Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Lasciamo il passato, anche se romantico, e guardiamoci un po’ più a fondo intorno e quando dico “a fondo” intendo anche “in fondo”, inutile dire che questo è quello del mare.
Tanti anni fa apparvero nel nostro mare degli strani granchi con il corpo triangolare, vertice come testa, le lunghe zampe e che furono subito odiati dai pescatori locali di tramagli perché i crostacei si attorcigliavano alle reti.
Sembravano piccoli di granceola ma con il corpo più stretto anche se le zampe anteriori erano lunghissime con piccole chele, ora non ve ne sono più tracce, neppure nei trattati di zoologia marina.
Vennero chiamati “granchi cinesi” e poi sparirono.
Un altro alieno è il granchio blu, americano, ma non vive qui da noi, per ora solo nell’Adriatico... ed è grossissimo!
Un invasore di sicuro successo sembra essere il crostaceo Percnon gibbesi (solo per questo uso il nome scientifico non avendone uno locale), un granchio arrivato probabilmente dall’Atlantico con modalità ancora tutte da decifrare.
Dalla sua prima segnalazione, avvenuta nel 1999 a Linosa, questo granchio ha conosciuto un’espansione poderosa coprendo un areale che adesso va dalle isole Baleari alla Sicilia Orientale, passando per Pantelleria, Sardegna, Ischia, Malta, e Linosa.
È bello, colorato, con due strisce blu ai lati del carapace e ama gli scogli… e non è questo.
Pescando le arselle si retinano granchi, granchietti, gamberetti, tracinette e soglioline, buone per la minestrina, e ora ci mettiamo anche un tocco di alieno?
Dai granchi scuri e “quadrati” delle scogliere, a quelli verdi trapezoidali di Bocca di Serchio, arrivando ai piccoli punterellati marroncini pentagonali di sabbia della nostra marina, tralasciando i poderosi rossastri favolli, questa è la nostra conoscenza dei Brachiuri (mi sia permessa la sottigliezza) … e allora… chi è costui?
Un granchio!
Sì, ma chi da dove e come?
AIUTO!!
Un particolare: gli altri granchi, forse sapendo di far parte del brodetto, si rivoltano alzando le zampette e mostrando minacciosamente le chele spalancate, questo no, si è chiuso a palla, anzi a pallina perché è di due centimetri, e ha fatto come le chiocciole, si è ripreso dopo un periodo di calma.