L'analisi del nuovo articolo di Franco Gabbani si sposta questa volta nel mondo di un associazionismo antesignano, le confraternite, necessarie per togliere dall'isolamento e dal mutismo le popolazioni delle campagne, anche se basate esclusivamente sui pricipi della religione.
E d'altra parte, le confraternite, sia pur "laiche", erano sottoposte alla guida del parroco.Sono state comunque i primi strumenti non solo di carità per i più bisognosi, ma soprattutto le prime esperienze di protezione sociale verso contadini ed operai.
Al Sindaco del Comune di Vecchiano p.c. a S.E. il Prefetto di Pisa
Oggetto : interpellanza in conformità dell'articolo 15 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale con richiesta di discussione in aula,
Il sottoscritto consigliere della lista Rinnovamento, dopo aver letto l'articolo del quotidiano "La Nazione" del 29 aprile scorso sul "percorso di proposte che darà nuova vita alla riserva della Bufalina", si chiede quale sia la priorità del Sindaco, se "il percorso di proposte" o la riapertura della via dei Salcetti in località Legnaio bloccata da una frana da oltre due anni.
Ritiene pertanto utile ripercorrere i punti salienti di quest'ultimo problema e premette che :
a) -- Rinnovamento dopo aver fatto eseguire a propria cura e spese nel febbraio 2007 uno studio geologico su tutte le cave del Comune, che aveva evidenziato il pericolo " Sebbene sia difficile quantificare con esattezza i tempi di evoluzione dei dissesti è a nostro avviso opportuno che gli enti competenti, ed in primo luogo l'amministrazione comunale, procedano al monitoraggio della situazione e si adoperino... per realizzare interventi di sistemazione mirati, finalizzati a ridurre il rischio di crolli e caduta massi. E' auspicabile che tali opere siano programmate e realizzate celermente e si inquadrino in un progetto di ampio respiro che preveda il risanamento delle situazioni a rischio nelle cave dismesse di Vecchiano al fine di tutelare l'incolumità pubblica"
Questo studio è stato trasmesso all'amministrazione comunale dell'epoca che lo ha disatteso e non ha rispettato l'articolo 54 punto 2 del D.g.l. 267 del 2000 che dà al Sindaco, quale ufficiale di governo, l'obbligo di intervenire per l'eliminazione del pericolo.
La frana in oggetto, pertanto, è una frana annunciata e tutti i disagi ed i danni anche economici subiti, vanno addebitati a tutti coloro, anche amministratori pubblici, che dovendo operare non hanno operato ?
b) -- l' 8 maggio 2014 ed il 24 giugno viene presentata al Sindaco ed al Prefetto una petizione popolare per la riapertura della detta via dei Salcetti firmata da 439 cittadini ivi compreso il sottoscritto primo firmatario (firme raccolte in pochi giorni). Poichè il Sindaco non risponde, il 17 giugno Rinnovamento presenta una Mozione al Consiglio Comunale perché si pronunci in merito,
discussa il 24 luglio. In tale occasione il Sindaco dichiara che i lavori per la riapertura della strada inizieranno "il primo di settembre", dopo le ferie estive,
Il 4 settembre 2014 Rinnovamento interroga il Sindaco in quanto "risulta al sottoscritto che una società limitrofa e confinante con la frana avrebbe proposto al Comune l'asportazione sic et simpliciter del materiale di risulta a proprie spese e senza alcun costo per il Comune". Il Sindaco risponde seccamente e semplicemente che secondo la vigente normativa "hanno potuto partecipare solo ditte aventi una qualifica specialistica". I costi sostenuti "per i lavori eseguiti nell'anno 2013 sono di euro 221.061,79 da rivalersi con la proprietà della cava" (se mai verrà trovata). "Per restituire la strada alla circolazione, la Regione ha dato un finanziamento di 450.000 euro".
Le notizie che dà il Sindaco a La Nazione sui tempi di riapertura si susseguono : "Entro dicembre via dei Salcetti sarà riaperta alle auto"(31 ottobre 2014). "Ci vorranno ancora alcune settimane per poter riaprire via dei Salcetti" (21 dicembre). "Non posso affermare con sicurezza una data per la riapertura di via dei Salcetti" (24 dicembre). "Salvo imprevisti la strada sarà riaperta entro la fine di gennaio" (6 gennaio 2015). " "Stiamo finendo di collaudare le reti anti-frana... ed alla fine della settimana saremo in grado di dare una data di riapertura precisa"(26 febbraio). "Non vogliamo mettere le reti anti frana laddove si potrebbe staccare un pezzo di costone, quindi le reti le piazzeremo successivamente." La riapertura slitta di un altro mese. (11 aprile 2015).
Se non si mettono le reti vuol dire che ci sono dei problemi. Forse è stato sbagliato il progetto dei lavori ? Se cosi è vi sono dei costi maggiori di quelli previsti ? Chi è il responsabile dei ritardi ? Quando verrà riaperta la strada ?
Premesso quanto sopra il sottoscritto interpella il Sindaco per avere risposte sui punti citati.
Nell'attesa, ringrazia,
Vecchiano 2 maggio 2015 Sbragia Glauco -- Rinnovamento