Nei suoi numerosi articoli sulla storia del territorio, Franco Gabbani ha finora preso come riferimento, personaggi o avvenimenti storici, inquadrandoli nella cornice degli usi e delle norme dell'epoca.
Questa volta prende spunto da situazioni e argomenti curiosi, spigolature come le chiama.
Al di là dei fatti precisi, quello che colpisce particolarmente, è il linguaggio usato nei documenti, non solo formale e involuto, come da sempre ci ha abituato la burocrazia, ma spesso anche di difficile comprensione, esplicitando l'evoluzione continua della lingua e dei termini.
Quest'immagine racconta una delle tragedie che la "nostra" storia volutamente non racconta.
Scattata nel 1870 la foto mostra un uomo occidentale fieramente in posa di fronte ad una montagna di teschi di bisonti americani, animali sistematicamente macellati dai colonizzatori europei una volta arrivati nel continente nord americano.
L'esercito americano composto dai coloni incentivò la mattanza di questi animali per due ragioni:
➤ Per evitare qualsiasi competizione commerciale con l'industria della carne bovina e di vitella che di lì a poco sarebbe stata importata nel continente nord americano.
➤ Per ostacolare il più possibile la sopravvivenza delle tribù locali che rappresentavano una chiara minaccia all'espansione ed egemonia dei colonizzatori.
Dopo un secolo e mezzo vogliamo ricordare queste tragedie silenziose che hanno riguardato milioni di individui e che volutamente vengono dimenticate dalla "nostra" storia.
Un esempio di come affari e denaro abbiano sempre condizionato il nostro mondo non solo nell'indifferenza generale ma spesso nascondendo addirittura il problema per motivi di interesse.
Lo stesso sta accadendo con il problema drammatico del clima di cui tutti sanno ma che pochi, o nessuno, vuole affrontare seriamente con misure dolorose ma sempre più urgenti.