L'analisi del nuovo articolo di Franco Gabbani si sposta questa volta nel mondo di un associazionismo antesignano, le confraternite, necessarie per togliere dall'isolamento e dal mutismo le popolazioni delle campagne, anche se basate esclusivamente sui pricipi della religione.
E d'altra parte, le confraternite, sia pur "laiche", erano sottoposte alla guida del parroco.Sono state comunque i primi strumenti non solo di carità per i più bisognosi, ma soprattutto le prime esperienze di protezione sociale verso contadini ed operai.
CI VUOLE RISPETTO
C'e' bisogno del rispetto della verita'. C'e' bisogno del rispetto della normale intelligenza delle persone. C'e' bisogno di una memoria non tanto lunga, basta che arrivi al 3 settembre dell'anno scorso, quando e' stata presentata al Paese “La Buona Scuola”, con tanto di grafica stile ricette delle torte e tanto di promesse non mantenute. In quel documento, offerto alla consultazione pubblica, si propongono 148.000 assunzioni e non c'e' traccia del preside-sindaco o manager o sceriffo che dir si voglia. Rileggetela, “La Buona Scuola”, anche voi che l'avete firmata e controfirmata. E' la dimostrazione che anche per voi era possibile stabilizzare i precari come impone la corte di giustizia europea, senza bisogno di tutto il resto. Il resto, cioe' quel disegno di legge presentato alla Camera in fretta e furia in aprile, su cui e' stata chiusa con la tagliola una discussione mai aperta realmente ne' nel Parlamento, ne' con docenti, studenti e sindacati, ne' nel Paese. E' su quel testo, ancora peggiore di quello di settembre, che si sono concentrate tutte le critiche e le contrarieta' del mondo della scuola e dell'Universita' sia per la forma che per la sostanza, e' contro quel disegno di legge che stravolge un organo costituzionale come la scuola pubblica statale che la mobilitazione continua e non per un “difetto di comunicazione” da parte del Governo ma anzi perche' e' stato compreso fin troppo bene. Addossare alle opposizioni che, come Sel, rappresentano un fondamentale presidio democratico, la colpa delle eventuali mancate assunzioni e' l'ultimo e il piu' vile degli imbrogli. Se si vuole, si puo' stralciare sul punto delle stabilizzazioni e aprire sul serio la discussione sulla riforma della scuola, a partire dalla Lip, Legge di iniziativa popolare che finora il Governo non ha preso in nessuna considerazione. Oggi saremo nelle piazze di tutta Italia accanto a studenti, docenti, personale Ata, genitori e cittadini che hanno a cuore la democrazia del nostro paese e il diritto allo studio e alla formazione delle nuove generazioni.