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Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

. . . i bidoni maanche i bagni chimici li trovo sulla .....
Troppe chiacchere per i mi gusti. I bidoni ci sono .....
. . . al mondo intero; però faccio notare che i bidoncini .....
nelle mie lunghe camminate sulla spiaggia ho visto .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
da L'Unità
«Renzi vai avanti». L’appello dei 209 al premier

23/8/2015 - 13:10

         «Renzi vai avanti». L’appello dei 209 al premier
Dal giornale


Una pagina sul Corriere firmata per lo più da imprenditori del Nord di sostegno al governo ma anche di invito ai cittadini ad una nuova etica

«Abbiamo voluto lanciare questo appello, per la seconda volta nel giro di pochi mesi, perchè ritieniamo importante ribadire il nostro appoggio a quello che il governo sta facendo». Spiega così, Giulio Zambeletti, imprenditore milanese, nonché coordinatore di questa iniziativa, il paginone pubblicato ieri sul Corriere della Sera da 209 cittadini sotto il titolo «Noi continuiamo a sostenere Renzi».

Non è il Pd, non è un’associazione, non è un movimento, «siamo un gruppo di imprenditori, cittadini, piuttosto eterogeni per formazione professionale e culturale, che dopo anni di governi di annunci e pochi fatti, vedono che le cose si muovono e vogliano che continuino a muoversi», racconta l’imprenditore.
Un testo messo giù a più mani, tutto via email, nessuna riunione, 140 euro a testa per sostenere i costi della pubblicazione, «e sono pure avanzati per la prossima», per dire che «in soli 18 mesi finalmente questo governo ha realizzato ciò che nessuno era riuscito a fare prima e senza i soliti compromessi al ribasso».

Un lungo elenco di cose fatte, dal bonus Irpef di 80 euro, a quello bebé, dallo sblocca Italia, alla legge sull’autoriciclaggio, dalla Riforma della Pa a quella delle Province, per ribadire che a loro questa direzione di marcia piace, anche se le cose da fare restano ancora molte.

Quattro i temi in risalto: il coraggio («di un uomo politico italiano e la sua volontà di cambiare davvero le cose in questo Paese, nonostante quotidiani tentativi di fermarlo e condizionarlo in ogni maniera»); la scuola («la Buona scuola utilizza la meritocrazia per valorizzare gli insegnanti migliori e rende ogni preside responsabile della scuola che deve dirigere»); il Senato e l’impegno per affrontare l’emergenza immigrazione («Vergognose e ipocrite le proposte demagogiche dei partiti di opposizione che non hanno nessuna concretezza e mirano soltanto ad attivare facili consensi». Scrivono da «semplici cittadini interessati alle sorti del Paese, non mossi da interessi precostituiti da difendere, né sostenitori di alcuna posizione politica», ma fan di questo governo si può dire, senza timore di smentita.

Per questo si rivolgono al premier e ai parlamentari «che dicono di sostenerlo» affinché vadano avanti.

Paura di una spallata?

Preoccupati dai continui venti di guerra che si alzano proprio dentro il partito di maggioranza? «Anche di questo siamo preoccupati – dice Zambeletti – perché come è ovvio ognuno può manifestare il proprio dissenso, ma a noi sembra che ai cittadini interessi molto poco l’acceso dibattito sulla riforma del Senato, che riteniamo comunque molto importante, perché sanno che l’Italia ha anche bisogno di altro».

Da qui l’invito pubblicato a «opporsi ai professionisti del no che rallentano il rinnovamento della società», perché «sarebbe un danno enorme se questo Governo non proseguisse la sua azione, proprio ora che a fatica stiamo recuperando la dignità e il peso che ci compete in Europa, e proprio ora che il nostro Paese sembra avere una marcia in più».

Tra le cose da fare si elencano, tra l’altro, il taglio delle tasse grazie alla spesa improduttiva, le semplificazioni fiscali, la riorganizzazione dei servizi locali. «Più in generale – continuano – ci aspettiamo interventi decisi che impongano la moralizzazione della classe politica, a livello sia nazionale sia locale, proseguano nell’azione di contrasto alla corruzione e alla criminalità organizzata, mettano al bando i favoritismi e pongano al centro una autentica cultura della responsabilità».
Suggeriscono anche al governo di mettere in campo una strategia comunicativa che punti a mentenere il filo diretto con il Paese. Loro, con Palazzo Chigi, questo filo lo hanno tessuto e non intendono spezzarlo, promettono, considerato che è il secondo appello di sostegno a Matteo Renzi.

Il primo, lanciato lo scorso ottobre, raccolse 108 adesioni, oggi il doppio. Molti di quei primi firmatari si sono anche incontrati e conosciuti, altri non hanno disertato il secondo appello, ma di fatto si è attivata una connessione, «A luglio – racconta Zambeletti – siamo tornati alla carica, ci siamo detti che era arrivato il momento di fare il punto della situazione, sulle cose fatte e su quelle ancora da fare. Ma tutti siamo d’accordo sul fatto che questo governo deve andare avanti».

Ai cittadini chiedono di aderire sì con lettere e mail, ma anche con un comportamento di trasparenza e moralità, quello stesso richiesto alla politica.

Auro Palomba, fondatore di Community, è tra coloro che ha firmato l’appello perché, dice «c’è l’idea, in un momento in cui c’è molta voglia di distruggere, di supportare chi sta provando a fare qualcosa». Dell’iniziativa dicono che a Palazzo Chigi non ne sapessero nulla, ma che è stata una bella sorpresa aprire i giornali e leggere quell’appello. Loro, i firmatari, ribadiscono che non sono un partito né agiscono per partito preso, si tratta «di persone convinte che ci sia bisogno di fare. Spesso in Italia si pensa a distruggere». I famosi gufi.

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24/8/2015 - 13:29

AUTORE:
Ex lavoratore in quiescenza

In tutte le categorie troviamo uomini onesti ed uomini pillaccheroni ed essere iscritto al sindacato confindustriale, non vuol dire essere per forza "datore di lavoro".
Molto spesso in Italia avviene con il cosiddetto capitalismo familiare che il nonno o il padre dello stabilimento produttivo a suo tempo si sia fatto un mazzo tanto onestamente e non c'è garanzia che i discendenti non usino quei capitali accumulati per far fronte ad una grossa industria poi per altri scopi (distorsione di capitali per sollazzo personale etc).
Dire poi che il mondo del lavoro è rappresentato "solo" da chi timbra il cartellino è "abbastanzina" riduttivo.
Quando anni fa venne in visita in Italia l'ultimo capo rappresentante il mondo del socialismo realizzato colui che voleva "riformare" il comunismo (che poi fu preso a cannonate a Dovos) Mikail Gorbaciov ebbe a dire: brindo per i vostri manager o "padroni" delle vostre fiorenti aziende che insieme a tutti i lavoratori garantiscono i banconi dei supermercati "bellipieni" e non come da noi che attualmente si "sbaiffa" dalla fame e da li a poco anche i capi del comunismo Cinese dissero alla loro gente: arrichitevi!

Quante volte in passato i sindacati dei lavoratori hanno difeso i falsi ammalati? tante volte!
Rimasi solo come iscritto allo SFI/CGIL negli anni ottanta nella stazione fs dove lavoravo ci fu una proliferazione di sindacatini autonomi ed il più "potente" inizialmente era lo SMA che con pochi aderenti sul territorio nazionale, ma bastava minacciasse uno sciopero ed all'ultimo lo revocava ma ormai studenti-lavoratori e viaggiatori comuni avevano preso altri mezzi di viaggio e le fs rimettevano per quella volta li 2 miliardi di vecchie lire che aggiunti al miliardo "regolare" di perdite giornaliere andavano ad ingrossare il forte debito pubblico che ora ci dissangua.

Essere quelli del si "tuttinsieme" alla ripartenza della nostra italia per tanti è ritenuto un obbrobrio, ma l'Italia ha già conosciuto due crisi importanti e superate con sforzo comune.
Con il Governo De Gasperi-Nenni Togliatti si riuscì a rialzare la testa dopo il disastroso ventennio fascista e la guerra.
Con il cosiddetto Governo delle astensioni, guidato da Giulio Andreotti e battezzato subito con una strage riuscimmo poi a battere le brigate rosse e la convinzione che i comunisti non dovevano mai in assoluto governare il nostro paese. la "escludendum" fini con quel governo li e prima di quello ci fu il governo Andreotti/Malagodi che per prendere i voti per campicchiare dette le pensioni dopo 19 anni sei mesi ed un giorno di lavoro e così ora c'è chi è in pensione da mezzo secolo e chi lavora strascicando la bocca in terra; senza parlare poi dei benefit che quei governi: 5 di Piccoli, sette di Andreotti, 4 di Rumor, 4 di Fanfani e prima Scelba e Tambroni, poi Cirino Pomicino e via elencando e...senza chiamare il popolo tutto alla responsabilità di un governo Nazionale, il PCI si contentava delle poche Regioni centrali come fossero sue e quindi anche se "governicchiava" come a Bologna prima di Guazzaloca o a Livorno prima che destre/sinistre facessero il panino ad un Sindaco venuto a noia anche a su' mà.

Questa attuale è una anomala crisi ma terribile forse più di altre perchè prima mancava sette di tutto e lavorando di più come facevano i Cinesi prima della loro grande crisi poi si rimediava.
Ora avanza di tutto, i mercati traboccano di roba in surplus e con la mala distribuzione delle ricchezze si hanno gente che lavora per 18 ore giornaliere e si arricchisce sempre di più (vedi il fratello di Paolo Berlusconi che gli avanzava tempo anche per fare il Primo Ministro per decine di anni) e il 43% di giovani ben scolarizzati e disoccupati.

Quindi c'è poco da ridere e la soluzione indicata dal Primo Ministro Italiano all'Italia ed all'Europa non chiede divisioni per censo od altre cose farlocche del muro contro muro del passato.
...poi se il tanto odiato capo della FCA chiamasse al lavoro per andare oltre il 36% di fatturato realizzato in questa ultima annata che pensa il "giovane" Leonardo Bertelli da Migliarino che i nostri giovani disoccupati rimarrebbero tali per aspettare la "promessa grillata" del salario garantito per tutti i disoccupati?

24/8/2015 - 12:10

AUTORE:
leonardo bertelli Migliarino

Alla prima adunata erano 108, molto vicino a " 101 ", ora sono raddoppiati e pieni di verve governativa.
Da cittadino semplice, lavoratore salariato come tanti, mi sembra, vedendo nomi e cognomi, professioni, censo e altro che questi siano semplicemente opportunisti, che vedono passare il carro del vincitore di turno, e sgomitano per salire a bordo.
Penso anche che qesti signori, magari non pubblicamente, abbiano osannato nel passato i vari Monti, Berlusconi e giù giù fino al mitico Bettino.
Chiunque, purchè portasse acqua al loro mulino, basta vedere l'elenco delle cose che hanno magnificato nella loro pagina pubblicata sul Corriere.
La frase più " bella " per me è questa : "Ai cittadini chiedono di aderire sì con lettere e mail, ma anche con un comportamento di trasparenza e moralità, quello stesso richiesto alla politica ". Ecco, cominciassero loro a dare l'esempio, magari pagando le dovute tasse,senza andare nei paradisi fiscali, rispettando regole e contratti di lavoro e comportarsi da cittadini onesti.
Personalmente di appelli del genere ne faccio a meno, ho una testa, buona o cattiva che sia non mi interessa, ma cerco di usarla come posso.
Lo scoramento mi viene pensando che invece siano apprezzati da chi si dichiara un partito di sinistra...

23/8/2015 - 23:14

AUTORE:
b.b.

Critica il merito del mio post e così 'mparo ulteriolmente qualcosa di utile, grazie.

nb, se ero di parte mettevo/accettavo tutto questo nella sez. Partiti&Politica?
.........................................

da L'Unità
«Renzi vai avanti». L’appello dei 209 al premier

23/8/2015 - 13:10
di Giuliani Andrea
In risposta a Renzi docet

22/8/2015 - 7:45
di Mario Lavia
Perché ora Syriza può diventare a vocazione maggioritaria

21/8/2015 - 22:58
di Stefano Landucci C.C Pisa
Raccolta delle firme per gli otto referendum proposti da “Possibile”

20/8/2015 - 23:51
di Riccardo Cini
S.G.T. – Promesse !!!! ……… Renzi, docet.

20/8/2015 - 21:28
di Andrea Giuliani
Mozioni a gogo'.

18/8/2015 - 20:07
di Carlo Sorrente
filobus-via

17/8/2015 - 20:44
di Andrea Giuliani
Come la cialtroneria al governo da’ i numeri sulla disoccupazione

10/8/2015 - 22:06
Lega Nord Lucca/Versilia.
Sparatoria Lido

1/8/2015 - 20:21
Sel Lungomonte
Il 29 Luglio Il consiglio comunale di San Giuliano ha approvato il bilancio previsionale 2015.

31/7/2015 - 23:32
Lega Nord Versilia
Lido di Camaiore in Lido Gaber ?

31/7/2015 - 20:31
L'Altra Sangiuliano
Tasse

23/8/2015 - 22:49

AUTORE:
Gennarina

c'è qualcuno della redazione che legge, valuta ed eventualmente censura i tuoi scritti o da plenipotenziario del PD Vecchianese puoi fare i c....i tuoi?

23/8/2015 - 19:02

AUTORE:
Bruno Baglini Migliarino

Da giovane comunista che ero e prima del /64 e con la pochissima informazione di quei tempi si andava avanti per sentito dire e con poche parole "sembra" ben confezionate dagli anziani si tirava a campare.
..."bimbo ste' attento perchè quando il padrone ti da ragione, vordì che poi ti frega e te devi fà sempre il contrario di quel che dice".
Poi venne il primo centrosinistra e dopo ancora ci fù Giancarlo Pajetta che scriveva oltre su L'Unità anche sul nuovo giornale di Eugenio Scalfari sostenendo che l'Unità al massimo veniva letta la domenica da 300mila persone e tutte della stessa idea, mentre Repubblica superava il milione e 200mila copie.
Per gli "aristocratici" e vecchi comunisti essere arrivati ai nostri tempi con non più "il nemico certo" e con la responsabilità addirittura del governo centrale, gli è saltato l'archetipo/paradigma del: i "padroni son tutti ladri" del laggiù, in Russia e nei paesi socialisti non c'è lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo o: anche i preti ed i padroni debbono lavorare.

Intanto nel mio paese, il prete anziano e cieco da anni continua a fare il suo lavoro di prete ma non più di insegnante causa pensione, e il mio "ex padrone Salviati" continua di buona lena a coltivare da solo "anche" il terreno che noi tredici Baglini si coltivava fino agli anni /65.

La storia politica e lavorativa da raccontare sarebbe lunga assai e con diversi cambiamenti resesi necessari perchè chi non cambia diceva il buon Mao Tse Dong, o è un miccio o e morto.

Ma te....! non siei più comunista?
Certo! il Presidente della Russia l'ex compagno Putin è diventato il più ricco d'Europa e spesso "quelili" del non siei più comunista, mi dicono che son rimasto a guardia del barile vuoto essendo del Partito Democratico e loro ex del PCI come me ora militano in SEL o in RC oppure non votano più a qualsiasi chiamata elettorale.

Eri per Bersani, poi per Cuperlo ed ora siei per il Governo Renzi.
Intanto il Segretario Generale del mio partito ha avuto il 63% dei voti sia congressuali degli iscritti ed altrettanto dei votanti, poi anche per causa mia e per consigli dati maluccio anche alla famiglia e conoscenti Matteo Renzi perse le primarie di partito e con il senno di poi, se vinceva lui 'nvece del pettinatore di bambole Barby e chiappatore di tacchini sul tetto che nel frattempo non si accorse che un comico smesso in Italia prese più voti del PD del Bersani e che ora ci troviamo a governare per forza maggiore con un governo di coalizione PD-Scelta Civica NCD.

Poi il Segretario/Presidente si è dichiarato pro/tempore e quindi al prossimo congresso si ricontano i pippoli e per l'intanto come potrei essere contro l'idea maggioritaria del mio partito?
Mi va bene anche se non benissimo il cammino intrapreso dal Presidente Renzi, poi: il Capo dello Stato è del PD, il Presidente del Senato è del PD, della Camera dei Deputati (quasi) il Presidente del Consiglio dei Ministri è del PD il Presidente della Regione Toscana è del PD, il Sindaco della mia città è del PD, del mio Comune idem, e Presidente del Consiglio di Frazione del mio paese pure; compreso poi quasi tutte le Regioni e centinaia di Comuni e...se qualcosa va male come dice Renzi, di chi è la colpa? nostra.
Quindi se non ora quando? per un sano cambiamento di cose che non vanno.

Buon cammino alla gente di buona volontà!
Ora per far le cose "ammodo" vediamo che non si ha più bisogno del "nemico a tutti i costi".
Una multinazionale Algerina ha salvato Piombino, l'"odiato" capo della FCA ha realizzato un buon 36% in più di vendite e quindi lavoro e mpopò di benessere perso per tutta quella "multinazionale".
Per gli scioperi della Camusso contro il governo a guida PD domando: Dove "liera" quando governava Monti Mario e Fornero Elsa con i voti determinanti di FI ed il PD di Bersani?
Tremonti e Monti forse ti erano più "simpatichi" cara Camusso.
Gia, poi c'è stato anche il governo PD-PDL guidato da Enrico Letta, ma quello (Letta) era "controllabile" dagli oligarchi ex PCI/PD e lo lasciavano "vivacchiare".