Il nuovo articolo di Franco Gabbani non riguarda un personaggio o un evento in particolare, ma esamina un aspetto sociale e lavorativo che, presente da molti secoli, ebbe grande sviluppo nell'800 ( fino all'inizio del '900), ma che fortunatamente terminò relativamente presto, grazie agli sviluppi economici e scientifici.
Si tratta del baliatico, un'attività spesso vista benevolmente, ma che è stata definita "calamità occupazionale"
Il 26 febbraio 2011 una balena di 18 metri si spiaggiava vicino alla foce di Fiume morto in San Rossore, il 2 marzo veniva “seppellita” nel suo mare, cause della morte: malnutrizione.
Sono passati 4 anni.
Il 13 gennaio del 2015 una carcassa di balena di circa 15 metri viene avvistata al largo del porto di Livorno con vento da sud- ovest che la spinge verso Marina di Pisa, il 14 la Capitaneria di porto di Livorno emana un avviso ai naviganti per segnalare pericolosità alla navigazione dovuta al corpo di un cetaceo del quale non se ne trovano più le tracce!
Sparita la balena- dicono i giornali!
Basta bagnarsi il dito, alzarlo al cielo e vedere/sentire l’aria fresca!
Il 15 mattina, stamani, non ho l’auto perché serve ai familiari, oggi pomeriggio sono automunito e vado a nord, dietro il vento che in paese non si sente, ma sul mare è sempre presente.
La balena mi aspetta a Lido di Camaiore!
Non era una balena, ma un “baleno” e spero che sia morto in un baleno, senza soffrire.
Un animale così, se deve morire, merita una morte veloce.
Le cause saranno poi spiegate dagli scienziati di turno.