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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
LIBRI
Le emozioni letterarie di Lily

12/7/2015 - 14:17






Le circostanze della vita. Ho finito di leggere uno dei libri più belli e strani della mia vita nello stesso posto in cui si svolge il finale: un ospedale. D‘altronde è un libro profetico, folgorante, dalle verità che hanno lo stesso effetto della pioggia fredda sulla pelle. Una sorpresa, un risveglio muscolare. In questo caso delle emozioni cerebrali. L‘autore è un bel ragazzone di 41 anni che prima di scrivere questa “La tentazione di essere felice“ faceva l‘avvocato. E non gli piaceva tanto. Neanche a me, quasi sempre, piacciono gli avvocati. Si difende, in genere, per soldi e si  “deve“ credere alla versione di chi ti paga. ”Tutti hanno diritto ad essere difesi“. Non per me e non certo a pagamento. Chi sa se Lorenzo Marone, l‘autore di questo libro la pensava in definitiva come me. Comunque questa sua storia è strepitosa. Per la sua freschezza, genuinità. Per le sue perle di saggezza di vita. E non deve essere stato facile, visto che il protagonista, a differenza dell’autore, è un vecchietto motivato al perseguimento della “vita“. In ogni suo aspetto. Dal cibo al sesso, alle emozioni forti e difficili. Fino ad arrivare alle proprie debolezze. Alla faccia della vecchiaia e di chi la stereotipizza. Si affrontano, con apparente facilità, temi difficili come la violenza femminile e l‘omosessualità. Del figlio. Di cui Cesare, così si chiama il protagonista  di 77 anni, dice “Se lui, per emanciparsi e vivere alla luce del sole la sua omosessualità, aspetta che io muoia , se lo può pure scordare“.  Lui, a morire per i suoi gusti sessuali non ci pensa proprio. A conferma, se ce ne fosse bisogno, che si “vive“ anche ad 80 anni. Spesso, come si afferma nel libro, ci sono “vite lineari ed altre tortuose“ e quello che veramente si desidera può essere scoperto anche da “vecchi“. E il bello della vecchiaia è che il tempo è così prezioso che  si può avere la pretesa di non sciuparlo. Si può, oserei dire si deve, perseguire la propria “felicità“. Al di là degli altri e delle loro opinioni. Si è finalmente liberi di portare a compimento la propria “Tentazione di essere felice“. Sul punto di rottura o di ricongiungimento con la vita Cesare, chiude gli occhi e assapora il suo “Mi piace“: La tenda che d’estate si sposta per far passare il vento, i cani che per ascoltare inclinano la testa, la mano di una donna dietro la nuca, una vecchia libreria in disordine, l‘istante prima del primo bacio. Mi piace chi sa amarsi. E per ultimo “Mi piace chi combatte ogni giorno per essere felice“.
Mi piace questo libro e l‘idea che si può “difendere“ la propria vita.

Anche domani.
(Io e Cesare abbiamo in comune una cosa che lui dice “Sono così antipatico che quando sarò in punto di morte basterà uno sguardo a farmi detestare“,  ma anche l’insopprimibile desiderio di “vita“)

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