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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

CooperativaTdP-Circolo ARCI
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Pas - Marina di Vecchiano
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Cooperativa Teatro del Popolo- Miglarino
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Quando si recrimina a Prodi e Ciampi di aver accettato .....
. . . v'ha fregato anda e rianda con il no all'Europa .....
Dinno a Livorno : Con leuri e cianno assistemato
. . . gredigi🤔 con la vecchia lira ora una pizza .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Magnifico salvifico silenzio
È il primo maggio, uno splendore
Grazie all'esodo di tutte le persone
che lontane da casa
vivon la percezione
di fruire .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
Il Gruppo di San Rossore
Sul suolo troppe dimenticanze

7/8/2015 - 12:44

Sul suolo troppe dimenticanze


E’ un coro pressochè unanime che lo sblocco di 1,3 miliardi per salvare il territorio contro il dissesto idrogeologico metterà finalmente in moto interventi attesi da anni. E’ il commento di De Girolamo su Il Tirreno. L’Unità ha pubblicato molti interventi e documenti al riguardo e ai costi che i tanti ritardi hanno avuto per  il paese nessuna regione esclusa. Ricordo che in Toscana quando abbiamo avuto i soliti disastri dalla Lunigiana alle vicende del Serchio anche Rossi intervenne più volte per dire che ora si sarebbe vietato qualsiasi licenza per interventi sugli argini. Osservai allora che questo divieto c’era già danni nella legge 183. Quella che dal 1989 stabiliva piani di bacino e contratti di fiume e che fu ed è ancora considerata una legge molto avanzata volta a prevenire disastri e pianificare il territorio non sul piano comunale ma dei bacini. Poi l’Europa ha deciso che il posto dei bacini avrebbero dovuto assumerlo i Distretti che però dopo diversi anni da noi ancora non sono stati istituti. Colpisce ora che nel motivare i nuovi interventi non si trovi alcun accenno alla legge 183, ai piani di bacino e poi di distretto. Un geologo ha scritto che come paese povero non abbiamo considerato questi problemi tali da dovere essere affrontati quasi fossero ineluttabili. Ma la legge è dell’89 ed è frutto della indagine della Commissione De Marchi che aveva avviato i suoi lavoro nel 1966. Insomma alle alluvioni e al suolo si era pensato specie dopo l’alluvione di Firenze. Perché nessun cenno sulle cause di questo ‘fallimento’ certo non imputabile alla solita burocrazia che tutto blocca e sabota. Ho sentito gli  appelli anche di Delrio ai comuni. Ma questi interventi ora che sono state messe in pensione anche le province riguarderanno davvero solo i comuni?
Renzo Moschini

 
 

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