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Nei giorni 26-27-28 aprile verranno presentati manufatti in seta dipinta: Kimoni, stole e opere pittoriche tutte legate a temi pucciniani , alcune già esposte alla Fondazione Puccini Festival.Lo storico Caffè di Simo, un luogo  iconico nel cuore  di Lucca  in via Fillungo riapre, per tre mesi, dopo una decennale  chiusura, nel fine settimana per ospitare eventi, conferenze, incontri per il Centenario  di Puccini. 

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Il sole nutre
col suo splendore
il croco il bucaneve
la margherita. . .
Il cuore
cancella il dolore
se alimentato dall'amore
essenza della vita
Quando .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
SAN ROSSORE
Strade bianche: ci risiamo!

9/4/2015 - 9:11


Torna anche quest’anno la proposta di aprire le strade bianche per decongestionare il traffico. Ad avanzarla il comandante della Polizia Municipale Massimo Bortoluzzi. Ma l’Ente Parco ricorda che il Piano non lo prevede

Le prime code sul viale D’Annunzio alla vigilia della bella stagione riaprono come ogni anno il dibattito sulla viabilità del Litorale e sulle misure da intraprendere per alleggerirla. E anche quest’anno torna la proposta di aprire le strade bianche per decongestionare il traffico.

L’anno scorso a proporlo era stato il sindacato dei balneari, oggi invece arriva dal comandante della Polizia Municipale Massimo Bortoluzzi, per cui fra poco scatterà il pensionamento.

È dalle pagine de Il Tirreno che Bortoluzzi propone due misure per alleggerire il traffico. La prima, di eliminare lo svincolo a San Piero a Grado, realizzando una rotatoria, in modo da alleviare le code di auto in attesa di imboccare la superstrada. L’altra, appunto, di aprire le strade bianche “con grande rispetto dell’ambiente e con oculatezza”, in quei giorni in cui maggiore è l’afflusso degli automobilisti.

Come già lo scorso anno anche nel 2015 l’Ente Parco spiega perché questa soluzione (che aveva visto levarsi le voci contrarie degli ambientalisti) non sia percorribile.

“L’impossibilità di utilizzare indiscriminatamente le strade bianche per la viabilità del litorale – spiega il Parco in una nota – discende direttamente dalle previsioni del Piano del Parco, lo strumento ‘principe’ della pianificazione dell’area protetta – il cui procedimento di adozione è complesso e coinvolge anche la Giunta e il Consiglio regionale – e che definisce le strade bianche come ‘non utilizzabili a fini viabilistici e carrabili'”.

I Piani di gestione delle singole tenute “non possono essere in contrasto con le disposizione del Piano del Parco, e per tale ragione la variante al Piano di gestione della Tenute di Tombolo e Coltano, recentemente entrata in vigore, non avrebbe mai potuto includere modifiche in tal senso, in quanto strumento di pianificazione di rango secondario rispetto al Piano del Parco”.

Nel corso degli ultimi mesi con questa variante, scrive ancora l’Ente Parco, è stato possibile “fornire, a fronte delle richieste dei soggetti interessati, e in particolare dell’amministrazione comunale, una serie di risposte concrete con alcuni punti fermi, che potranno portare ad un significativo potenziamento della viabilità esistente, mediante la possibilità di ampliamento della Bigattiera, la realizzazione di tre parcheggi scambiatori, ognuno dei quali sarà ubicato in prossimità di ogni centro abitato della costa (Marina di Pisa, Tirrenia e Calambrone), e la previsione di una rete organica di mobilità ciclabile che, oltre a sfruttare le strade rurali presenti nel territorio di Tombolo, potrà contemplare l’utilizzo del tracciato del ‘trammino’.

Nessun “no” a priori insomma dal Parco, né veti, ma la consapevolezza che l’attuale Piano non permette l’apertura al traffico delle strade bianche. Fra l’altro sottolinea l’Ente “la proposta di utilizzare delle strade bianche per alleggerire la pressione veicolare sulle arterie principali non solo non è mai stata formalizzata in alcun modo, ma è stata addirittura accantonata nel 2014 da un chiaro orientamento del consiglio comunale, che chiedeva di pensare ad una viabilità alternativa e sostenibile. Tutto ciò peraltro senza prendere in considerazione altri elementi, tra cui, più di ogni altro, il fatto che la stessa Regione Toscana, nel classificare nel 2004 questi boschi come “Sito di Importanza Comunitario” (SIC Selva Pisana), già allora avesse rilevato, tra le criticità interne al sito, la presenza degli assi viari e, al contrario, avesse individuato la conservazione dei boschi in condizione di elevata naturalità tra gli obiettivi di conservazione”.

“L’ipotesi di utilizzo delle strade bianche quale viabilità alternativa, avrebbe dovuto essere studiata e valutata con maggiore attenzione, sensibilità e responsabilità nelle sedi preposte, e non solo sulla stampa, anche sotto il profilo della viabilità e della sicurezza stradale, oltre che dal punto di vista della tutela ambientale, missione irrinunciabile dell’Ente Parco soprattutto in considerazione del pregio assoluto del contesto ambientale”.

In un recente incontro promosso dall’amministrazione comunale a Marina di Pisa con lo stesso Ente Parco e i rappresentanti delle associazioni di balneari e degli imprenditori del territorio, conclude la nota “il tema delle strade bianche è stato superato con una visione di altro genere, che tenga conto di proposte di utilizzo e di miglioramento alla viabilità esistente”.







 









Fonte: PAGINA Q
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10/4/2015 - 12:05

AUTORE:
Simone Cioli

Continuare nel tentativo di aprire le "strade bianche" del Parco al traffico è solo, per usare un eufemismo, politica da medioevo.
Politici, che a parole si spendono per la "sostenibilità", alla fine, nonostante il costume d'agnello con cui si vestono, non appena aprono bocca, s'intravedono le fauci da lupo.

10/4/2015 - 8:52

AUTORE:
Libero Bagnante

San Giuliano vorrebbe "la Marina di SGT" e Marina di Pisa/Tirrenia, far concorrenza alla Versilia?
Così i fiorentini, pistoiesi& invece di andare con le autostrade ed i treni in Versilia, vanno a fare il polverone in Calambrone.

9/4/2015 - 12:13

AUTORE:
P.G_

Invece che trincerarsi dietro un giusto regolamento avrei preferito che gli organi amministrativi del Parco avessero preso una posizione di tipo diverso.
Avessero cioè fatto notare quanto sia sbagliato e arcaico continuare a vedere il mondo in funzione dell'automobile.
Anche solo emettere un semplice pensiero che prenda in considerazione l'idea di far passare automobili nel Parco a me pare insensato e culturalmente sbagliato.
Basta guardare la foto allegata per rendersi conto di quanto inadeguata e folle sia l'idea.
Il comandante è prossimo pensionato, forse è un bene che si possa riposare con la sua famiglia.