dall’inizio che ha avuto questa storia, non certo buono e dal fatto che in fondo devo fare i conti col fatto che sono una persona diretta.

E allora provo a entrare subito dentro a quello che voglio scrivere, una lista di numeri e  un promemoria dei numeri che mi preoccupano:

74 ettari di San Rossore

30000 ragazzi

2000 adulti in un campo tende

5 “sottocampi” ciascuno di 6000  persone, ognuno di questi avrà:        

1 piazza di 4000 mq

1 presidio sanitario

2 palchi  (di 10 x 8 e di 6 x 4 mq)

1 magazzino per i generi alimentari

1 segreteria

E ancora ogni sottocampo avrà:

prese computer, per muletti elettrici e container frigo, per audio e luci palco.  

1400 servizi igienici di tipo chimico (220 in sei zone)

750 docce

750 lavabi 

405.000 litri d’acqua ogni ora, con scarichi nel bosco

un’area di 5 ettari con una tenso-pagoda per 500 persone

8 spazi espositivi coperti per mostre, biblioteca, cinema, stampa

1 palco “di grandi dimensioni” con muri laterali alti 12 metri

2 reti idriche indipendenti create exnovo

20 fontanelle

2 volte la giorno autobotti per pulizia wc

2 volte al giorno mezzi a motore per raccolta rifiuti

65 fari staffati direttamente sui pini

altoparlanti

pasti portati con TIR da Bologna 

La lista delle cose che rassicurano, le misure di mitigazione ( ma allora c'è qualcosa da mitigare!) 

l’uso esclusivo di sapone di marsiglia,

non saranno presenti attività di cucina,

non saranno accesi fuochi

ah dimenticavo

i ragazzi e gli addetti cammineranno lungo sentieri già esistenti posti a fianco della strada.

Gli scout non utilizzeranno gli spazi inviolabili del parco regionale, ipotesi mai presa in considerazione.

 

Avete capito che si parla della route nazionale Agesci del 6-10 agosto in San Rossore, nel Parco, che poi la parola parco vuol dire anche sobrio, mah!

 

Lo dico così, senza giri di parole, a me pare sbagliato e infatti ho firmato l’appello contro questa iniziativa, per spostarla in luoghi meno fragili.

Cosa sarà impossibile da ora in poi nel Parco? (una delle aree naturali più fragili della Toscana, ricca di specie rare e identificata dall'Unione europea come un Sito di interesse comunitario oltre che Zona a protezione speciale)

Leggo su un articolo online che  grazie all'aiuto di Agesci e alla Route nazionale saranno messi in atto tutta una serie di interventi di ripristino ambientale che altrimenti non sarebbe stato possibile fare. L'associazione si farà infatti carico, tramite una ditta specializzata, di effettuare un prezioso lavoro di 'manutenzione' nella zona delle "Lame di Fuori", uno dei siti di maggior pregio del Parco e dell'intera Toscana. Si tratta di una zona di allagamento che costituisce rifugio per uccelli migratori, ma che periodicamente ha bisogno di sfalci e che venga rimosso il terreno che assieme all'acqua si accumula perchè lo stesso ambiente possa mantenersi nel tempo. L'Agesci sosterrà il recupero di 60 ettari su seicento. Il lavoro fatto aiuterà a promuovere l'espansione di specie animali e vegetali oggi iscritte nelle liste rosse regionali, nazionali ed internazionali, ovvero a rischio estinzione.  

 

E ancora…è un evento sostenibile, nel segno dell'educazione ambientale - La manifestazione si svolgerà nei campi tra Cascine Vecchie e Cascine Nuove, area da decenni aperta, soprattutto a primavera, a turisti e picnic del fine settimana e già frequentata da migliaia di visitatori. Un 1 maggio di qualche decennio fa le guardie del parco hanno contato le auto che da mattina a sera sono entrate e alla fine sono state oltre novemila, probabilmente con più di ventimila gitanti al seguito a passeggiare per quegli stessi prati.

 

E Infine trovo questa dichiarazione del Direttore Andrea Gennai: “Chiudere i cancelli di San Rossore agli Scout sarebbe un errore educativo. Dopo questa esperienza i ragazzi diventeranno 30.000 angeli custodi del nostro Parco, attenti alla natura anche quando andranno negli altri parchi e, credo, anche quando andranno in cabina elettorale o educheranno i loro figli”.

 

Non ho cambiato idea…la storia dell’educazione ambientale mi lascia assolutamente basita, trovo che l’educazione ambientale sia connotata diversamente,  e gli angeli custodi del parco o accostare il passeggiare o il picnic del 1 maggio, bè meglio lasciar perdere.

 

E potete partire con i tromboni e i tamburi…per me è sempre no.  

 

E visto che ci sono, faccio un’altra considerazione la Voce perché è rimasta senza voce su questa vicenda? Va tutto bene così? Davvero?Ferisce più la lingua della spada dice un vecchio proverbio, e mi fa pensare al potere delle parole, delle idee e dei pensieri che viaggiano attraverso le gambe delle persone. Mi fa pensare al potere dei giornalisti, un potere di informazione che rende consapevoli, che svela, che denuncia, che crea interesse, che sensibilizza, educa, che sposta pesi e contrappesi, che crea idee là dove non ce ne sono, che fa nascere discussioni…nel bene e nel male. Ma in questo caso la Voce è rimasta in silenzio…o meglio ha ospitato voci, ma non ha usato la propria…e allora o io mi sono distratta o va bene così, e ancora una volta penso che in silenzio non ci sto, perché le parole servono, vanno trovate ed usate. 

 

Ps la foto è il colpo d’occhio del 1986, ai Piani di Pezza

sabato 9 agosto del 1986 Giovanni Paolo II si recò ai Piani di Pezza nel Comune di Rocca di Mezzoper un incontro con 13.000 scout dell’Agesci in occasione della “Route nazionale Rovers-Scolte”, organizzato dall’Agesci.

Piani di Pezza, è costituita,«da una conca glacio-carsica a oltre 1500 metri sul livello del mare circondata da alti monti e da boschi che si spingono fino alle prime balze rocciose quasi a fare da corona al piano e da un tappeto verde smagliante costellato da variopinte fioriture ondeggianti alla lieve brezza mattutina; d’inverno poi questo anfiteatro naturale, diventa un bacino per lo sci di fondo».

“13.000 scout dai 16 ai 20 anni alle 17 in punto hanno sollevato lo sguardo verso il cielo.L’elicottero bianco del Papa, in anticipo sui tempi, ha sorvolato i Piani di Pezza in tutta la loro lunghezza.

Dall’alto il Pontefice ha potuto vedere la marea blu di giovani in divisa che lo aspettavano già da due ore prima, radunati sotto il palco dove avrebbe celebrato la messa.

Papa Giovanni Paolo II aveva chiesto di visitare a piedi il campo,di camminare il più possibile tra la gente.

Troppo tempo.Il Santo Padre ha dovuto rinunciare e accontentarsi di vedere dall’alto l’intero accampamento. “ ( dal web)

 

Prosit!!!

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Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
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15/8/2014 - 7:17

AUTORE:
Errori Salvo

..ed inizialmente mancante di firma di chi l'ha messa...poi facete voi.
..............................
Sto scrivendo e cancellando alla ricerca di un buon modo per cominciare a scrivere sull’argomento scelto questa settimana e non riesco a trovare un buon inizio. Forse perché sono condizionata dall’inizio che ha avuto questa storia, non certo buono e dal fatto che in fondo devo fare i conti col fatto che sono una persona diretta.
E allora provo a entrare subito dentro a quello che voglio scrivere, una lista di numeri e un promemoria dei numeri che mi preoccupano:
74 ettari di San Rossore
30000 ragazzi
2000 adulti in un campo tende
5 “sottocampi” ciascuno di 6000 persone, ognuno di questi avrà:
1 piazza di 4000 mq
1 presidio sanitario
2 palchi (di 10 x 8 e di 6 x 4 mq)
1 magazzino per i generi alimentari
1 segreteria
E ancora ogni sottocampo avrà:
prese computer, per muletti elettrici e container frigo, per audio e luci palco.
1400 servizi igienici di tipo chimico (220 in sei zone)
750 docce
750 lavabi
405.000 litri d’acqua ogni ora, con scarichi nel bosco
un’area di 5 ettari con una tenso-pagoda per 500 persone
8 spazi espositivi coperti per mostre, biblioteca, cinema, stampa
1 palco “di grandi dimensioni” con muri laterali alti 12 metri
2 reti idriche indipendenti create exnovo
20 fontanelle
2 volte la giorno autobotti per pulizia wc
2 volte al giorno mezzi a motore per raccolta rifiuti
65 fari staffati direttamente sui pini
altoparlanti
pasti portati con TIR da Bologna
La lista delle cose che rassicurano, le misure di mitigazione ( ma allora c'è qualcosa da mitigare!)
l’uso esclusivo di sapone di marsiglia,
non saranno presenti attività di cucina,
non saranno accesi fuochi
ah dimenticavo
i ragazzi e gli addetti cammineranno lungo sentieri già esistenti posti a fianco della strada.
Gli scout non utilizzeranno gli spazi inviolabili del parco regionale, ipotesi mai presa in considerazione.

Avete capito che si parla della route nazionale Agesci del 6-10 agosto in San Rossore, nel Parco, che poi la parola parco vuol dire anche sobrio, mah!

Lo dico così, senza giri di parole, a me pare sbagliato e infatti ho firmato l’appello contro questa iniziativa, per spostarla in luoghi meno fragili.
Cosa sarà impossibile da ora in poi nel Parco? (una delle aree naturali più fragili della Toscana, ricca di specie rare e identificata dall'Unione europea come un Sito di interesse comunitario oltre che Zona a protezione speciale)
Leggo su un articolo online che grazie all'aiuto di Agesci e alla Route nazionale saranno messi in atto tutta una serie di interventi di ripristino ambientale che altrimenti non sarebbe stato possibile fare. L'associazione si farà infatti carico, tramite una ditta specializzata, di effettuare un prezioso lavoro di 'manutenzione' nella zona delle "Lame di Fuori", uno dei siti di maggior pregio del Parco e dell'intera Toscana. Si tratta di una zona di allagamento che costituisce rifugio per uccelli migratori, ma che periodicamente ha bisogno di sfalci e che venga rimosso il terreno che assieme all'acqua si accumula perchè lo stesso ambiente possa mantenersi nel tempo. L'Agesci sosterrà il recupero di 60 ettari su seicento. Il lavoro fatto aiuterà a promuovere l'espansione di specie animali e vegetali oggi iscritte nelle liste rosse regionali, nazionali ed internazionali, ovvero a rischio estinzione.

E ancora…è un evento sostenibile, nel segno dell'educazione ambientale - La manifestazione si svolgerà nei campi tra Cascine Vecchie e Cascine Nuove, area da decenni aperta, soprattutto a primavera, a turisti e picnic del fine settimana e già frequentata da migliaia di visitatori. Un 1 maggio di qualche decennio fa le guardie del parco hanno contato le auto che da mattina a sera sono entrate e alla fine sono state oltre novemila, probabilmente con più di ventimila gitanti al seguito a passeggiare per quegli stessi prati.

E Infine trovo questa dichiarazione del Direttore Andrea Gennai: “Chiudere i cancelli di San Rossore agli Scout sarebbe un errore educativo. Dopo questa esperienza i ragazzi diventeranno 30.000 angeli custodi del nostro Parco, attenti alla natura anche quando andranno negli altri parchi e, credo, anche quando andranno in cabina elettorale o educheranno i loro figli”.

Non ho cambiato idea…la storia dell’educazione ambientale mi lascia assolutamente basita, trovo che l’educazione ambientale sia connotata diversamente, e gli angeli custodi del parco o accostare il passeggiare o il picnic del 1 maggio, bè meglio lasciar perdere.

E potete partire con i tromboni e i tamburi…per me è sempre no.

E visto che ci sono, faccio un’altra considerazione la Voce perché è rimasta senza voce su questa vicenda? Va tutto bene così? Davvero?Ferisce più la lingua della spada dice un vecchio proverbio, e mi fa pensare al potere delle parole, delle idee e dei pensieri che viaggiano attraverso le gambe delle persone. Mi fa pensare al potere dei giornalisti, un potere di informazione che rende consapevoli, che svela, che denuncia, che crea interesse, che sensibilizza, educa, che sposta pesi e contrappesi, che crea idee là dove non ce ne sono, che fa nascere discussioni…nel bene e nel male. Ma in questo caso la Voce è rimasta in silenzio…o meglio ha ospitato voci, ma non ha usato la propria…e allora o io mi sono distratta o va bene così, e ancora una volta penso che in silenzio non ci sto, perché le parole servono, vanno trovate ed usate.

Ps la foto è il colpo d’occhio del 1986, ai Piani di Pezza

sabato 9 agosto del 1986 Giovanni Paolo II si recò ai Piani di Pezza nel Comune di Rocca di Mezzoper un incontro con 13.000 scout dell’Agesci in occasione della “Route nazionale Rovers-Scolte”, organizzato dall’Agesci.
Piani di Pezza, è costituita,«da una conca glacio-carsica a oltre 1500 metri sul livello del mare circondata da alti monti e da boschi che si spingono fino alle prime balze rocciose quasi a fare da corona al piano e da un tappeto verde smagliante costellato da variopinte fioriture ondeggianti alla lieve brezza mattutina; d’inverno poi questo anfiteatro naturale, diventa un bacino per lo sci di fondo».
“13.000 scout dai 16 ai 20 anni alle 17 in punto hanno sollevato lo sguardo verso il cielo.L’elicottero bianco del Papa, in anticipo sui tempi, ha sorvolato i Piani di Pezza in tutta la loro lunghezza.
Dall’alto il Pontefice ha potuto vedere la marea blu di giovani in divisa che lo aspettavano già da due ore prima, radunati sotto il palco dove avrebbe celebrato la messa.
Papa Giovanni Paolo II aveva chiesto di visitare a piedi il campo,di camminare il più possibile tra la gente.
Troppo tempo.Il Santo Padre ha dovuto rinunciare e accontentarsi di vedere dall’alto l’intero accampamento. “ ( dal web)

Prosit!!!

3/8/2014 - 9:27

AUTORE:
P.G_

Mio caro Dino
il Parco, i Parchi, producono una ricchezza che non può essere quantizzata in denaro. Una ricchezza tanto maggiore quanto in minor misura sono usati e antropizzati. Ricchezza lo sono in sè, nel loro essere parchi. Ogni altro utilizzo, per qualunque fine: commerciale, sportivo, economico, turistico eccetera non può che sminuirne il valore.
Non importa essere radical chic (perchè si devono sempre usare termini offensivi per darsi ragione?)ma basta essere ragionevoli e domandarsi se con tutto lo spazio che abbiamo proprio lì dovevano accamparsi.
Una scelta scellerata e aggravata dal fatto che chi lo doveva difendere (presidente e direttore) si sono invece schierati contro (il Parco, a favore dell'evento).

2/8/2014 - 21:51

AUTORE:
dino

San Rossore è un ambiente di forte origine antropica dalle piantagioni di pino e altre essenze alla introduzione dei vari mammiferi per non parlare delle sistemazioni idrauliche, insomma la tenuta è nata per produrre ricchezza, questo nell'intento dei vari regnanti, non certo per creare un oasi naturale.
I sostenitori del parco nella loro ignorante supponenza non lo vogliono capire basta vedere in che stato sono ridotte le pinete di Tirrenia Calambrone e Marina di Pisa nel nome della conservazione ambientale, un troiaio incolto che minaccia ogni anno di creare incendi. Inoltre le lettere dei cosidetti intellettuali contro la route sono solo la conferma della inettitudine di una certa parte di ambientalisti radical chic che in virtu della loro posizione sociale possono godere per previlegio e per censo di certi beni anche ambientali.
Ben vengano gli scout e si godano l'ambiente di S.Rossore lo lasceranno sicuramente meglio alla faccia dei critici, anche se qualche segata di critica la troveranno per forza ! Ad majora!!

14/7/2014 - 15:40

AUTORE:
Giuliano

Ho già scritto sull'argomento e non starò a ripetermi ma dico solo che i dati forniti sono quelli ufficiali quindi sono i dati reali. Mi permetto di far notare che se alla voce mitigazioni è stato assicurato che gli scouts si muoveranno lungo determinati sentieri, ciò in realtà sarà assai difficile per le condizioni ambientali nelle quali si troveranno. Sotto il sole di agosto, nelle tende fa troppo caldo, è umanamente impossibile pretendere che restino nei pressi di esse. Molto probabilmente la grande maggioranza di loro prima o poi vorrà e dovrà trovare refrigerio all'ombra del bosco..e sono 32000 persone. Inoltre lasciare che la valutazione del danno, se ci sarà, venga stabilita da una commissione incaricata da AGESCI mi pare oltremodo scorretta. Poi anche che nel caso questa commissione ravvisi un danno ambientale si faccia carico di compensare il danno fatto cercando di migliorare un'altra zona del parco lo trovo allucinante. Inoltre, il consumo orario d'acqua di 405000 litri mi fa immaginare 405 cubi di 1 metro di lato pieni d'acqua. Ogni cubo sono 1000 litri e quindi mediamente in 1 minuto dovrebbero essere smaltiti, non più nel bosco ma nella rete fognaria(grazie alle nostre proteste), circa 6,5 cassoni. Mi pare quasi impossibile che la rete fognaria pensata per le poche case di San Rossore possa ricevere un così grande volume d'acqua, che probabilmente sarà dirottata in Arno, penso io. Io son sicuro che i ragazzi sono ben istruiti e daranno il meglio di loro, ma è il loro numero che rende incompatibile un evento simile con le esigenze di un parco così piccolo. Inoltre bisogna pensare anche in modo realistico e che almeno una testa calda su 100 ci sarà tra loro no? Sono giovani, esuberanti, 1 su 100 ci sarà di sicuro, uno che magari vorrà convincere altri ad uscire dagli schemi e fanno 320 teste calde in tutto. No, non è stata una bella pensata.

14/7/2014 - 13:33

AUTORE:
Consuelo

a questo link c'è lo statuto AGESCI http://www.fvgagesci.it/DOWNLOAD/statuto_agesci_2011.pdf La legge dello scout prevede "amare e rispettare la natura". Gli Scout per primi quindi, in nome del proprio statuto, avrebbero dovuto chiedere e valutare una soluzione alternativa ... sennò siamo tutti bravi, si ma a parole!

13/7/2014 - 23:57

AUTORE:
Lettore (attento) della VdS

Ero al Consiglio Comunale di Vecchiano il giorno 26 aprile per la commemorazione del 25 aprile e nell'occasione essendoci come relatore il prof. Salvatore Settis, uno dei 200 firmatari della proposta del raduno Agesci in Coltano e non nel perimetro del Parco, il Sindaco Lunardi ringraziò la VdS pubblicamente per aver dato modo e vita a quell'importante dibattito che si era sviluppato su quel raduno.
Quindi ben prima della data 12 giugno rammentata da P.G_ la VdS più di altri giornali ha dato notizia di dati e dati ripetuti e.. notizie riprese da altro giornale on line (il becco) e ricopiate da un lettore/scrittore del Forum della VdS.
Domando poi alle Madamedorè; perché il giornale online, la VdS deve prendere posizione? per limitare il dibattito o per cosa!
...eppi, se "le Madamadorè" non avessero avuto possibilità di ri/chiamare il testo in correzione per aggiungerci la propria firma: come avrebbero letto i "tal" Salvino sbertucciati dal buon Alessio Niccolai? un intervento del direttore? o della redazione tutta dopo una riunione per far pendere la bilancia da una sola parte in causa?

nb,
l'intervento ricopiato da un lettore della VdS era dopo pochi giorni che il giornale online "il becco" la aveva pubblicata (era il 22 aprile c.a, quindi ben prima del rammentato 12 giugno cosi come il dibattito su Grevemport è apparso non a caso e per caso sulla VdS come altro intervento dell'Università facente capo al prof. Pedrotti che da così lontano si scopre che in questo giornale c'è discussione forte e vera e se vogliamo, distinta fra giornale e lettori.

13/7/2014 - 23:19

AUTORE:
Madamadorè

Gentile il signor Salvino che mi offre un fiorino, ma maleducato e poco rispettoso. inoltre fa il giochino di screditare chi parla senza stare sull'argomento. stia nel merito della questione e dimostri che son saccente e dove sproloquio, se me lo dice e basta non conta.

13/7/2014 - 21:19

AUTORE:
Alessio Niccolai

Madamadorè è una firma della VdS che più o meno tutti conoscono, a differenza di tal Salvino.
Poi confondere i numeri del dramma ambientale che si consumerà a San Rossore sotto l'egida della Repubblica Vaticana con "sproloqui" è un'uscita inquietante... come direbbe il buon Maini: «Io speriamo che me la cavo».

13/7/2014 - 19:26

AUTORE:
Lettore della VdS

...visto che "hanno" rimediato firmandosi.
..altrimenti il tutto poteva "non" essere inteso bene.
..poi un giornale non è ne un sindacato, ne un partito o lista elettorale od un associazione; quindi difficile che si schieri per una parte in causa.

13/7/2014 - 19:20

AUTORE:
P.G_

A me sembra che la Voce abbia dato sufficiente risalto all'evento tanto che dal 12 giugno ho contato ben 8 notizie in cronaca, di cui alcune partite dal Primo Piano.
Ci sono state molte prese di posizione, con la netta prevalenza a favore di quelle ufficilai, contrarie quasi tutte quelle personali.
Fra cui la mia, scritta più di una volta, che rimarca soprattutto il danno culturale dell'evento. Non ho gran timore per il gruccione, che credo saprà cavarsela egregiamnete, ma l'ho invece per la politica che usa il Parco come un veicolo di propaganda.
Per qualunque tipo di propaganda si voglia usare la cosa va contro l'essenza stessa del Parco che rischia di essere considerato non un Bene Comune da difendere e salvaguardare ma come un Parco Giochi da usare.
Il termine usare è l'esatto contrario della mia idea di Parco.
Ecco perchè sono contrario e nessuna rassicurazione mi farà cambiare idea. Anzi vorrei che Agesci non facesse niente nel Parco (una specie di contropartita per placare gli ambientalisti?) perchè la Natura sa da sola cosa fare e l'intervento dell'uomo porta spesso a modifiche non sempre favorevoli.
Chi ne vuole un esempio pratico basta si rechi a Bocca di Serchio e guardi l'enstensione della spiaggia, oramai ridotta a un fazzoletto.
Causa degli interventi al fiume Morto? Non lo sappiamo, e probabilmente se lo domandano ancora anche gli "esperti". Perchè la Natura opera con delle regole ancora sconosciute, e chi ha la pretesa di capirle e governarle può variare dal semplice presuntuoso al francamente pericoloso.

13/7/2014 - 17:49

AUTORE:
Salvino

Perché questa saccente signora dopo questo sproloquio non prova a firmarsi?
Chi sei, da dove vieni, dove vai: un fiorino.