In questo nuovo articolo di Franco Gabbani viene trattato un argomento basilare per la società dell'epoca, la crescita culturale della popolazione e dei lavoratori, destinati nella stragrande maggioranza ad un completo analfabetismo, e, anzi, il progresso culturale, peraltro ancora a livelli infinitesimali, era totalmente avversato dalle classi governanti e abbienti, per le quali la popolazione delle campagne era destinata esclusivamente ai lavori agricoli, ed inoltre la cultura era vista come strumento rivoluzionario.
Una corsa cicilistica su strade di altri tempi, con un pubblico di altri tempi, donne con le pezzole, uomini con il vestito della domenica.
Non c'è scritto il luogo, la strada, il paese, ma conosciamo solo il nome del ciclista vincitore, quello teso nel sforzo del pedalare con la freccia (a matita) a indicarlo per non sbagliare: Del Monte Averardo (vince, riporta la foto)