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Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

. . . i bidoni maanche i bagni chimici li trovo sulla .....
Troppe chiacchere per i mi gusti. I bidoni ci sono .....
. . . al mondo intero; però faccio notare che i bidoncini .....
nelle mie lunghe camminate sulla spiaggia ho visto .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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che stanza!

15/12/2014 - 10:25


Quando sei qui con me,
questa stanza
non ha più pareti
ma alberi,
alberi infiniti
quando tu sei vicino a me
questo soffitto viola no,
non esiste più
io vedo il cielo
sopra noi
che restiamo qui
abbandonati
come se
non ci fosse più,
niente più niente al mondo…


Avevo 18 anni quando ascoltai per la prima volta la grande Mina e il suo “cielo in una stanza” e (lo ero già ampiamente) mi innamorai di quegli alberi, “alberi infiniti” e il cielo che se prima era sopra  di noi, ora è anche sotto di me e, sebbene siano passati più di cinquant’anni,  mi sento abbandonato.


Sulle  ultime  parole della canzone però è meglio soprassedere!
 

 

…suona un'armonica,
mi sembra un organo che vibra
per te per me,
su nell'immensità del cielo
per te e per me
nel cielo…

 

Il Bosco non ha occhi per vedere il suo cielo?
Lo dite Voi!

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15/12/2014 - 16:49

AUTORE:
zoom

Per i più curiosi (questa volta non domando cos’è) il fungo che ha “lo specchio” dell’albero è un Astraeus Hygrometricus, molto comune nelle zone sabbiose, che deve il suo nome alla forma a stella e alla particolarità di aprirsi con la pioggia e, come ha fatto il nostro, trattenere gocce d’acqua.

15/12/2014 - 11:39

AUTORE:
Ultimo.

........... che la tua casa è il Parco che ha per tetto l'infinità del cielo e per pareti gli alberi. Che hai un amore sviscerato per la tua casa e gli inquilini che vi abitano ........ e si chiamano Fauna o Flora ( due femmine? ). ........... Sul tetto, invece del camino hai voluto il Sole la Luna e le stelle. .......... Ma devo correggere un tuo errore lampante, mi scuserai, quella che suona non è un armonica ..... ma a volte è il soffio del Libeccio a volte della tramontana e tutti i venti, che se li conti bene sono più di quattro, a far vibrare tutto il Parco. ........ Ultimo.