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Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

. . . i bidoni maanche i bagni chimici li trovo sulla .....
Troppe chiacchere per i mi gusti. I bidoni ci sono .....
. . . al mondo intero; però faccio notare che i bidoncini .....
nelle mie lunghe camminate sulla spiaggia ho visto .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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di Valdo Mori
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
LEGGE ELETTORALE. CIUCCHI PSI
UN PASSO AVANTI POSITIVO, MA IL LODO RENZI-VERDINI RISCHIA DI INFICIARNE LA LEGGIMITA’ COSTITUZIONALE

11/9/2014 - 14:36

LEGGE ELETTORALE. CIUCCHI (PSI). UN PASSO AVANTI POSITIVO, MA IL LODO RENZI-VERDINI RISCHIA DI INFICIARNE LA LEGGIMITA’ COSTITUZIONALE
 
“Un passo avanti rispetto alla vecchia legge regionale,  molti i punti critici che dimostrano come ancora si facciano leggi elettorali non per avere soluzioni ottimali ma per cristallizzare l’esistente”. Questo, in sintesi , il giudizio di Pieraldo Ciucchi, consigliere regionale socialista e presidente del Gruppo misto a Palazzo Panciatichi. Un giudizio che lo ha portato al voto  favorevole sulla nuova legge elettorale dopo una lunga discussione nel corso della quale ha provato a cambiare alcune delle norme che  riteneva in contrasto sia con la dottrina costituzionale sia con la logica politica.

La parte positiva della legge, secondo Ciucchi, “è racchiusa nel ritorno al voto di preferenza che ristabilisce un legame oggi imprescindibile tra elettori ed eletti, nella doppia preferenza di genere che aiuterà nel far crescere la presenza femminile in Consiglio e, infine, nella suddivisione del territorio regionale in 13 aree circoscrizionali con lo spacchettamento di Firenze. Suddivisione che mette i diversi territori su un piede di parità nelle chance di elezione anche se erano da preferirsi i collegi uninominali a riparto proporzionale.

Giusto anche il doppio turno per l’elezione del Presidente”. Ampio il ventaglio delle criticità. “In primo luogo – sostiene Ciucchi – la questione del listino obbligatorio o facoltativo che, in corso d’opera è diventato anche fantasma.  Leggo, oggi, che illustri costituzionalisti ne mettono in dubbio la legittimità. Dubbio che anch’io ho sempre sollevato . Ma, al di là della costatazione giuridica, si tratta di una criticità anche politica: Non possiamo raccontare che l’ora dei nominati è finita, che tutto deve tornare dalle segrete stanze dei partiti alla libera scelta dei cittadini e poi dare facoltà a chi vuole di scegliersi a tavolino gli eletti. E’ chiaramente un regalo che Il PD ha inteso fare, insieme ad altre norme, a Forza Italia nell’illusoria speranza che ciò possa essere sufficiente a governare la rappresentanza che verrà”.    Le soglie di sbarramento, ad esempio, rappresentano “i regali ulteriori”.  Forze coalizzate entreranno con il 3% dei voti, altre rimarranno fuori con il 4,99% ed altre ancora, se in coalizioni che non supereranno il 10% complessivo, potrebbero rimane escluse con percentuali più alte del 5. Decine di migliaia di voti dei toscani sarebbero inficiati da una griglia varata con l’idea non della rappresentanza o della governabilità ma della determinazione a priori del quadro politico istituzionale. “Non occorreva  - chiosa Ciucchi – essere fenomenali ingegneri costituzionali, bastava guardare a quanto fatto, in materia di soglie dalla Regione Emilia poco tempo fa.

Una soluzione più logica e rispettosa della volontà dei cittadini. Purtroppo in Toscana il lodo Renzi-Verdini sembra funzionare meglio che altrove”. Ultima considerazione è relativa al premio di maggioranza. “Fin dall’inizio avevo notato e fatto presente – conclude Ciucchi – che era sproporzionato.

Se un sindaco, per essere eletto con il doppio turno ha comunque bisogno del 50% più uno dei voti, ottenendo il 60% dei seggi, perché il presidente della regione l’ottiene con il solo 45%? Addirittura vincendo con il 40%, cioè una sostanziale minoranza, ottiene un premio in seggi del 17,5% dei voti.  Penso che ancora nei gruppi dirigenti dei partiti maggiori alberghi l’idea del salvaguardare l’esistente, di circondare di camicie di forza l’espressione della volontà popolare.

Eppure gli eventi degli ultimi mesi dovrebbero aver mostrato che la spinta a cambiare, a ritrovare legittimazione è più forte di ogni schema disegnato a tavolino. La pretesa di scrivere prima la maggioranza e, almeno, la minoranza più corposa è destinata a naufragare sullo scoglio delle scelte degli elettori. Mi verrebbe da chiedere al PD che ha rinunciato ad alcune delle sue impostazioni iniziali: Siete sicuri che Forza Italia sarà ancora, dopo le elezioni dell’anno prossimo, la minoranza più corposa?

E ancora:  Valeva la pena di scrivere una legge a rischio di legittimità e con palesi incongruenze per aiutare Verdini nel tentativo di tagliare i suoi oppositori e ricondurli all’ovile?”        
 
Firenze, 11 settembre 2014

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