Nei suoi numerosi articoli sulla storia del territorio, Franco Gabbani ha finora preso come riferimento, personaggi o avvenimenti storici, inquadrandoli nella cornice degli usi e delle norme dell'epoca.
Questa volta prende spunto da situazioni e argomenti curiosi, spigolature come le chiama.
Al di là dei fatti precisi, quello che colpisce particolarmente, è il linguaggio usato nei documenti, non solo formale e involuto, come da sempre ci ha abituato la burocrazia, ma spesso anche di difficile comprensione, esplicitando l'evoluzione continua della lingua e dei termini.
San Giuliano Terme: Partito Democratico un silenzio assordante.
Dopo la reprimenda pubblica degli alleati di governo locale, Democratici Riformisti per SGT, per il comportamento tenuto da alcuni consiglieri della minoranza interna PD nell'ultimo consiglio comunale, sostenuta e condivisa dai “grillini”, pensa te che alleanze trasversali si creano pur di sbeffeggiare il partito di maggioranza locale, è caduto, come si suol dire, un silenzio assordante.
Nessuno ha più proferito parola, il Partito Democratico sempre pronto ad intervenire per minimizzare qualsiasi polemica che possa coinvolgere i propri vertici è caduto in catalessi.
A livello locale e provinciale non deve essere proprio piaciuto che i fatti interni ai dem siano stati portati in piazza e sia stata coinvolta la persona del possibile o probabile segretario.
Se il punto e a capo della campagna del Sindaco ha dato un timido risultato per quanto riguarda la definizione degli assessori, tutti nuovi di pacca, che però le solite voci inattendibili, riportano essere stati decisi da Pisa per ricollocare molti personaggi a spasso, la stessa cosa non sembra verificarsi per la scelta del nuovo leader locale PD.
I soliti disinformati parlano di politici , “trombati”, che potrebbero insieme all'avvocato Verdianelli ritornare nel giro, come ad esempio l'ex assessore Pizzi o l'ex vicesindaco Sbrana o l'ex assessore Martinelli.
Lo so, sono le solite voci delle comari o degli invidiosi, ma come ho giù detto, a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca e pensa se questi sussurri risultassero veri.
Cuperlo, Civati, Bindi, D'Alema, Bersani e tanti altri hanno pubblicamente espresso il proprio dissenso circa l'azione politica di Renzi e sulle scelte fatte nella nomina di ministri e sottosegretari, perché a San Giuliano non è permesso ad alcuni consiglieri di manifestare democraticamente il loro dissenso per le scelte, non condivise, a livello locale, del proprio partito?.
Trasparenza, democrazia partecipativa, deve valere solo per gli altri?.
Riccardo Maini