Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.
PROGETTO PER IL RILANCIO DEL PARCO E DEL TURSIMO
BOZZA DI DOCUMENTO IN DISCUSSIONE ALL'ASSOCIAZIONE VOCE DEL SERCHIO
Obbiettivo generale - Il turismo in Toscana è attualmete assorbito per la maggior parte dal polo Firenze-Siena.L'obiettivo è fare in modo che venga creato un polo alternativo nella Toscana nord occidentale, formato da una specie di consorzio costituito da Pisa, Viareggio, Vecchiano, San Giuliano e il Parco di Migliarino.
Ciascuna realtà dovrebbe partecipare con qualcosa di suo specifico: Pisa e Lucca con le città d'arte, Viareggio con Puccini, San Giuliano con i monti pisani e le Terme, Vecchiano con il Parco (per la sua competenza), insieme all'ente parco.
Si tratta di realizzare un progetto unitario per fare in modo che i turisti invece di fermarsi a dormire a Firenze e poi vadano un giorno a Pisa o Lucca, facciano l'esatto contrario, e cioè si fermino a dormire a Pisa o Lucca e poi vadano per un giorno a Firenze.
Parco e turismo - Per quanto riguarda il Parco è chiaro che può avere una sua capacità di attrazione turistica quanto più resta integro. Faccio un esempio, che è un forzatura, ma che può rendere l'idea. La Piazza dei Miracoli attira milioni di turisti ogni anno perchè è integra. Se intorno al campanile venissero realizzati parcheggi e pizzerie, chiaramente perderebbe tutto il suo fascino. I turisti vogliono vedere quacosa di diverso e di insolito, e non le repliche di strutture uguali in tutto il mondo.
Turismo e Vecchiano - Per quanto riguarda Vecchiano l'idea è quella si svilluppare pienamente le potenzialità del Parco, secondo il principio sopra accennato. Il Parco non deve intendersi solo come natura, ma soprattutto come esperienza culturale, in quanto consente di scoprire un mondo ormai in gran parte scomparso. Il Parco, e tutto quello che resta, ci mette in comunicazione con chi è vissuto prima di noi.
Vediamo cosa significa più in concreto.Alcune proposte.
Seconda porta del Parco - L'idea è quella di realizzare a Migliarino la seconda porta del parco (la prima è San Rossore). Porta non da intendersi come un cancello, ma come luogo dove si sosta, dove si lasciano i mezzi motorizzati, dove si dorme e dove si trovano i servizi di cui si ha bisogno.
Albergo diffuso e servizi - A Migliarino e Vecchiano, ma anche a San Giuliano, si dovebbe ad esempio realizzare una specie di albergo "diffuso", formato dalle strutture turistiche, ma anche dalle vecchie case coloniche, oppure dalle abtazioni date in affitto, con una gestione unitaria. A Migliarino si dovrebbe realizzare i servizi, come ristoranti, palestre eccetera.
Viabilità alternativa - Per alleggerire la pressione del traffico su Migliarino, che in quanto porta, dovrebbe essere più pedonalizzato, si potrebbe pensare alla realizzazione di una nuova uscita a Madonna dell'Acqua dell'autostrada A11 (vista l'impronibilità di realizzare altri ponti o altre strade). Questa nuova uscita potrebbe raccogliere il traffico proveniente dalla Firenze -Mare e diretto a sud. Con adeguati rallentamenti semaforici, si potrebbe spingere le auto provenienti da nord a imboccare l'autostrada fino a Madonna dell'Acqua. La realizzazione dovrebbe essere a carico dei gestori, che in questo modo avrebbero più traffico. Questa proposta aveva già trovato l'adesione a suo tempo sia del Parco che della Provincia di Pisa.
Controllo delle auto nel parco - Se puntiamo sul turismo del Parco, naturalmente dovrebbe essere rivista anche l'attuale gestione della parte vecchianese, riportando la situazione sotto controllo. In primo luogo andrebbe ridotto il numero delle auto che entrano nei mesi estivi, rendendo ufficiale quello che già esiste, e cioè il numero chiuso. Se nei parcheggi entrano 1200 auto, a Marina di Vecchiano non deve accedere un'auto in più. Per fare questo basta introdurre una sbarra a pagamento in uscita a Case di Marina, come è in tutti i parcheggi.
Spiaggia chiusa nei mesi invernali - La spiaggia andrebbe chiusa nel periodo estivo durante la notte, così come del resto prevede lo stesso regolamento del parco (dopo mezzanotte scattano le multe per divieto di sosta). Nei mesi da ottobre a giugno, quando non c'è la stagione estiva, dovrebbe essere consentito l'accesso alle auto solo fino a Case di marina, Questo per recuperare la natura com'era molti anni fa. Può diventare un luogo di didattica per vedere una Toscana che non c'è più.
Chiusura e spostamento dei ristoranti - In questa logica dovrebbero essere chiusi i ristoranti e le pizzerie, e le attuali strutture dovrebbero essere utilizzate per altre funzioni gratuite da definire. Eventualmente le attuali licenze potrebbero essere spostate a Migliarino.
Biglietto unico di ingresso - Il Comune dovebbe guadagnare (oltre che dalla spiaggia attrezzata) soprattutto dal biglietto di ingresso, che a questo punto non sarebbe più un biglietto per il posteggio, ma per l'accesso al parco (che comprende anche il parcheggio). Eliminando i ristoranti verrebber meno anche l'attuale discriminazione nei posteggi, con alcune persone che hanno il posto garantito, potendo spendere più soldi.
Meno barche in fiume nei mesi invernali - Lo stesso discorso vale anche per la sponda del fiume. L'ormeggio delle barche andrebbe consentito da giugno a settembre, poi le bache andrebbero tolte (salvo ovviamente i pescatori di professione) per lasciare la possibiltià alle future generazioni di vedere il fiume com'era. Si potrebbe prevedere un servizio di noleggio barche nel periodo invernale.
Maggiore fruibilità del parco - Queste misure restrittive dovrebbero essere accompagnate da interventi per una maggiore fruibilità del parco, e questo può essere fatto solo raggiungendo un accordo con i Salviati, per una gestione unitaria.
Alcune idee - Consentire l'apertura a pagamento con visite guidate alla villa e al parco circostante, o ad alcune zone della pineta; realizzare un ecomuseo del pinolo utilizzando le strutture tutt'ora esistenti; realizzare un ecomuseo della tenuta, con le case coloniche e i servizi connessi; realizzare una pista ciclabile che utilizzando la via dei Pini e poi la via dei Soldati, consenta di arrivare in bicicletta dirattamente al mare; realizzare un parcheggio scambiatore nella zona di Mandria, dove lasciare l'auto e prendere la bici.
Naturalmente tutto questo dovrebbe essere fatto in accordo con i Salviati. A suo tempo questo progetto era arrivato a buon punto, poi tutto si arenò per ostacoli di varia natura.