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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Se oltre a combattere
quotidianamente
Con mille problematiche
legate alla salute
al reddito
al lavoro
alla burocrazia
al ladrocinio
alla frode
alla .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
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PROGETTO PER IL RILANCIO DEL PARCO E DEL TURISMO

11/10/2014 - 16:48

PROGETTO PER IL RILANCIO DEL PARCO  E  DEL TURSIMO

 

BOZZA DI DOCUMENTO IN DISCUSSIONE ALL'ASSOCIAZIONE VOCE DEL SERCHIO

 

Obbiettivo generale - Il turismo in Toscana è attualmete assorbito per la maggior parte dal polo Firenze-Siena.L'obiettivo è fare in modo che venga creato un polo alternativo nella Toscana nord occidentale, formato da una specie di consorzio costituito da Pisa, Viareggio, Vecchiano, San Giuliano e il Parco di Migliarino.

Ciascuna realtà dovrebbe partecipare con qualcosa di suo specifico: Pisa e Lucca con le città d'arte, Viareggio con Puccini, San Giuliano con i monti pisani e le Terme, Vecchiano con il Parco (per la sua competenza), insieme all'ente parco.

Si tratta di realizzare un progetto unitario per fare in modo che i turisti invece di fermarsi a dormire a Firenze e poi vadano un giorno a Pisa o Lucca, facciano l'esatto contrario, e cioè si  fermino a dormire a Pisa o Lucca e poi vadano per un giorno a Firenze.

 

Parco e turismo -  Per quanto riguarda il Parco è chiaro che  può avere una sua capacità di attrazione turistica quanto più resta integro. Faccio un esempio, che è un forzatura, ma che può rendere l'idea. La Piazza dei Miracoli attira milioni di turisti ogni anno perchè è integra. Se intorno al campanile venissero realizzati parcheggi e pizzerie, chiaramente perderebbe tutto il suo fascino. I turisti vogliono vedere quacosa di diverso e di insolito, e non le repliche di strutture uguali in tutto il mondo.

 

Turismo e Vecchiano - Per quanto riguarda Vecchiano l'idea è quella si svilluppare pienamente le potenzialità del Parco, secondo il principio sopra accennato. Il Parco non deve intendersi solo come natura, ma soprattutto come esperienza culturale, in quanto consente di scoprire un mondo ormai in gran parte scomparso. Il Parco, e tutto quello che resta, ci mette in comunicazione con chi è vissuto prima di noi.

 

Vediamo cosa significa più in concreto.Alcune proposte.

 

Seconda porta del Parco - L'idea è quella di realizzare a Migliarino la seconda porta del parco (la prima è San Rossore). Porta non da intendersi come un cancello, ma come luogo dove si sosta, dove si lasciano i mezzi motorizzati, dove si dorme e dove si trovano i servizi di cui si ha bisogno.

 

Albergo diffuso e servizi - A Migliarino e Vecchiano, ma anche a San Giuliano, si  dovebbe ad esempio realizzare una specie di albergo "diffuso", formato dalle strutture turistiche, ma anche dalle vecchie case coloniche, oppure dalle abtazioni date in affitto, con una gestione unitaria. A Migliarino si dovrebbe realizzare i servizi, come ristoranti, palestre eccetera.

 

Viabilità alternativa - Per alleggerire la pressione del traffico su Migliarino, che in quanto porta, dovrebbe essere più pedonalizzato, si potrebbe pensare alla realizzazione di una nuova uscita a Madonna dell'Acqua dell'autostrada A11 (vista l'impronibilità di realizzare altri ponti o altre strade). Questa nuova uscita potrebbe raccogliere il traffico proveniente dalla Firenze -Mare e diretto a sud. Con adeguati rallentamenti semaforici, si potrebbe spingere le auto provenienti da nord a imboccare l'autostrada fino a Madonna dell'Acqua. La realizzazione dovrebbe essere a carico dei gestori, che in questo modo avrebbero più traffico. Questa proposta aveva già trovato l'adesione a suo tempo sia del Parco che della Provincia di Pisa.

 

Controllo delle auto nel parco - Se puntiamo sul turismo del Parco, naturalmente dovrebbe essere rivista anche l'attuale gestione della parte vecchianese, riportando la situazione sotto controllo. In primo luogo andrebbe ridotto il numero delle auto che entrano nei mesi estivi, rendendo ufficiale quello che già esiste, e cioè il numero chiuso. Se nei parcheggi entrano 1200 auto, a Marina di Vecchiano non deve accedere un'auto in più. Per fare questo basta introdurre una sbarra a pagamento in uscita a Case di Marina, come è in tutti i parcheggi.

 

Spiaggia chiusa nei mesi invernali - La spiaggia andrebbe chiusa nel periodo estivo durante la notte, così come del resto prevede lo stesso regolamento del parco (dopo mezzanotte scattano le multe per divieto di sosta). Nei mesi da ottobre a giugno, quando non c'è la stagione estiva, dovrebbe essere consentito l'accesso alle auto solo fino a Case di marina, Questo per recuperare la natura com'era molti anni fa. Può diventare un luogo di didattica per vedere una Toscana che non c'è più.

 

Chiusura e spostamento dei ristoranti - In questa logica dovrebbero essere chiusi i ristoranti e le pizzerie, e le attuali strutture dovrebbero essere utilizzate per altre funzioni gratuite da definire. Eventualmente le attuali licenze potrebbero essere spostate a Migliarino.

 

Biglietto unico di ingresso - Il Comune dovebbe guadagnare (oltre che dalla spiaggia attrezzata) soprattutto dal biglietto di ingresso, che a questo punto non sarebbe più un biglietto per il posteggio, ma per l'accesso al parco (che comprende anche il parcheggio). Eliminando i ristoranti verrebber meno anche l'attuale discriminazione nei posteggi, con alcune persone che hanno il posto garantito, potendo spendere più soldi.

 

Meno barche in fiume nei mesi invernali - Lo stesso discorso vale anche per la sponda del fiume. L'ormeggio delle barche andrebbe consentito da giugno a settembre, poi le bache andrebbero tolte (salvo ovviamente i pescatori di professione) per lasciare la possibiltià alle future generazioni di vedere il fiume com'era. Si potrebbe prevedere un servizio di noleggio barche nel periodo invernale.

 

Maggiore fruibilità del parco - Queste misure restrittive dovrebbero essere accompagnate da interventi per una maggiore fruibilità del parco, e questo può essere fatto solo raggiungendo un accordo con i Salviati, per una gestione unitaria.

 

Alcune idee - Consentire l'apertura a pagamento con visite guidate alla villa e al parco circostante, o ad alcune zone della pineta; realizzare un ecomuseo del pinolo utilizzando le strutture tutt'ora esistenti; realizzare un ecomuseo della tenuta, con  le case coloniche e i servizi connessi; realizzare una pista ciclabile che utilizzando la via dei Pini e poi la via dei Soldati, consenta di arrivare in bicicletta dirattamente al mare; realizzare un parcheggio scambiatore nella zona di Mandria, dove lasciare l'auto e prendere la bici.

 

Naturalmente tutto questo dovrebbe essere fatto in accordo con i Salviati. A suo tempo questo progetto era arrivato a buon  punto, poi tutto si arenò per ostacoli di varia natura.

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18/10/2014 - 19:35

AUTORE:
Giancarlo Pardini

Ho letto l’articolo e di seguito tutte le critiche a quello che sembra semplicemente una bozza di un progetto per un diverso modello di sviluppo del territorio. La prima cosa evidente è quanto sia difficile, nel nostro Paese, invocare qualche cambiamento e magari provare ad imboccare strade diverse dalle precedenti, che poi sono state fino ad ora quelle del facile sfruttamento del bene comune Parco.
Chi, come me, ha partecipato alle lotte per la sua nascita e ha visto la stesura del progetto dell’architetto Cervellati non può individuare in questo modello niente, o poco, che abbia a che fare con quella idea di Parco. Ora quello che abbiamo è solo una spiaggia con tanti parcheggi che rendono un po’ di denaro. Utile, senza dubbio, ma non rendono altro.
Ma il Parco sono convinto sia molto di più, dal punto di vista culturale soprattutto, ma anche da quello economico e occupazionale, vista la situazione. Vedere che viene utilizzato solo come spiaggia e parcheggi appare molto riduttivo.
Non è l’idea originale, quella che aveva spinto molti giovani a partecipare alla lotta contro la speculazione edilizia, contro un modello di sviluppo che avrebbe arricchito pochi (i soliti) e escluso i molti che non avrebbero più potuto fruire del bosco e del mare.
Quando parlo di Parco mi riferisco a quello che conosco meglio, cioè quello sulla sponda destra del Serchio. Quella sinistra, con tutte le sue manchevolezze, mantiene almeno in parte le aspettative di un Parco. Dove almeno le regole vengono fatte rispettare, dove si cerca, sia pure con fatica, di portare avanti un certo tipo di agricoltura e una serie di iniziative di tipo turistico compatibile.
Proprio perché questa idea originale di un territorio motore di sviluppo e vantaggi per tutti non si è realizzata, che oggi tramite il Giornale la Voce del Serchio e l’Associazione (che si sono dimostrati sensibili ad aprire un confronto pubblico), mi sembra utile discutere se questo sia il giusto modello di sviluppo per un territorio che ha ben altre possibilità. Se Peccioli si è arricchito con una discarica mi domando cosa si sarebbe potuto fare avendo avuto in dote un Parco!

Ci sono alcune osservazioni che non mi trovano d’accordo.

Perché Migliarino.
Penso perché Migliarino è il paese limitrofo al bosco e al mare, perché a Migliarino esistono dei grandi edifici cadenti e inutilizzati dove potrebbero essere spostate tutte le strutture presenti alla Marina, perché la via dei Pini potrebbe essere il Parco Urbano di Vecchiano con adeguate strutture per favorire accesso e permanenza, perché Migliarino è la Porta del parco. Non mi sembra campanilismo ma semplicemente un’ovvietà.

Vie d’accesso solo per i migliarinesi.
Sarebbe veramente riduttivo, e mi permetta qualcuno, anche piuttosto offensivo, vedere in tutto questo una visone elitaria. Chi ha pensato ed elaborato questo progetto non lo ha pensato per sè, anzi ne verrebbe in qualche modo danneggiato venendo a perdere tutti i privilegi dei residenti. Lo ha pensato perché, ad una età non più giovane, ha visto vanificare gli sforzi e l’impegno messo da ragazzo nella costruzione di un sogno che non è realizzato. O almeno non si è realizzato appieno e non ha raggiunto completamente gli scopi iniziali che erano poi quelli della difesa (e valorizzazione) della natura e delle occasioni di sviluppo che sembrano, a tutt’oggi, molto limitate rispetto alle possibilità reali dell’area Bosco-Mare.
E’ chiaro che se si arrivasse ad una limitazione delle auto per arrivare alla Marina dovrebbero essere messe in atto una serie di infrastrutture alternative di accesso. Soprattutto ecologiche e in linea con il concetto stesso di Parco. Chi critica forse non riflette su quanta richiesta ci sia oggi di turismo verde, di percorsi ciclabili, di vie pedonali, di riscoperta della natura. Con una buona propaganda, con iniziative volte a far conoscere forse la Marina di Vecchiano non starebbe, se non ricordo male, al 43° posto su Tripadvisor, nelle bellezze pisane da visitare.
Io vedo comunque positiva questa discussione, sia pure nei toni accesi che sta prendendo. Sarei comunque più stimolato da pareri e suggerimenti sul tema del turismo in modo da potere agire con più incisività su entrambi i versanti: conservazione più attenta della natura e maggiore ritorno in termini economici e occupazionali.
Credo sia questo lo scopo ultimo della proposta, sia pure un po’ provocatoria, quello cioè di far discutere sulla possibilità di uno sviluppo diverso. A cui, al momento, nessuno sembra aver dato contributi significativi, al di fuori di critiche e qualche cattiveria.
Rispondo volentieri a chi mi volesse contattare tramite mail.

pierpardin@hotmail.com

18/10/2014 - 13:41

AUTORE:
Lettore della VdS

PROGETTO PER IL RILANCIO DEL PARCO E DEL TURSIMO
.........................

BOZZA DI DOCUMENTO IN DISCUSSIONE ALL'ASSOCIAZIONE VOCE DEL SERCHIO
:::::::::::::::::::::::::::
..Bozza di documento in discussione; quindi può essere benissimo una filosofia; filosofia di vita per e da "il Parco" e non un decreto attuativo.

Poi leggo che si parte con un: OBBIETTIVO GENERALE
-Il turismo in Toscana è attualmete assorbito per la maggior parte dal...

Dopo il preambolo poi viene decalamato un decalogo di proposte e di seguito n° 8 interventi di cui n°6 dei quali solo di critica e n°una del sig. o signora Luki di voler mettere qualche ombrellone (y presume) al Gombo.

Modestamente parlando mi sembra "uno poco pochino" se non si riesce a fare n°1 proposta che si aggiunga alla decima.

nb, del poligono militare si sono interessati vari deputati di diversi orientamenti politici e ministri di vari governi Italiani ma...forse la loro arma era spuntata e servirebbero mille aquiloni da far volare li dove si spara alle sagome simil uomo all'altezza del cuore e della testa; ma sparano quando i nostri bimbi sono a scuola e quindi il sabato e la domenica è pace e...

17/10/2014 - 1:46

AUTORE:
Pablo

Personalmente questo progetto mi sembra il parto di una mente delirante fuori dal tempo e dalla cognizione della realtà.
Si intitola progetto per il parco ma in realtà, come si legge l’introduzione, è un progetto solo per Migliarino e Marina di Vecchiano (Tombolo? Coltano? Marina di Pisa? San Rossore? Ecc. ecc.?) scritto evidentemente da migliarinesi per l’esclusivo vantaggio di migliarinesi.
Chiusura dell’accesso, viabilità solo ciclabile e altre “restrizioni” come vengono chiamate nell’articolo di fatto consentono una fruizione della spiaggia solo a chi vi abita prossimamente: i migliarinesi.
Poi si dice: far vedere il posto “com’era”, sì com’era 50 anni fa, chiuso, inaccessibile o meglio accessibile per pochi privilegiati. In questo progetto si respira una fetida aria di elitarismo, superiorità, snobismo, tutto malcelato da un malinteso ecologismo. Vi spiego perché.
Chiudere le strutture come i ristoranti per portarle (indovinate dove?) a Migliarino; certo, si chiudono dalla spiaggia e si aprono a Migliarino, la gente ci andrà sicuramente lo stesso per godersi una bella serata in riva a Migliarino?! Ovviamente sempre a Migliarino (ma va?) andrebbero realizzate (da chi?) “palestre (al plurale, quindi almeno un paio) eccetera…”
Viabilità alternativa, nuovi caselli, certo perché il traffico è meglio dirottarlo a Madonna dell’Acqua pur di toglierlo (indovinate da dove?) da Migliarino.
Poi la chicca dell’ “ecomuseo del pinolo”, un’attività di sicuro interessante, ci sarà la coda per visitarlo, ma non vi preoccupate perché comunque sarà fatto a Migliarino.
Infine, tutto questo deve essere fatto d’accordo con i Salviati, i quali è ovvio concederanno spazi, immobili e quanto altro gratuitamente per beneficenza… non lo sapere forse che Migliarino è il regno delle favole?

15/10/2014 - 15:35

AUTORE:
Marco

Innanzi tutto lo dovete chiedere ai cittadini di vecchiano prima che ai salviati o a qualunque altro ente,visto che l'associazione di cui sopra non rappresenta nessuno se non l'idea di tre o quattro persone.(punto)!!!

14/10/2014 - 9:17

AUTORE:
P.G_

Tutti questi commenti, legittimi e rispettabili, fanno capire come sia difficile far passare l’idea di cosa sia un Parco e cosa rappresenti per la comunità. L’idea prevalente infatti sembra vedere questo territorio protetto non come una valore tanto più grande quanto meno accessibile ma solo come uno strumento di produzione di reddito. Ecco allora l’apertura di parcheggi, strutture commerciali, villette e ristoranti. Ecco allora il porto di barche a Bocca di Serchio e guai a considerare l’idea di togliere tutto questo ai cittadini!
Ma allora non parliamo di Parco ma parliamo di spiaggia, di luogo di villeggiatura. Allora ben vengano altri stabilimenti balneari, discoteche, esercizi commerciali, rave sulla spiaggia, magari anche un bel “luogo dell’amore” dove gli scambisti e le prostitute potrebbero finalmente incontrarsi indisturbati.
Se invece vogliamo un Parco servono limitazioni, progressive, per una regolamentazione e riduzione della auto alla marina, rigorosi controlli sul rispetto della natura lungo la sponda del Serchio dove si sono ricavate piccole abitazioni tagliando le canne e spianando il terreno, controlli severi sui motori marini perché gli 8 CV sono diventati oramai merce rara, punire chi percorre la parvenza di pista ciclabile con i motorini, chi lascia i propri rifiuti lungo la sponda.
E se deve essere Parco le strutture esistenti dovrebbero restare chiuse in inverno e d’estate ospitare scolaresche, disabili, ma anche comitive di turisti trasportati con mezzi pubblici, con una progressiva riduzione delle auto nei parcheggi. Parcheggi gestiti direttamente da una cooperativa di giovani promossa dall’Amministrazione. Le strutture ora presenti spostate all’inizio delle strada nei locali della Mandria, prima che crolli completamente, dove potrebbero essere creati parcheggi con vie alternative di accesso al mare. Creare una Porta del Parco dove fisicamente e culturalmente si abbia l’idea di entrare in un’area protetta e pagare l’ingresso. Sì, pagare l’ingresso, come si paga al cinema o a teatro.
Qui è il discrimine difficile da superare. I turisti non verranno più, spaventati dalla spesa. Difficile perché quello che potremmo offrire non sarebbe più una spiaggia di mare ma un vero Parco, un luogo dove la natura è primitiva, lontano dai centri abitati e dalla confusione, un luogo dove godere i silenzi della natura, la bellezza della Bocca, i sentieri nel bosco, le piste ciclabili.
Solo in questa straordinaria situazione il poligono diventerebbe corpo estraneo. Altrimenti rimane solo una della storture e non l’unica presente a Marina di Vecchiano.
E’ un’idea diversa dello sviluppo del territorio, un’idea che si rifà a quella originale della nascita del Parco dove c’era un grande rispetto per il territorio, oramai perduto, ed una diversa idea di utilizzo del bene pubblico a fini economici e occupazionali.
La Marina di San Giuliano di Nizzoli la vedo di difficile realizzazione ma concordo con lui per il principio ispiratore. Non per quello campanilistico ma per il concetto di base del rispetto della natura. Parla infatti di biciclette, di barche con motore elettrico, di rispetto del territorio. Per fare una differenza ricordiamo che per i criteri di affidamento dei pontili sulla sponda destra del Serchio l’Amministrazione di Vecchiano non ha nemmeno avuto il coraggio di attribuire un punteggio maggiore alle barche a remi.
Un approccio diverso è difficile, ma non per questo impossibile. Per prima cosa bisognerebbe proprio cominciare a mettere in dubbio se questo indirizzo che abbiamo scelto sia veramente il migliore.

14/10/2014 - 7:24

AUTORE:
Mario

Quando si propone una bozza come questa bisognerebbe anche indicare chi sono gli ideatori, chi ha collaborato alla stesura del testo.Detto questo mi sembra che molte proposte rappresentino una soluzione molto restrittiva ed antieconomica. Come si può pensare di togliere quelle quattro attività a Marina di Vecchiano, che tra l'altro rendono al Comune centinaia di migliaia di euro senza guardare la situazione economica che c'è nel nostro comune. Meno barche, meno auto, meno attività, meno posteggi, meno pedaggi, meno spiagge, insomma meno di tutto ma la nota stonata nel parco, la più clamorosa, la più indecente non viene nemmeno menzionata: il poligono militare.
Quando sarete riusciti a toglierlo parlate di tutto il resto

13/10/2014 - 21:19

AUTORE:
vecchianese

Le proposte presentate sono a mio avviso turisticamente terroristiche, le esperienze di pianosa che già funziona così e non mi pare che si faccia a picchi per andarla a visitare... anche se il contesto dell'isola giustifica tale scelta.. MA altresì solo all'idea di prenotare perchè c'è il numero chuso molti rinunciano a prescindere.
Vorrei vedere se torre del lago che è al confine del parco chiude le spiagge d'inverno e toglie tutti i bar dal viale a mare mi viene l'orticaria solo al pensiero...
Il parallelismo è immediato...

Basta osservare il capoverso :"
Maggiore fruibilità del parco - Queste misure restrittive dovrebbero essere accompagnate da interventi per una maggiore fruibilità del parco, e questo può essere fatto solo raggiungendo un accordo con i Salviati, per una gestione unitaria."

E' in piena cotraddizzione co tutte le proposte presentate nelle righe precedenti

13/10/2014 - 20:18

AUTORE:
sangiulianese

Ma a san giuliano preferiscono ancora investire sulla fondazione CERRATELLI..

13/10/2014 - 19:23

AUTORE:
Lucy

....a me piaceva di più la proposta del Nizzoli sulla Marina di San Giuliano!

13/10/2014 - 13:34

AUTORE:
sevenbrains

Molto bello vedere l'interesse per il parco anche se leggendo la bozza vedo che si sono toccati moltissimi punti, senza un coordianamento completo del tutto e cosa che mi appare grossa carenza: cosa propone l'offerta turistica? suggerisco di far riferimento agli stati vicini (spagna e francia in particolare) ove molti interessanti interventi sono stati posti in essere con lodevoli risultati che movimentano il turismo; la cosa che mi terrorizza della proposta è il punto in cui si parla di recuperare incentivi con biglietti e parcheggi, orrore! già ora si paga un importo indicibile, un vero furto! per una fruibilità inesistente ...... se si vuole allontanare il turismo bene la direzione è quella giusta... nella proposta manca l'offerta turistica e vi siete dimenticati una potenza mai giustamente valorizzata, il lago di massaciuccoli! che oggi è solo una gitarella sul barcone ed un'oasi lipu...sempre disponibile per ulteriori auguro, buon lavoro,ma nella direzione giusta ;)