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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
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UNO solo, ma ne valeva 1000

1/10/2014 - 9:11






Avevo preparata ieri sera una bella foto di una bi-alba per far seguito al bi-lido che ha avuto un discreto numero di visitatori che spero non siano tutti già conoscitori di questo nostro magnifico luogo.
Il giornale con le sue rubriche cerca sempre non un numero maggiore di lettori che facciano alzare il contatore visite, non m’importa, ma un numero maggiore di persone che non erano a conoscenza di quello che hanno dintorno o almeno vicino.
Ecco, la foto di “oggi”, oggi si fa per dire e non dire giorno, è per far notare a questi nuovi amici la differenza che c’è con il passato e non solo nell’abbigliamento dei frequentatori (ora cambiato in meglio) e nei loro atteggiamenti (cambiati ora in peggio), ma nella differenza macroscopica della larghezza del tratto finale del Serchio e l’altrettanta lunghezza della spiaggia.
Il passo di barca del mitico Pattana era necessario anche a noi baldi giovani nuotatori perché se   difficilmente avevamo i soldi per il balzello,  più difficilmente il coraggio di fare una lunga traversata con il fagottino sulla testa  nuotando a “cane”; il “canale” era largo profondo e pericoloso.


Quel (cambiati ora in peggio) avrete senza dubbio capito che si riferisce alla attenta pulizia che ognuno, da solo o con famiglie e amici, faceva nel suo ambiente e quello che si nota oggigiorno, ma già,  ora… “tanto non è casa mia!”

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7/10/2014 - 23:24

AUTORE:
l'autore

Vedo con piacere che le visite di questo articolo crescono di giorno in giorno, segno evidente che ci sono nuovi lettori e proprio a questi, che potrebbero non aver visto la fdg precedente, voglio ricordare che quell'UNO del titolo si contrappone a quel BI di due giorni prima, il bi-lido, quella conformazione biforcuta che mai, a ricordo d'uomo la spiaggia di là aveva presentato. Un tempo, neanche tanto lontano, era UNO solo, lunghissimo e larghissimo, vivisimo e pulitissimo, anche senza istituzioni e associazioni, ma solo con intere famiglie e amici.

1/10/2014 - 18:34

AUTORE:
Arturo

Quello che non riesco proprio a capire è il perché quando tagliano l'erba dei cigli o delle rotonde ecc. non portano via tutto il pattume che c'è...addirittura i campi che si affacciano sulle strade vengono arati e i rifiuti venuti in superficie vengono lasciati a "galleggiare" sulle zolle...questo modo di fare lo trovo demenziale oltre che nocivo.

1/10/2014 - 14:45

AUTORE:
Osservatore. 3

Io porto tutto a casa, i miei figli portano tutto a casa. I miei nipoti spero continuino nella tradizione di famiglia.
Non si chiama virtù, saggezza, istruzione, si chiama educazione e si impara in famiglia e a scuola.
Poi ci vuole anche attenzione e sensibilità da parte delle amministrazioni che si occupino di raccogliere quello che viene lasciato per strada.
Ognuno dovrebbe fare la sua parte.
Nella conclusione della rubrica Tabucci e la pittura c'è una frase molto bella che dice che arte e bellezza (in questo caso la bellezza è un ambiente pulito e curato) migliorano i rapporti umani e fanno vivere meglio.

1/10/2014 - 13:29

AUTORE:
Nativo Baldinacca

Al tempo della foto di Danilo la plastica non era ancora inventata e la bottiglia di vetro messa nella pezzola da fagotti legata al cintolo, bisognava riportarla a casa anche quando si faceva (facevano) i Salviati la caccia al daino e bisognava star molto attenti perchè c'èra "la malia" di voler spaccare con il bastone la bottiglietta con un po di vino annacquato rimasto e quindi oltre soffrire la sete per tutto il dopopranzo(?)poi a casa come minimo ci toccava; quando andava bene, una bella brontolata dalla mamma o zia, oppure una bella cintolata nelle gambe dal primo anziano che gli capitavi a tiro; era prassi che quando sentivan brontolà, sfilavano il cintolo e giù botte da orbi al "bimbo".

..poi vennero gli anni del pre-bum e..quella maledetta invenzione della plastica prese a coprire tutti i nostri suoli privilegiati; perchè chi lo ha stabilito che i nostri cigli di strade siano invasi dal pattume trinciato come li alla fermata del pulman di Nodica, li vicino la bella chiesa secolare (luogo maggiormente colpito da quel fenomeno del trinciare tutto quel che c'è.
In Trentino Alto Adige è un piacere guardare le belle fioriture sui cigli di stradade asfaltate e..un gocciolino più in la si vedono piste ciclabili meravigliose ed atte a passarci anda e rianda senza truccarci a "vicenza".

..però debbo riconoscere che c'è un netto miglioramento nello stare attenti a non caar tutto li venendo via dalle nostre spiagge; sarà per le figure di merda che uno fa a caa tutto li come costumava anni addietro che si sentiva dire: oh Nini....! pensi d'un tornacci più e che debba pulire io!?

Lunedì mattina dello scorso fine mese, andai a pescare arselle e sapevo che leva-leva poi in un quarto d'ora è manna se ne ruscoli una brancatina ed in quel caso, ormai c'ero...poi rimediavo il senza far niente, raccattando bottigliette lasciate li sulla sabbia dopo una domenica assai frequentata come ho sempre fatto dal/72 ad ora.
Ebbene! nisba bottigliette ammezzate come ne trovo più di prima nel parcheggio delle poste vicino la Casa del Popolo ed il che vuol dire che i vandali si sono spostati? se si sulla rena han durato 40 anni e li si spera mpopò meno; ma un motivo c'è a mio avviso ed oltre essere un fatto di coscienza è che li nel parcheggio delle poste è difficilerrimo che incontrino uno che gni dice: hei Nicchero! ti par d'avè fatto un bel lavoro? e difatti il discorso torna perchè anche sulla spiaggia si trovano mucchi di bottigliette e lattine mezze bruciacchiate lasciate li in notturna lontano da occhi civili (zona pescatori abusivi con tramagli a pochi metri dalla riva di Bocca di Serchio)

1/10/2014 - 11:04

AUTORE:
Arturo

...Tanto non è casa mia, altrimenti "gli spazzini che fanno"...con questi slogan futili s'è ridotto il mondo in pattumiera!...e io che mi illudevo pensando a un mondo migliore e confidavo nella collaborazione di genitori e nonni!...ho sempre vissuto di illusioni...(evidentemente)