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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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. . . presto presto. Io ho capito che arrampicarsi .....
I democristiani veri e finti che si vorrebbero definire .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
#AmichediSalvataggio
Silenzio

15/9/2014 - 16:42


Nella vita quotidiana raramente troviamo momenti di quiete, sempre alla rincorsa d'impegni da mantenere, di cose da fare, sempre in mezzo alla “bolgia”. Da qui e da alcune riflessioni fatte insieme, ci siamo ripensate in silenzio, riflettendo su come sarebbe se ognuno stesse zitto, se nessuno avesse più niente da dire o il coraggio di parlare.

Cos'è il silenzio? È bello o brutto, positivo o negativo? sicuramente può essere entrambe le cose, dipende dall'uso che se ne fa, così come del parlare, ricordando un antico detto Sioux : 

 

              “ la lingua può impiccare l’uomo più veloce di una corda “

 

Amica1

I miei primi 17-18 anni li ho passati nel silenzio: chiudo gli occhi e mi rivedo, magra, schiva, silenziosa, con gli occhi rivolti perennemente verso il basso, rossa paonazza se qualcuno osava rivolgermi la parola, timida all’inverosimile.

Non ricordo chi o che cosa mi abbia condotto fuori dal buio… forse l’Università dove per caso mi ritrovai ad essere la più piccola… quindi pura sopravvivenza.Più tardi, catapultata nel mondo del lavoro, ho cercato e rivalutato il silenzio e tutte le sue sfaccettature.

Quante volte abbiamo ascoltato ciò che sa evocare o far risuonare in noi? Pace, paura, riflessione. Quante possibilità ci offre?

C’è il silenzio che accompagna il morente, il silenzio della vicinanza, quello della lontananza, quello necessario per la creatività e quello tra una nota musicale e l’altra. Possiamo stare in silenzio per dare o per ricevere, per chiedere spiegazioni o per avere una risposta eloquente.

Eppure il silenzio a volte fa paura. Perché? Chi lo sa… forse perché le nostre cellule, in quel meraviglioso mondo di moltiplicazione e crescita, sono immerse nei rumori attutiti del grembo materno: il rassicurante battito cardiaco, la calda voce della mamma, il gorgoglio dei visceri…Paradossalmente i bambini dormono più serenamente in un ambiente abitato da suoni anziché nel silenzio totale. Il silenzio è per loro l’assenza della mamma e qui per la prima volta conosciamo il panico interiore che ci segna negli anni e si maschera chiamandolo con tanti nomi tante sono le fobie, ma è sempre lui: il terrore di essere abbandonati. Da qui la paura del silenzio.

Ciononostante da adulti lo cerchiamo perché ne sentiamo la necessità: il suono demoniaco e interminabile della sveglia al mattino, le perforanti suonerie dei telefoni, i clacson seccanti delle automobili, i fischi dei fax, la televisione che grida disgrazie. Spegniamo per un attimo il mondo e lasciamo accesi solo i suoni della natura: ci ritroveremo a cogliere l’intensità di uno sguardo, la freschezza di un profumo, la morbidezza di un gesto, la dolcezza o l’amarezza di un gusto, la voce della nostra anima…Il silenzio che invece non sopporto e che non voglio è quello che ti si piazza davanti quando si ha la necessità di sentirsi dire una parola di comprensione, di incoraggiamento, di apprezzamento, di empatia. Tutti troppo presi a coltivare il proprio orticello… questa è la realtà!Il silenzio è un’arma a doppio taglio e come in tutte le cose ci vuole buon senso nel saperla maneggiare.



Amica2

Nel silenzio possiamo ritrovare tutto il vissuto di un'ora, un giorno o una vita. “Il silenzio è d'oro”, “meglio tacere e passare per idiota, che  parlare e dissipare ogni dubbio”,  questo citano proverbi e frasi famose. Il silenzio come una sorta di luogo dove ognuno ha bisogno di sostare, di rimanere, per ascoltare se  stesso, per riflettere su ciò che più ci tormenta oppure per gustarci, ripensandole, situazioni belle che ci han fatto star bene; questa è la parte positiva del silenzio.
Esiste poi un silenzio fatto di paure, di mancato coraggio; la paura che una parola in più possa scatenare un litigio, possa provocare reazioni violente e penso a tutte le situazioni familiari in cui uno prevarica l'altro...quando una parola diventa la scusa per comportamenti violenti.
Il silenzio come riparo, quando non riuscendo a sostenere una conversazione,  non avendo più argomenti, l'unica via è dire al nostro interlocutore, ma stai zitto, vai.
Il silenzio della stanchezza, quando non si ha più voglia di spiegarci, di parlare con il prossimo, di crederci, sia esso un amico, un figlio o un compagno e non se ne ha più voglia perché si son perse le speranze. Il silenzio dell'omertà, si tace per proteggere qualcuno, per non dire e con la scusa di farci gli affari nostri, si avallano comportamenti e situazioni che danneggiano anche un'intera comunità. E come può essere un luogo di intimità, il silenzio può diventare chiusura verso il mondo e verso gli altri. E' vero è un'arma a doppio taglio, ha anch'esso due estremità di valenza opposta.

Il silenzio come il buio: nel buio si riuniscono e si intrecciano tutti i colori dell'iride, fino ad annientarsi l'uno con l'altro; nel silenzio spesso si intrecciano tutte le emozioni vissute, il rammarico, le parole non dette, i ricordi ed i rimpianti, che se non riesci a dire, piano piano annientano te stesso.



 

 

    
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17/9/2014 - 13:09

AUTORE:
Mary

Magnifiche parole!!

16/9/2014 - 13:59

AUTORE:
u.m

Il Silenzio è il peggior nemico dell’uomo: quando hai bisogno della sua pace ti fa assalire dalla voce e quando invece hai bisogno di una voce ti annienta con la sua pace.

15/9/2014 - 22:42

AUTORE:
M.C.

il silenzio è il mio rifugio, la tana dove nascondermi quando sono scarica, ma è anche un modo per dimostrare che sono incavolata.
Il silenzio che mi piace di più è quello che mi regala un'amica che mi ascolta e che non cerca per forza parole, ma magari ti guarda, muove gli occhi nei tuoi, facendoti sentire in sintonia e accolta. mi piace il silenzio di una mano sulla spalla o di un abbraccio.
Mi piace e mi rigenera, e ogni volta mi stupisce il silenzio che mi accoglie quando vado a bocca di serchio, fuori stagione, bastano pochi metri e il silenzio ti avvolge e ti abbraccia...allungo lo sguardo e ricambio l'abbraccio.