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Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.

Resta da capire se con scappellamento a dx o sx. O .....
sono borborismi -ndr: borborigmi- mantrici, piu chiaro .....
Elena Schlein:
“Bisogna abbracciare prospetti dinamici .....
come se servisse a qualcosa. . . anzi peggio
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Non appena ci salutano le feste del Natale
lasciando una scia di pandori e dolciumi,
panettoni e e frutta secca a fiumi
Ecco affacciarsi ovunque
zeppole, .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Parco di S.Rossore
Dopo il raduno Agesci.

20/8/2014 - 17:37


Viste le dichiarazioni del Direttore del Parco naturale San Rossore,Migliarino,Massaciuccoli secondo il quale la "natura di San Rossore non si è accorta di niente "ecco alcune  immagini  che dimostrano esattamente il contrario.

 

Foto 1-7 - Aspetti attuali della zona occupata dal sotto campo n°5 (tra la chiesa e le piste di allenamento).Appaiono evidenti i danni provocati dalla falciatura,dal calpestio e dal transito di mezzi a motore di grosse dimenzioni.Il giuncheto nonostante le assicurazioni date in più occasioni non è stato  risparmiato.

 

Foto 8-11 - Della copertura vegetale della zona prospicente il vecchio campo sportivo trasformato in deposito mezzi e materiali preticamente non si è salvato niente.Gran parte della superficie sembra essere desertificata.In questa zona erano presenti svariati nidi di gruccione alcuni dei quali addirittura censiti dal parco che aveva evitato in un primo memento che la vegetazione presente nelle immediate vicinanze venisse falciata.Di tutti questi nidi oggi non si rileva nessuna traccia.

 

Foto 12-14 - Il continuo calpestio e il passaggio di mezzi non ha risparmiato le tane dei conigli selvatici che sono state ricoperte dalla sabbia.

 

Foto 15-21 - Sotto campo a cascine nuove.Qui la situazione è ancora,se possibile,più drammatica.La distruzione del manto vegetale ha trasformato questa parte dei cotoni in un deserto sabbioso.Anche in questa zona erano presenti sia tane di coniglio che nidi di gruccione che adesso sono scomparsi e non certo,come qualcuno ha affermato, a causa della naturale predazione delle volpi.

 

Foto 22-23 - La zona in questione era in gran parte interessata da una estesa e fitta copertura di licheni.Nella foto 22 si vede come i licheni all'interno di un piccolo recinto posizionato dal parco per lo studio dell'impatto ambientale si siano mantenuti mentre nell'immagine successiva ci mostra  come in tutto il resto del prato i licheni siano stati ridotti.

 

Foto 24-26 - Anche la pineta limitrofa al suddetto sotto campo ha avuto la sua parte di attenzione.Eppure era stato assicurato (ultima conferenza dei servizi)che nella pineta non si sarebbe fatto nessun tipo di attività.

 

Foto 27- Un contenitore cilindrico senza fondo posizionato nel campo all'inizio dell'attendamento ci permette di vedere come era,in quel punto, la copertura vegetale e di comparare la situazione con la parte non protetta.La differenza è più che evidente.

 

Queste immagini riguardano solamente una parte dello spazio occupato dalla "città delle tende"il resto rimane da indagare e per questo rivolgiamo a tutti,ancora una volta,l'invito ad essere presenti domenica prossima (24 agosto)alle ore 9 e 30 alla chiesa di San rossore per continuare insieme questa ricognizione.

E' certo che ne vedremo delle belle nonostante il fatto che "la natura di San Rossore  non sia sia accorta di niente."

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22/8/2014 - 7:48

AUTORE:
alifrank

Tanto disprezzo per la natura in un Area Protetta (come il disprezzo per l'arte e la cultura in generale) aiuta a spiegare perchè questo paese sta cascando a pezzi...

21/8/2014 - 16:00

AUTORE:
Ludmilla

.....a verificare i "danni" provocati dagli scouts e a fare le fotografie. Ora mettetele da parte e la prossima primavera rifatele, allora il confronto sarà più significativo.
Se nel frattempo non avete altro di meglio da fare, vi consiglio una raccolta di firme per proibire ai militari l'uso della Marina di Vecchiano come poligono di tiro, oppure un bel servizio fotografico e relative analisi delle acque del Fiume Morto, da mandare all'Unesco che lo ha inserito nel suo patrimonio.

21/8/2014 - 10:19

AUTORE:
sergio

il dramma delle granigna perduta
come fara il territorio a superare una ferita cosi profonda e indelebile
intere zone di rarissima gramigna distrutte tane di conigli ricoperte dalla sabbia gruccione spaventato a morte ha perso tutte il piumaggio colpito da alopecia universale da stress....
per fortuna la natura quella non da retta agli estremismi.
Alla prossima pioggia la gramigna riprendera i suoi spazi , il coniglio avrà riscavato le sue entrate e il gruccione ritornerà . la natura va avanti e non si ferma per far piacere ai polemici .
gli estremismi sono sempre da condannare