none_o


L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . quanto ad essere informato, sicuramente lo sono .....
Lei non è "abbastanzina informato" si informi chi .....
. . . è che Macron vuole Lagarde a capo della commissione .....
"250 giorni dall’apertura del Giubileo 2025: le .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
ANNIVERSARIO
Gino Bartali

18/7/2014 - 17:54


Campione del ciclismo eroico di una volta, Gino Bartali è stato probabilmente il più famoso e fiero rivale di Fausto Coppi (non solo in Italia) e, proprio come nel caso dell'avversario, la sua carriera venne interrotta dalla seconda guerra mondiale quando per entrambi si trattava di esprimersi negli anni migliori della loro condizione. I due fra l'altro gareggiarono anche nella stessa squadra, la Legnano, per poi separarsi e difendere i colori delle principali industrie: la Legnano appunto e la Bianchi.

Avendo spaccato l'Italia in due, creando delle inestinguibili quanto leali fazioni fra sostenitori dell'uno e tifosi dell'altro, i due scrissero con le loro battaglie alcune delle più famose pagine della storia del ciclismo.

Coppi e Bartali: due rivali, ma anche due atleti solidali fra loro. Sul loro rapporto c'è una famosa fotografia, quello del discusso e famoso passaggio della borraccia al Tour de France del 1952: un'immagine che è diventata per tutti il simbolo della solidarietà.

Mentre però lo sfortunato Coppi scomparve prematuramente, ucciso dalla malaria, la carriera ciclistica di Gino Bartali fu una delle più lunghe e piene di successo nella storia del ciclismo; si svolse in pratica dal 1935, quando si laureò campione d'Italia, fino al 1954: ventisette anni sempre in sella e sempre con lo stesso entusiasmo. Non a caso venne soprannominato "l'intramontabile".

Nato il 18 luglio 1914 a Ponte a Ema (Firenze), sposato con Adriana, ha avuto tre figli: Andrea, Luigi e Bianca. Salito in sella alla bici per la prima volta a tredici anni, Gino Bartali iniziò a correre insieme al fratello, che purtroppo morirà in un incidente nel 1936. Anche in questo caso, c'è da notare un'altra strabiliante analogia con il solito Fausto Coppi, che perse il fratello Serse in una disgrazia.

A partire dal 1935 Bartali cominciò ad inanellare una serie di vittorie a catena, culminate l'anno successivo salendo sul podio del Giro d'Italia. Poi arrivarono tutte le altre grandi vittorie che lo incoronarono re delle piste e lo proiettarono nell'immaginario italiano come simbolo eroico.

Su Bartali e le sue imprese sono stati scritti libri, centinaia di articoli e anche canzoni, come quella celeberrima di Paolo Conte.

Uomo di gran cuore e di indimenticabile schiettezza, semplice nel senso più alto del termine, profondamente amato per la sua purezza (come quando ai funerali commemorò il rivale Coppi con straordinaria intensità), Bartali si è spento il 5 maggio 2000.

Il giorno del suo commiato dal mondo, nella camera mortuaria della chiesa di S. Piero in Palco, nella fiorentina piazza Elia Dalla Costa, intorno alla sua bara sfilarono per tutta la giornata centinaia di persone giunte da ogni località per dargli l'ultimo saluto.

Le vittorie più importanti di Gino Bartali:

2 Tour de France (1938, 1948); 3 Giri d'Italia (1936, 1937, 1946), 4 Milano-Sanremo (1939, 1940, 1947, 1950); 3 Giri di Lombardia (1936, 1939, 1940); 2 Giri di Svizzera (1946, 1947); 4 maglie di campione d'Italia (1935, 1937, 1940, 1952); 5 Giri della Toscana (1939, 1940, 1948, 1950, 1953); 3 Giri del Piemonte (1937, 1939, 1951);

2 campionati di Zurigo (1946, 1948); 2 Giri dell'Emilia (1952, 1953); 2 Giri della Campania (1940, 1945); poi la Coppa Bernocchi (1935), la Tre Valli Varesine (1938), il Giro di Romandia (1949); il Giro dei Paesi Baschi (1935).

Bartali inoltre ha vinto 12 tappe del Tour de France e indossato 20 maglie gialle. Al Giro ha vinto 17 tappe e portato 50 volte la maglia rosa. Tra il 1931 e il 1954 corse 988 gare, ne vinse 184, 45 per distacco, ritirandosi 28 volte.

+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri