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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Se oltre a combattere
quotidianamente
Con mille problematiche
legate alla salute
al reddito
al lavoro
alla burocrazia
al ladrocinio
alla frode
alla .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
di Alessio Pierotti
Il m5s ed i costi della politica

15/11/2014 - 10:49


Per la prima volta nella storia repubblicana, lo scorso 9 giugno, il centrosinistra ha perso il governo della 'rossa' Livorno, la città dove il 21 gennaio 1921 nacque il Partito Comunista Italiano. In netto vantaggio al primo turno, il candidato del Partito Democratico Marco Ruggeri è stato sconfitto poi al ballottaggio dal candidato a cinque stelle Filippo Nogarin. Una vittoria, quella di Nogarin, maturata soprattutto per l'appoggio garantito al ballottaggio da tante anime della sinistra radicale e della destra. Non è certo un caso infatti che la somma delle percentuali ottenute al primo turno dalle liste eliminate sia vicina a quei trentaquattro punti grazie ai quali si è realizzata al ballottaggio la rimonta di Nogarin su Ruggeri. Una strana alleanza quella che ha supportato il Movimento 5 Stelle livornese in cui alcuni commentatori hanno voluto leggere una presunta doppia anima del movimento, con una testa 'di destra' a gestire una base prevalentemente 'di sinistra'.

Ovviamente è troppo presto per tracciare un bilancio dell'amministrazione Nogarin, così come di tutte le altre amministrazioni definite nella tornata elettorale dello scorso giugno. Queste amministrazioni sono infatti subentrate in corso d'opera, costrette a confrontarsi con bilanci già largamente impegnati e spesso ad affrontare difficili situazioni 'ereditate' che richiedevano risposte a breve. Per valutarne l'operato dobbiamo quindi concedere loro almeno un anno intero di legislatura, avendo la pazienza di aspettare che siano le uniche responsabili dei loro bilanci e delle loro azioni. L'operato di Nogarin merita però una riflessione su alcuni punti: in questi mesi ha infatti sposato posizioni in contrasto, almeno apparente, con la filosofia del M5S.

L'inevitabile luna di miele tra Livorno e il nuovo sindaco sembra essersi bruscamente interrotta a causa del bando per il nuovo appalto dei servizi di pulizia delle strade cittadine. Il servizio è attualmente appaltato da AAMPS, azienda controllata al 100% dal Comune, alla Cooperativa Cooplat. Secondo i 79 lavoratori attualmente impegnati e i sindacati il nuovo bando, che scade il 20 novembre, non garantirebbe i livelli occupazionali e salariali. Il bando infatti non prevede espressamente che il vincitore debba accollarsi tutti i netturbini in servizio e garantire il loro attuale stipendio : anzi, passando dal contratto Fise Assoambiente (che prevede 36 ore settimanali) a quello Multiservizi (in cui le ore settimanali salgono a 40), impone di fatto il taglio di 8 unità e una sforbiciata agli stipendi valutabile in circa 300 euro (il 25% dell'attuale mensilità), aggravata dalla perdita della quattordicesima

Ovviamente la questione ha scatenato vibranti proteste da parte dei lavoratori, con presidi e gesti di protesta anche clamorosi (come il lancio della spazzatura sulle scale di Palazzo Civico). Giovanni Golino, segretario generale della Funzione Pubblica CGIL, ha sottolineato a proposito una certa ambiguità di Nogarin. Schierato con decisione al fianco dei 413 lavoratori dello stabilimento livornese della TRW (Blackstone Group), destinato alla chiusura, il primo cittadino livornese non sembrerebbe altrettanto deciso nel sostenere quelli della Cooplat. Soprattutto se si considera che il futuro dei netturbini di quest'ultima (molti over 50 e difficilmente ricollocabili) non è deciso da una multinazionale ma da AAMPS, società – come detto in precedenza - interamente controllata dal comune.

L'AAMPS, che ha chiuso l'esercizio 2013 con un utile netto di circa 84.000 euro (sul bilancio pesa però il parere negativo avanzato dai componenti del collegio sindacale incaricato della vigilanza amministrativa e del controllo contabile), sembrare peraltro essere un nodo importante del programma di Nogarin (interessante, a proposito, osservare come in altre realtà il M5S attacchi le società in-house, ritenute inutili carrozzoni). Nel maxi-autoemendamento che a settembre ha riscritto il documento politico del Movimento 5 Stelle livornese si stabilisce di abbandonare il progetto Reti Ambiente per mantenere l'affidamento dei servizi di gestione dei rifiuti ed igiene ambientale proprio a AAMPS. Una società la cui importanza avrebbe fatto dire a Nogarin, almeno secondo quanto riportano i lavoratori Cooplat, “Non penserete mica che per salvare voi faccia fallire l'AAMPS...”.

Una brutta uscita questa, peraltro non smentita dal primo cittadino livornese (che però il 3 novembre si è impegnato, in un videoclip pubblicato sul suo profilo Facebook, a far si che nessuno degli attuali lavoratori Cooplat venga licenziato), che si accompagna ad un'altra affermazione altrettanto antipatica che Nogarin si è lasciato scappare (per ben tre volte) durante l'incontro con i lavoratori Cooplat e ripresa poi dai mass-media. Alle loro lamentele sulla riduzione degli stipendi imposta dal nuovo bando, Nogarin avrebbe risposto: “Anche io ho fatto i miei sacrifici. Da ingegnere guadagnavo quanto volevo, da sindaco invece prendo meno di un vigile urbano. Vi rendete conto ? Il vostro sindaco guadagna meno di un vigile urbano ! Questo è bene che sia chiaro: da guadagnare quel che volevo a prendere meno di un vigile”.

Ovviamente i lavoratori non hanno espresso solidarietà al 'povero' sindaco, ricordandoli che la sua è stata in ogni caso una scelta personale mentre loro il 'sacrificio' sono costretti a subirlo e ne farebbero volentieri a meno. L'affermazione di Nogarin è peraltro completamente falsa. Il sindaco di Livorno ha diritto infatti ad una retribuzione annua pari a 85.164 euro lordi all'anno, circa 7.097 euro al mese. Anche se arrivasse l'annunciata ma non ancora resa fattiva decurtazione del 10% dell'indennità, Nogarin guadagnerebbe ben più di un vigile urbano ! E guadagnerebbe quasi il doppio di quanto guadagnava facendo l'ingegnere: nel 2013 ha infatti dichiaro un reddito di 40.602 euro lordi !

Una brutta uscita quindi quella di Nogarin, che stride fortemente con uno dei punti fermi del M5S, che ha basato gran parte del suo successo sulla sua avversione verso chi “vive di politica”. Peraltro questa non è stata la sola leggerezza in tal senso di Nogarin, che appena insediato aveva rimarcato come i suoi assessori guadagnassero poco ! Un'affermazione quest'ultima poi ritrattata e ridotta ad una semplice battuta di spirito, come forse accadrà con le due frasi qui commentate.

Sicuramente non può essere 'interpretata' né minimizzata la delibera del 10 novembre della giunta Nogarin che garantisce agli amministratori del Comune di Livorno che non risiedono in città il rimborso delle spese sostenute per raggiungere la sede istituzionale. Secondo le stime della giunta, la delibera, approvata all'unanimità e dichiarata immediatamente esecutiva, andrà ad incidere per 23.242 euro sul bilancio 2014. Per il 2015 e il 2016, sempre secondo le stime, il costo sarà di circa 38.000 euro annui. Un rimborso magari minimo rispetto alle reali spese degli amministratori costretti a spostarsi verso il capoluogo per svolgere le loro funzioni istituzionali e per certi aspetti anche giustificabile visto la 'leggerezza' delle loro retribuzioni, ma che mi sembra contrastare fortemente con la filosofia del M5S e con la realtà dei tantissimi lavoratori che, per andare dalla loro casa alla sede dove lavorano, pagano di tasca loro.

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30/11/2014 - 23:41

AUTORE:
Alessio Pierotti

Vitale, ho letto la risposta di Andrea. E ovviamente, a mia volta, gli ho risposto. Visto che te qui hai riproposto quanto scritto da Andrea (per inciso, un mio amico), ecco che cosa ho scritto io:

Andrea, la tua risposta è curiosa. E lo è per due motivi. Peraltro è una risposta che, se permetti un parere ‘tecnico’, dal punto di vista comunicativo lascia perplessi.
Iniziamo dai motivi per cui è curiosa. Il primo è un problema, diciamo così, di contenuto. La mia non è una riflessione generale sui costi della politica: questo è un tema fin troppo ‘facile’ nella sua complessità, dove spesso l’esercizio della critica o dell’autocritica finisce per diventare strumentale e non portare a niente di concreto (così come l’incapacità di autocritica porta a situazioni come quella di Livorno). Alla fine, molti discorsi sul taglio dei costi della politica diventano pretesti per tagliare i costi della democrazia.
La mia era una riflessione su alcune posizioni assunte da Nogarin che, secondo me, contrastano notevolmente con la filosofia del Movimento 5 Stelle riguardo ai costi della politica. Non sono entrato in altri meriti. La risposta che mi attendevo quindi da un rappresentante o simpatizzante del M5S (o almeno quella che avrei scritto io) iniziava con l’analisi di queste posizioni. Poi magari sarei passato a discutere del…pregresso !
Devi convenire che le dichiarazioni di Nogarin contrastano macroscopicamente con il ritornello dell’abbattimento dei costi della politica su cui il M5S ha basata larga parte del suo consenso. In particolare la scelta di rimborsare gli assessori ‘fuori porta’ è stata veramente imbarazzante: ti immagini se lo avesse fatto, tanto per non fare nomi, il Di Maio ? M’immagino quale battaglia avreste portato avanti, giustamente aggiungo, come M5S sangiulianese.
E mi immagino la contestazione che avreste montato assieme alle altre forze dell’opposizione (e probabilmente assieme a Sinistra Libertà Ecologia) contro un sindaco che, a delle persone che rischiano seriamente il posto di lavoro e verso cui ha comunque delle responsabilità, si fosse lasciato andare a dichiarazioni – mai smentite - come quelle di Nogarin ! Che peraltro ha detto di guadagnare meno di un vigile urbano quando questo non è vero. Mi potresti rispondere che quella di Nogarin è stata una battura mal compresa, ma come amico ti ritengo una persona intelligente e che non cade in simili riduzioni che ricordano pruriti berlusconiani.
L’altro problema è di forma. La risposta soffre di quella fallacia che si chiama “argumentum ad hominem”. Ovvero fa riferimento – come già detto – non al contenuto ma alle caratteristiche di chi lo sostiene. Non a caso inizia con “Vogliamo fare l’elenco delle depredazioni eseguite per mano del PD ?”, quando sai benissimo della mia militanza politica. La tua risposta di fatto suggerisce che nessun militante del Partito Democratico, o di altre forze politiche, può esprimere giudizi sul M5S perché l’errore contestato è stato compiuto prima dal suo partito. Ammetterai che è un poco debole come argomentazione. Mi viene a mente il figlio di un mio amico che, distrutta la macchina per non aver rispettato uno stop, disse al padre che non poteva dirgli niente perché da giovane anche lui aveva distrutto una macchina.
Mi chiedi se i sindaci prima di Nogarin riscuotevano e ovviamente non posso che risponderti di si: ma sappiamo bene che non è questo il problema. Come non è un problema quanto hanno riscosso: hanno riscosso esattamente quanto riscuote oggi Nogarin (se mi permetti una battuta da buon livornese, di quelli nati dove c’era il glorioso Mercatino Americano, a due passi dal Mercato Centrale, e cresciuto nella sezione nautica dell’Ovosodo: hanno mangiato quanto sta mangiando Nogarin adesso…). Il problema sono le dichiarazioni di Nogarin rispetto alla posizione sui costi della politica del M5S. Un problema che non può essere affrontato guardando strumentalmente agli errori passato (che dovrebbero essere misurati secondo la virtù di oggi): altrimenti finisce con il prevalere la teoria del meno peggio !
Vogliamo parlare delle società partecipate ? Io la penso esattamente come il Commissario alla revisione della spesa Carlo Cottarelli. Sono troppe e troppo spesso con rendimenti negativi: una ‘giungla’ che costa carissima e che necessita di una revisione completa. A Livorno Nogarin la pensa esattamente come i suoi predecessori: l’Aamps, società interamente controllata dal Comune e con bilanci viziati da entrate non ipotizzabili e uscite non considerate, è un patrimonio da tutelare (tanto da modificare ad hoc il programma di mandato). Anche qui c’è da chiedersi cosa ne pensa il M5S di questa posizione di Nogarin, vista la sua battaglia da sempre condotta dal movimento contro gli enti inutili, i carrozzini e le società pubblico/private.
Andrea, in fin dei conti capisco la tua risposta, dettata dall’animosità e dalla passione politica del momento: ma sinceramente mi sarei aspettato qualcosa di più ‘argomentato’, soprattutto – come ho detto – su come conciliare le uscite del sindaco di Livorno con la filosofia del M5S. Sarebbe stata l’occasione per dimostrare quei contenuti originali che spesso vi viene rinfacciato di non avere e che la fase del populismo della rabbia è superata in favore di una maggiore maturazione della vostra coscienza politica (nel senso che ovviamente voi date alla politica).

30/11/2014 - 22:25

AUTORE:
Vitale Montisciano

I grillini hanno risposto: o meglio, hanno fatto la solia polemica. Hanno scritto nel forum: Vogliamo fare l'elenco delle depredazioni eseguite per mano pd? Potremmo iniziare adesso e finire tra un mese! Ben venga una "riflessione" sui costi della politica ma per questo, interrogarci su cosa hanno MANGIATO sino ad oggi i politici nel nostro paese,significherebbe un passo avanti non solo per fare ognuno autocritica seria e vera,ma anche per chiedere scusa restituendo il mal tolto ..Parlaci dei sindaci che a Livorno hanno preceduto Nogarin.Loro non riscuotevano? Parlaci delle partecipate,societa' e coperative nei numeri e nel concreto.Dopo di che troveremo insieme la risposta su come"a gatto ingordo gli scoppio' il gozzo" senza che uno si svegli una mattina guarito dalla miopia pregressa accusando Nogarin .Ciao amico mio Andrea Giuliani
Perché un ci parla lui di quel capolavoro di Pizzarotti a Parma dove al solito i cittadini gli è toccato pagare una valanga di tasse ?

15/11/2014 - 21:04

AUTORE:
Pontasserchiese

Un giorno al circolo a Pontasserchio il Di Maio mi ha fatto vedere la busta paga guadagna meno di 1800 euro al mese.

15/11/2014 - 15:08

AUTORE:
uno che non ha votato M5S

a Livorno si difende l'AAMPS e ci si lamenta di quanto poco si guadagna a fare l'amministratori, a San Giuliano si tuona contro Geste e si accusa l'amminisratori di guadagnare tanto. Beati grillini, che si mettano d'accordo ! Che poi vero, vorrei vedere quando guadagna qui il Di Maio...

15/11/2014 - 13:27

AUTORE:
Lettore di fatti nostrani

...Una vittoria, quella di Nogarin, maturata soprattutto per l'appoggio garantito al ballottaggio da tante anime della sinistra radicale e della destra....

...è un classico poverello già sperimentato altrove: tagliarsi "il coso" per far dispetto alla moglie ed i nostri "cugini" livornesi hanno abboccato al richiamo delle varie sig.re Ludmille labroniche che invitavano ad agghengarsi purchessia per mandare a casa chi era li dal /45 ma, poi, l'oste porta il conto comprendente il ventun% spettanti alla sig.ra IVA e...e poi i pettini vengon tutti al nodo!