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Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

. . . i bidoni maanche i bagni chimici li trovo sulla .....
Troppe chiacchere per i mi gusti. I bidoni ci sono .....
. . . al mondo intero; però faccio notare che i bidoncini .....
nelle mie lunghe camminate sulla spiaggia ho visto .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
RICORRENZA
Mariangela Melato

19/9/2014 - 16:04


Mariangela Melato nasce a Milano il giorno 19 settembre 1941. A livello teatrale i primi successi e arrivano nel 1968 con l'"Orlando furioso", di Luca Ronconi. La conferma della sua affermazione arriva pochi anni più tardi con "Alleluia brava gente" (1971), commedia musicale di Garinei e Giovannini.

Affronta interpretazioni e personaggi di grande impegno recitando nelle commedie "Medea" di Euripide (1986), "Fedra" (1987), "Vestire gli ignudi" di Pirandello (1990), "La bisbetica domata" di Shakespeare (1992).

Nel cinema, nella sua lunga carriera, Mariangela Melato ha modo di alternare in modo pregevole ruoli drammatici con altri più classici legati alla commedia all'italiana.

 

Ha lavorato con diversi grandi registi; tra i suoi film ricordiamo "La classe operaia va in paradiso" (1971, di Elio Petri); "Todo modo" (1976, di Elio Petri, ispirato all'omonimo romanzo di Leonardo Sciascia); "Di che segno sei?" (1975, di Sergio Corbucci, con Paolo Villaggio, Adriano Celentano, Renato Pozzetto, Alberto Sordi); "Caro Michele" (1976, di Mario Monicelli); "Oggetti smarriti" (1979) e "Segreti segreti" (1985), di Giuseppe Bertolucci; "Dimenticare Venezia" (1979) e "Il buon soldato" (1982), di Franco Brusati; "Il pap'occhio" (1980, di Renzo Arbore); "Figlio mio, infinitamente caro" (1985, di Valentino Orsini); "Mimì metallurgico ferito nell'onore" (1972), "Film d'amore e d'anarchia" (1973) e "Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto" (1974), di Lina Wertmüller (nei film della regista italiana è da ricordare la bravura della coppia Mariangela Melato e Giancarlo Giannini); "Casotto" (1977) e "Mortacci" (1988), di Sergio Citti; "Aiutami a sognare" (1980) di Pupi Avati. Tra le produzioni internazionali ricordiamo la sua interpretazione del Generale Khala nel fantastico "Flash Gordon" (1980).

A partire dagli anni '90 il suo curriculum annovera diverse fiction televisive tra cui "Scandalo" (1990), "Una vita in gioco" (1991), "Due volte vent'anni" (1995), "L'avvocato delle donne" (1997).

L'impegno teatrale di Mariangela Melato continua negli anni con "Il lutto si addice ad Elettra" (1996); "La dame de Chez Maxim" (1998); "Fedra (1999); "Un amore nello specchio" e "Madre Coraggio" (2002); "La Centaura" (2004); "Chi ha paura di Virginia Woolf?" (2005).

Nello stesso periodo per il cinema interpreta "La fine è nota" (1993, di Cristina Comencini); "Panni sporchi" (1999, di Mario Monicelli); "Un uomo perbene" (1999, di Maurizio Zaccaro).

Negli anni 2000, lavora nei film "L'amore probabilmente" (2001, di Giuseppe Bertolucci); "L'amore ritorna" (2004, di Sergio Rubini); "Vieni via con me" (2005, di Carlo Ventura). Per la tv: "Rebecca, la prima moglie" (2008, di Riccardo Milani).

Mariangela Melato si è spenta in una clinica a Roma all'età di 71 anni, il giorno 11 gennaio 2013 a causa di un tumore al pancreas.

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