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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ecco la lista di Vicopisano in Cammino.
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di Umberto Mosso
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di MARIAROSARIA MARCHESANO (Il Foglio)
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di Vittorio Ferla
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Di Alexia Baglivo
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Se oltre a combattere
quotidianamente
Con mille problematiche
legate alla salute
al reddito
al lavoro
alla burocrazia
al ladrocinio
alla frode
alla .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
PARCO MSRM
Intervento del Presidente Manfredi sul servizio di Striscia

11/11/2015 - 12:51

Striscia La Notizia nel Parco, il Presidente Manfredi: «Informazioni riduttive e distorte»

"Il servizio andato in onda ieri sera (10 novembre) a Striscia La Notizia fa emergere una visione profondamente riduttiva e distorta del territorio che rientra negli ambiti dell’Ente Parco: trasmissioni come Striscia La Notizia sono esperte nel fare intrattenimento, ma nel momento in cui si cimentano nei ben più seri temi dell’inchiesta e della denuncia rischiano di cadere nel generico se non nel fuorviante, o addirittura nell’inventato».

 

A dichiararlo è Fabrizio Manfredi, Presidente del Parco regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, un’area protetta che conta complessivamente 24.000 ettari, fatti in buonissima parte di eccellenze ambientali e naturalistiche riconosciute da diversi organismi internazionali, all’interno dei quali sin da prima della sua istituzione sono esistite, e vi sono tuttora, situazioni di degrado quasi sempre irrisolte che potrebbero essere progressivamente eliminate solo grazie al concorso di tutte le istituzioni che sono competenti per legge in tema di sicurezza e ordine pubblico da un lato, e di inquinamento e di abbandono di rifiuti dall’altro.


Le dichiarazioni di Manfredi su “Striscia La Notizia”
Il servizio di Striscia La Notizia, fatto di luoghi comuni e di informazioni frammentarie, inizia male citando un supposto “ingresso del Parco” quando l’accesso, nella parte settentrionale dell’area protetta, è libero in qualsiasi punto, e prosegue intervistando prostitute – che contribuiscono alla situazione di degrado della zona – e imprenditori della Marina di Torre del Lago che affermano di essere stati multati “una ventina di volte” laddove quest’anno le guardie del Parco non hanno registrato alcun genere infrazione.

 

«È stato irritante ascoltare le dichiarazioni di certi personaggi e altre ironiche affermazioni che inducevano gli ascoltatori a ricondurre ogni problema al Parco, che non può intervenire direttamente perché non ha alcuna competenza su tali temi: nell’area protetta esistono certamente problemi di ordine pubblico – ricorda Manfredi – per i quali l’Ente Parco, ancorché impossibilitato a intervenire, è spesso impegnato ad invitare le Forze dell’ordine e le Prefetture ad una maggiore vigilanza, e sono presenti discariche abusive e situazioni di spargimento di rifiuti, che l’Ente provvede periodicamente a segnalare ai soggetti preposti, in primo luogo le amministrazioni comunali e le loro società di raccolta e smaltimento.


L’Ente Parco, che è la prima vittima di situazioni del genere, per legge non può quindi fare altro se non organizzare eventi eccezionali di volontariato per la rimozione di rifiuti e altre iniziative che hanno principalmente l’obiettivo della sensibilizzazione dei cittadini – prosegue il Presidente del Parco. – Per quanto riguarda invece la sicurezza e l’ordine pubblico, servirebbe più rigore, come ha recentemente mostrato il Comune di Pisa nel contesto dell’ex campo rom della Biattiera, dove negli anni si era consolidata una situazione, non più tollerabile, di grave inquinamento e degrado ambientale.

 

Sul fronte dell’imprenditoria, l’Ente è stato ed è tuttora volano di sviluppo ed ha sempre cercato di favorire lo sviluppo di attività economiche, compatibilmente con contesti ambientali comunque profondamente diversi a seconda della porzione di area protetta interessata: è il Parco stesso che, nella maggior parte dei casi, ha creato i presupposti per la loro presenza all’interno dell’area protetta. È pure naturale che – conclude Manfredi – tra le centinaia di imprenditori che operano all’interno del Parco, di vario genere, vi siano coloro che rispettano pienamente le regole (che è logico siano più rigorose rispetto a quelle di zone che non sono “aree protette”) e coloro che si rendono responsabili di abusi edilizi o della mancanza di rispetto di norme e di regolamenti urbanistici.»


Le competenze del Parco
Come avviene per qualsiasi istituzione pubblica, esiste un preciso quadro normativo di riferimento, e quindi competenze e poteri ben definiti, in base ai quali l’Ente Parco agisce: e si tratta, ovviamente, di competenze e poteri limitati. Il Parco non è infatti “lo Stato”, che ha il dovere di intervenire nelle questioni di ordine pubblico, e non svolge neanche i compiti tipici delle amministrazioni comunali, tra cui rientrano ad esempio, in via diretta o tramite le società da loro delegate, le attività di rimozione di discariche abusive e rifiuti. Oltre alle competenze nel campo della pianificazione del territorio e alle tipiche attività di tutela di fauna e flora svolte dalle aree protette, l’Ente interviene sul tema della vigilanza antincendio, e si occupa di antibracconaggio, di prelievi faunistici e di vigilanza ambientale: quest’ultima attività, però, è condotta non certo in via esclusiva, ma nel rispetto delle prerogative altre forze dell’ordine e di polizia, poiché l’amministrazione dispone attualmente di un organico di appena dodici guardiaparco.
 







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18/11/2015 - 8:47

AUTORE:
Simone

Caro Simone,
son convinto che se vengo a casa tua e alzo la tazza del cesso, magari posso trovare una piccola sgommata di feci perchè qualcuno, quando l'ha fatta, non ha tirato bene l'acqua o usato lo spazzolino. Magari se struscio la mano in qualche tua mensola, collocata un po' altina, sulla pelle mi ci rimane un righino di polvere e magari tanti altri esempi...
Ma questo non vuol dire che la tua casa sia brutta o sporca, oppure chi ci vive sia sudicio o ignorante, per colpa di altri che non hanno fatto quello che dovevano fare.
Ecco il video di Striscia ha proprio questo significato: nessuno!
Prendo una telecamera, passo su Vecchiano o Nodica o Migliarino o Filettole o Avane e filmo una 50 di giardini privati, qualcuno bello e qualcuno tenuto male... vuol dire che tutto il Comune di Vecchiano fa schifo?
Il video di Striscia è troppo facile, minimo sforzo massimo risultato... e intanto attacco il Parco... Un servizio fatto bene, invece, presuppone approfondimenti, non superficialità... presuppone ragionamenti non fomentare astio...
Se nel Parco c'è il sudicio, la colpa non è del Parco, ma delle teste di caxxo che gettano la roba in terra, dove sono sono, senza preoccuparsi che così facendo arrecano danno alla Comunità e quindi anche a se stessi, indipendentemente da dove risiedono...
Se ci sono le "puttane", come qualcuno le ha definite (senza avere particolare sensibilità della storia che c'è dietro una persona o non capendo che dietro c'è la mafia italiana, albanese, etc, che sfrutta e schiavizza quello povere donne, e clienti soprattutto italiani che se le fottono per una manciata di euri), il problema non può risolverlo l'Ente Parco, semplicemente perchè non ha gli strumenti legislativi per poterlo fare... così come chi spaccia la droga, non può occuparsene l'Agenzia delle Entrate, perchè legislativamente un c'entra una sega nulla...
Quindi, carissimi, mononeuroni, quando parlate di qualcosa, ad esempio del Parco, azionate il cervello, abbiate un senso critico alle cose che vi fanno vedere e che voi ingurgitate subito... e poi tutto è migliorabile.
Il Parco deve fare solo il Parco... mantenere il verde... e basta...

16/11/2015 - 15:18

AUTORE:
XXXL

Intanto delle 42 prostitute che stazionavano da mattina a sera in Via dei Pini non ce n'è più punte.
Sono rimaste alla Costanza e due vecchiette alla Bufalina (TdL) dove il fossato come sull'Aurelia non è stato fatto.
La memoria corta fa brutti scherzi e non ricordare che lungo l'Aurelia stazionavano camion e file di macchine per usare quella via come il più grande casino a cielo aperto della Toscana e come dire: tutti i giorni piove, suvvia!!!
nb, dalle malattie non si guarisce da un giorno ad un'altro, ma sperare/credere fortemente di guarire aiuta parecchio.

16/11/2015 - 14:14

AUTORE:
Simone

...tizio farà, caio vigilerà, nell'80 è stato fatto, nel 50 fu fatto...
I problemi che ci sono ora son diversi da quelli che c'erino anche solo 20 anni orsono e son diversi da quelli che verranno tra 20 anni...quindi vanno affrontati ORA!
Una teleamera serve a poco se non utilizzata a dovere, una rete serve a poco se basta un piede per aggiaccarla, i callari lungo l'Aurelia (su un fossetto che quando è largo tanto è di 30 cm) è inutile levalli se poi basta una vangata per rifarli...al posto della rete (sempre l'ungo l'aurelia di fronte all'incrocio della Costanza) c'enno stati messi 3 "new jersey" di cemento, andate a vedere se funzionino!
e per una buona volta potete anco dì che avete torto...non vi mangia nessuno!

15/11/2015 - 18:20

AUTORE:
BdB

...è una strada privata ad uso pubblico, con tanto di cartelli stradali regolari, è aperta (dalle 06,00 alle 01,00, con divieto di caccia perché è all'interno del Parco, è aperta (purtroppo) anche ai bracconieri, prostitute, clienti delle stesse, ladri, coglioni che vanno ad altissima velocità sbattere in grossi cinghiali con le auto e poi "chiederebbero anche" i danni.
Quindi chi è atto al controllo: Polizia Municipale, Guardia di Finanza, Guardiaparco, Carabinieri, Polizia; controllerà!
...poi in attesa dell'autocertificazione di chi giura/comprova di non essere ne bracconiere, ne ladro et similae; così tutti vissero felici e contenti senza vigilanti.

15/11/2015 - 13:40

AUTORE:
Attento

Il presidente del Parco dice che fra i tanti compiti delle guardie c'è anche quello del controllo del bracconaggio...via del mare? Dove vai? son cipolle

15/11/2015 - 13:27

AUTORE:
BdB

Le guardie del Parco non credo che siano a servizio della Tenuta Salviati altrimenti invece di pagare le guardie private darebbe le chiavi dei cancelli a loro e già che vivo nel perimetro del Parco darebbero un occhiatina ai miei poponi&cocomeri del mio orto; sempre dandogli la chiave del mio cancellino naturalmente.
nb, vedi sulla Via del Mare cosa sono quegli strumenti luminescenti che il Comune di Vecchiano ha iniziato a collocare: Ghostbusters - Acchiappafantasmi?

15/11/2015 - 12:54

AUTORE:
Bartali

Dall'avvento del Carrozzone del Parco le Guardie le paghi te. Poi che il sig. Tagliente ex prefetto abbia inciso sugli spacciatori di droga mi fa sorridere.Bastava una o più telecamere per rendere efficace l'intervento, ma parlare di tecnologia a Vecchiano é difficile

15/11/2015 - 8:57

AUTORE:
Bruno della Baldinacca

Ammetto di non aver capito appieno questo post.

Stendiamo un velo
AUTORE: Bartali

La famiglia Salviati,prima della creazione del Parco, aveva un certo numero di "guardie" con tanto di Comandante a salvaguardia della proprietà, naturalmente a loro spese.Oggi?
.......................................................

Ho conosciuto le guardie della Tenuta Salviati quando la "bandita" Salviati era ancora un feudo per certi versi impenetrabile per qualsiasi "straniero" anche se proveniva da Pappiana ed anche per la politica ed il sindacato.
Nel /53 venne alla Baldinacca in bicicletta Secondo del Baglini, aveva rimpiattato sotto la giacca le copie dell'Unita in edizione speciale per la morte di Giuseppe Stalin.
Avevo sette anni e non conoscevo "il padre dei popoli" e neppure la mì zì Isolina lo aveva mai visto in foto e disse è quello "Stallì" (Stalin) si disse Secondo e "sta li" bono-bono gliè morto 'nsettimana, ma ora fammi 'nda via un m'abbino a trovà le guardie a fa questo lavoro 'nsennò mi fanno rapporto al Ferrisi e mi mandin via dal podere.
Le guardie vestite di verde sottobosco con la scritta sul berretto "D.S" Duchi Salviati e con la "doppietta" legata con un cinturino alla canna della bicicletta avevano "autorità" anche solo nell'aspetto e vedere l'imponente figura dell'Orsini che credo non avesse mai sciolto il cinturino che teneva il fucile alla canna della bicicletta, ma bastava un suo urlo baritonale perchè qualsiasi astante si spaventava a morte levandosi subito a tre passi dai c...

Ora ci sono all'interno della pineta Salviati alcune guardie giurate che fanno servizio specialmente nei festivi, ma nonostante loro nei pressi dei PL chiusi stazionano spacciatori da ormai parecchi anni e le varie "autorità" private e pubbliche intervengono saltuariamente per limitare il danno ma da li a eradicare "il male tutto" di strada ancora c'è da farne.
Bene ha fatto l'ex Prefetto Tagliente in accordo con l'Amministrazione Lunardi a togliere qualsiasi accesso alla pineta nel tratto ex PL-Torre del Lago facendoci il fossato e togliendo i callari, poi è stato messo una grossa rete nella zona ex Happy Days (atterrato come sono state atterrate altre vecchie strutture dei caselli dei PL).
Come vediamo la strada per far completamente pulizia è ancora lunga, ma da li a dire che nessuno fa niente è grossa bugia.
Certo se quella povera gente che vende carne&polvere erano come i gatti livornesi che battendo un piede sodo per terra scappano si era già risolto tutto da tempo.
Poi ci sono anche i "compratori" di quella roba li e come ci disse un vecchio Prefetto alla nostra delegazione migliarinese nell'/88: se nessuno comprasse, quel "mercato" li sparirebbe in una settimana.

14/11/2015 - 17:05

AUTORE:
Tribulus

Visto che in Italia in confronto a altri stati,di avvocati o simili ce ne sono in abbondanza, avrei piacere che fugassero un mio dubbio..
Se ho ben capito il parco è una cosa e la proprietà privata un'altra che subisce i condizionamenti delle leggi/regolamenti che il parco impone.
Ma allora secondo la legge se io faccio accedere una persona nella mia proprietà sono responsabile civilmente e penalmente di quello che fa o di eventuali incidenti SI o NO ??.
Cosa dovrebbe fare la proprietà per consentire questi accessi mettendosi al riparo da ogni bega?
Se è come penso risparmiate inchiostro nel dubbio fate un'interpella a striscia che di avvocati ne ha diversi sul libro paga.

14/11/2015 - 14:25

AUTORE:
Informato q.b.

Lo sa il sig. Simone che la pineta Salviati/Centurione è di proprietà dei Salviati/Centurione? così come il mio orto è di mia proprietà e pago il Consorzio di Bonifica perchè pompi l'acqua piovana in esubero e le piantine di zucca, pomodori, melanzane, poponi e cocomeri se li compro dal Ghiara a Nodica mi tocca pagarle? così pure se vado al Cosorsio AUSER di Metato debbo anche li cacciare moneta se voglio nuovi semi e piantine, poi se mi avanza qualcosa lo decido io se...
La "macchia" di Migliarino non è tutta macchia mediterranea con lecci, farnie, querce, stipa e rovi che di pinoli non ne producono "punti".
I pini per essere produttivi hanno da rispettare un ciclo ben preciso e come avviene in Valpadana dove innestano i peri sul cotogno per avere piante non troppo alte per la raccolta e fittissime per entrare subito in produzione per poi essere abbattute come le galline ovaiole che han finito il proprio ciclo produttivo spinto e così i pini: come farebbe lo scuotitore meccanico a dimenare un enorme pino per scuotere le pigne (pine) e quindi se si rispettano certe "quote" rimani sul mercato, altrimenti...ciucci i dditi dighino i lucchesi.

Parte della macchia è stata adibita a pineta con pino-pinea e non con lo scopo di far legna da ardere, per quello il "legno" migliore viene ricavato dalle querce e leccio (quercus ilex) e...già i torellaghesi che andavano e vanno di strafugo a prendere un "poghin di legna" ti accorgerai che sul portabagagli davanti e dietro la bicicletta hanno tronchetti tagliati a misura di quercia e leccio....noe io ggaio se tu voi ho preso della ragia (pino) ad appuzzì nniosa!
nota: Ci pensano da se i proprietari tramite ditte e propri operai a vendere la legna di pregio che poi gli serve a mandare avanti tutta l'azienda.

E' vecchia usanza che andando alla fattoria di Migliarino, se conosciuti e rispettati poi rilascino un "permessino" per prendere legna di stramazzo a patto di prendere "solo" rami di pino stramazzati al suolo in maniera naturale (il pino pinea si pota da se) Dico "rispettati" perchè per accedere ci vuole la chiave del cancello e siccome a clonarla la chiave li dal fabbretto a Nodica è un vento e poca spesa; epperò con quel gesto li si perde la fiducia del "fiduciario" che tiene l'amministrazione delle proprietà private.

In ultimo "striscia" ha fatto vedere solo quel che garba ai lamentoni-populisti-senza-opinioni-proprie.
E' notorio che ai margini di una "cosa importante" si trovino mendicanti di tutto un po e dar la colpa al prete perchè mentre dice messa li davanti al portone della chiesa c'è quel che alle volte si trova... che facciamo si chiude New Jork perchè c'è qualche borseggiatore nei metrò?
piesse: chiedi/chiedete un permesso all'amministrazione Salviati e così potrai/potrete vedere veramente cos'è la loro bella proprietà che ora addirittura con la nuova meccanica a disposizione vengono ri/potati i pini da pinoli come avveniva mezzo secolo fa ed è una vera bellezza e poi, un pino potato ad arte fruttifica almeno 5 volte di più di uno in completo stato "al naturale".
@ Simone&, tutti i nuoci non vengon per male e se la prendete bene e se non ve ne avete a male...leggendoci (modestamente apparte) vi fate una cultura!
bona.

14/11/2015 - 12:57

AUTORE:
Bartali

La famiglia Salviati,prima della creazione del Parco, aveva un certo numero di "guardie" con tanto di Comandante a salvaguardia della proprietà, naturalmente a loro spese.Oggi?

14/11/2015 - 12:01

AUTORE:
Simone

Te dai la possibilità a chi vuole di entrare e portare via legna (ovviamente non a casaccio, intendo quella morta, nessuno chiede di buttare giù un pino ANCORA VIVO)! Sai a cosa vai in contro se ti metti a raccogliere e portar via la legna dal parco?! Lo sai che potresti andare in contro ad un processo PENALE???
I pini "più che maturi" non diventano...ma restano li finchè non moiano...invece nell'interno tra la Marina di Vecchiano e Torre del Lago vengano buttati giù, poi la legna che fine fa? Che senso ha buttare giù migliaia di pini vivi per poi ripiantarli piccoli??
Vedete bene...io tendenzialmente non sono contro il Parco, sono contro chi dice che è tenuto bene (direi che il servizio di Striscia abbia fatto ben vedere a TUTTA ITALIA quello che noi vediamo ogni giorno)!!! Non capisco perchè vogliate negare l'evidenza!

14/11/2015 - 10:25

AUTORE:
Io sono di qui

Tanti anni fa, mio padre mi raccontava che per lui era più facile andare al mare a Torre del Lago che a Marina di Vecchiano. Perchè lì ci voleva il "permesso"e può darsi che mio nonno forse un po' "troppo" comunista per quei remoti tempi .
Poi, sempre in quei tempi, nella splendida gestione della tenuta, c'era un'usanza medioevale, certo non codificata ma di fatto attuata, per cui se una donna nubile rimaneva incinta si mandava via tutta la famiglia.
Tutto è cambiato da tanto tempo ma c'è voluto tanta lotta, un cambiamento sociale forte,l'accesso all'istruzione per molti di noi, una nuova sensibilità verso la tutela dell 'ambiente.
La libertà di andare al nostro mare e fotografare le Apuane passano da quelli che hanno lottato per questo diritto. Poi i problemi ci sono e se uno vuole si possono risolvere.

13/11/2015 - 20:31

AUTORE:
XXXL

Vuoi prender la legna di stramazzo sul mare? bene prendi quella bella pianta garfagnina mezza sotterrata dalla sabbia e portala via tutta; mavvedrai!?!?
Vuoi prendere i pini caduti nella pineta Salviati? fai un contrattino più vantaggioso di altri e la spunterai sicuramente.
Vuoi vedere fra 120 anni i grossi pini di ora? se li riseminano e poi li diradano o piantano già distanziati, si! I pini son come il grano, più che maturi non campano!

13/11/2015 - 20:14

AUTORE:
***

Isabella, non dia al Parco colpe che non ha, sia più obiettiva: le attività che un tempo si svolgevano nelle proprietà Salviati non sono tutte cessate per colpa del Parco, anzi, credo nessuna.
Per quanto riguarda parti della tenuta, terreni, fabbricati e altro, con l'iniziativa dei proprietari, forse qualcosa si potrebbe salvare dall'incuria e dal decadimento e destinarla a un qualche buon uso.
L'impegno del pubblico non può attivarsi senza un correlativo impegno privato.

13/11/2015 - 18:20

AUTORE:
P.G_

Da notare soprattutto quanti siano i detrattori del Parco. Qualcuno lo fa per ignoranza o cattiva informazione, altri per semplice cattiveria o per essere sempre contro, altri ancora attribuendo al Parco colpe che non sono sue e nemmeno competenze.
La realizzazione del Parco fu una lunga battaglia che ha portato ad avere quello che abbiamo. Un ambiente forse non perfetto ma migliorabile. In caso contrario non avremmo avuto niente, niente bosco, niente spiaggia, niente accessi per noi cittadini ma solo per i proprietari delle ville e dei resort di lusso.
Chi sporca e lascia rifiuti non è il Parco, chi va a puttane e commette reati non è il Parco ma siamo noi, umani, maleducati e puttanieri, irrispettosi e ignoranti che chiediamo poi al Parco di rimediare ai nostri difetti.
La mancata realizzazione del Porto Cristina non dipese da un ripensamento dei Salviati, tutti ben contenti del progetto assai remunerativo, ma per la sensibilità e l’intelligenza dei molti cittadini che si sacrificarono coinvolgendo nelle loro battaglie importanti personalità di rilievo nazionale, sia in campo politico che culturale. Un’operazione difficile a quei tempi quando si pensava, anche a livello politico locale, che lo sviluppo fosse indissolubilmente legato alla cementificazione, quando il valore del territorio sembrava direttamente legato alla sua possibilità di realizzarvi abitazioni. Avere capito che non era così al tempo, (eravamo alla fine degli anni 60), non fu esattamente una cosa facile.
Il risultato è quello che abbiamo, invece che una serie di ville nascoste nel bosco con tanto di muro di cinta e di cancello ben chiuso un bosco, sia pure imperfetto, attraversato però da una strada pubblica che porta ad una marina acquistata dal Comune per renderla fruibile ai comuni cittadini e non riservata ai proprietari delle ville dirimpettaie. A me continua a sembrare una buona scelta. Se poi ci sono cose che non vanno speriamo ci sia l’impegno (e le risorse, soprattutto) per cercare di superarle.

13/11/2015 - 17:37

AUTORE:
Cittadino del Parco

Parto dall'ultima considerazione sulla produzione di vino nella Tenuta Salviati e...dire che il "famoso" vitigno sassicaia è cresciuto nelle vigne del Troncolo lo sa anche La Zoppa di Montinero ma non la sig.ra Isabella.
Le famiglie numerose composte anche (così raccontava mio padre) da n° 36 persone nella tenuta/poderi Salviati che partiva dal Puntale estendendosi fino ai monti vecchianesi e la stessa mia famiglia fino agli anni /60 era composta da 12 persone, quindi la generazione prima andava "a cavà" il vino con la lucia (litri 5 di contenuto) e noi con un fiasco toscano impagliato da un "litro e otto".
Certo, il vitigno chiamato ramone e detto pipilino non raggiungeva i sette gradi, ma quando i contadini andavano per "le scambie" della trebbia e bevevano il cabernet, teroldego, merlot ed altri vitigni dai contadini del Troncolo, poi menomale che le vacche sapevano la strada del ritorno perchè il loro vino di 14 gradi li acciucchiva ed un fiasco del loro vino era come mezza damigiana delle Pratavecchie o del Cotonmoro (esclusa la vigna di Scipione che essendo sabbiosa dava un merlot simil Troncolo.

Andando a ritroso nella risposta è falso che un membro della famigia Salviati si era opposta all'ultimo momento (ci sono documenti storici a dimostrazione) e può darsi che "il membro" all'ultimo momento, visto la partita persa abbia detto e fatto come quello che cascò da cavallo: era tanto che volevo scendere!

La zona serre/pinolaia fu lasciata fuori dal perimetro parco perchè si estendesse fino a lambire la pineta del Troncolo.
Ora le serre S&B sono li abbandonate, come purtroppo è rimasto abbandonato parte della pinolaia, l'intera tabaccaia e tanti storici ambienti ex produttivi dell'antico Borgo; è un vero peccato vederli crollare anno dopo anno.
Pinolaia e centro ippico hanno facoltà di far quello ed anche di più di quel che facevano negli anni /50.
Che un TV privata vada raccontando castronerie è un "danno mentale"serale fisso ormai da parecchi anni, ma sui gusti...
Poi sarebbe meglio fidarsi di più dei Prefetti-Questori-Carabinieri-Polizia che del fantoccio grosso e rosso con voce stridula detto il Gabibbo.
Scoprire l'acqua calda per tanti è novità assoluta ma la localita "Costanza" è/era conosciuta purtroppo già da prima del /79.

13/11/2015 - 16:13

AUTORE:
Isabella

Entrando nel merito del video di Striscia la Notizia mi sembra alquanto strana la reazione dell’Ente parco MSM. Putroppo la realtà dentro il parco é anche questa, discariche abusive, prostituzione, spaccio di droga, scambisti etc... sono all’ordine del giorno. Penso che l’Ente parco debba prendere in considerazione la denuncia fatta dalla trasmissione anche se per qualcuno il fatto che ci siano televisioni private nel 2015 dia ancora noia. Voler mostrare il parco come un luogo pulito, senza problemi, un simil paradiso su terra, mi sembra voler parlare o scrivere con gli occhi bendati ignorando volontariamente la realtà.

Il Parco nella zona di Migliarino prima che fosse inglobato nel “paradisiaco” Ente parco MSM, era una tenuta PULITA, gestita nei migliori dei modi di allora vincendo pure vari premi di gestione (chiedete a quelli che ci lavoravano). L’avvento del parco nella zona di Migliarino ha contribuito e contribuisce, con l’insieme delle sue assurde norme (e delle sue, a volte, penose multe), nell’uccisione di vari settori imprenditoriali storici per migliarino. Parlo per esempio della coltura e produzione dei pinoli, del Centro ippico che un tempo aveva una fama a livello europeo ed internazionale, la floricultura, la silvicoltura, l’estrazione della sabbia, per non parlare dei ridicoli paletti che mettono per restaurare i vari casali presenti nel parco.

Ma oltre a mettere i bastoni fra le ruote ad attività imprenditoriali gia esistenti all’epoca l’Ente parco sembra voler impedire, bloccare, ogni forma di attività proposte da privati all’interno del parco stesso. Sembra che ci sia un atavico astio nei confronti dell’imprenditoria privata, attività che a mio avviso possono svolgersi nel totale rispetto dell’ambiente.

Utile ricordare che il Parco sebbene porti il nome di naturale, non ha nulla di naturale al suo interno. In effetti la pineta é il risultato di anni di lavoro dell’uomo, le bonifiche sono tutto tranne che qualcosa di naturale, i laghi interni (tranne quello di Massaciuccoli) sono il risultato degli scavi per l’arena etc...

Un ultima precisazione va fatta riguardo al progetto di “Porto Cristina”, vero che c’é stata la mobilitazione di parte della società civile, ma il progetto non andò in “porto” sopratutto poiché un membro della famiglia Salviati si era opposto all’ultimo momento.



Ps: il fatto che non si produca piu vino à Migliarino non é oggettivamente una grande perdita poiché il suo gusto, secondo esperti e meno esperti,lasciava molto a desiderare .

13/11/2015 - 16:10

AUTORE:
ornitologo

...non sia mai che qualche uccello di passo andasse a sbattere, con grave perdita per la fauna del parco e conseguente multa subito sanzionata con la rimozione dello stollo e la respirazione "becco a becco" per il povero pennuto semisvenuto, mentre altri uccelli che nidificano alla Bufalina vengono lasciati liberi di scorrazzare fra le fresche frasche del parco

13/11/2015 - 14:41

AUTORE:
Simone

"quell'insulsa trasmissione televisiva privata e bugiarda" (come la chiami te) non ha fatto altro che far vedere a tutta Italia quello che noi cittadini del Comune di Vecchiano e d'intorni vediamo DA ANNI!

E' inutile che tu mi venga a dire che non è vero nulla, perchè le "puttane" alla Bufalina o a La Costanza non ce le hanno messe ora quelli di Striscia la Notizia solo per fare il servizio, ci sono da ANNI!

Il SUDICIO in pineta (soprattutto tra Migliarino e Torre del Lago c'è sempre stato, perchè tanto la gente di merda che insudicia a destra e sinistra c'è sempre stata e sempre ci sarà!

E' inutile che mi si venga a dire che "se non c'era il Parco a quest'ora sarebbe tutto cementificato" se poi il territorio "protetto" viene lasciato all'incuria senza una manutenzione programmata ed assidua!

La gente di zona saprebbe come mantenere PULITA la zona, ma nessuno può fare nulla dentro i confini del Parco!

Che dia la possibilità alla gente di andarci e prelevare la legna, ci sono migliaia di alberi morti, abbattuti dal vento che sono sdraiati in terra, date la possibilità a tutti di andarci e portare via quella legna per uso personale invece di DISBOSCARE mezza pineta vicino alla Bufalina con la scusa del "rinverdimento del bosco" quando invece buttano giù gli alberi sani e grossi (forse perchè fanno più legna?)!!!
Il Parco dia la possibilità alla gente di andare sulla spiaggia a portare via la legna portata dalle piene del Serchio o dalle mareggiate!!!

La verità è che il Parco è stato voluto per SPECULARE e ricevere gli INCENTIVI EUROPEI ed intascarseli...perchè se davvero li spendessero non ci sarebbe tutto quel troiaio!!!

13/11/2015 - 8:38

AUTORE:
Cittadino del Parco

Dopo che i 64 contadini della Tenuta Salviati abbandonarono la mezzadria e le terre lavorate (5.000 ettari) furono in parte lasciate incolte, ma poi con i grandi trattori moderni furono messe a monocultura e accantonate tante culture agricole dispendiose di mano d'opera e pochissimo guadagno per i contadini; la lavorazione del tabacco da sigari con 4.200 piante assegnate a famiglia contadina e controllate dalla Finanza statale fu la prima "vittima" seguirono l'abbandono del grande tinaio con addirittura una botte da guinnes che conteneva 1750 barili di vino.
Anche la legna da ardere del restante territorio della bandita Salviati (5.000 ettari di pineta mista a querce, lecci ed altre alboree) con l'avvento del gas da riscaldamento ed il pane comprato nelle botteghe, molto fu lasciato incolto e di conseguenza a tutto questo fu tentata una delle più grandi speculazioni edili mai tentata in Italia negli anni /60 con l'operazione "Porto Cristina" (Onassis) non Cristina Coli o Ciardelli che abitavano a Case di Marina.
La cosiddetta Convenzione Comune- (Comune di Vecchiano)-Salviati prevedeva la distruzione dell'unica fascia mesofila mediterranea rimasta intatta fin dalla notte dei tempi con una popolazione costiera aggiuntiva di 83.000 nuovi migliarinesi e quindi il Sindaco di Vecchiano se lo eleggevano "loro". A noi "comunardi" con quella operazione ci era garantito un ghetto (un pezzettinio di spiaggia a Montioni e l'accesso a Bocca di Serchio con: non piu il permesso del duca Salviati per accedere alla spiaggia di San Rossore in territorio del Comune di SGT).

Noi vecchianesi aiutati nella comprensione del grande disastro futuro dal senatore Maccarrone e dal Presidente di Italia Nostra dell'epoca, ci riunimmo poi in Comitato Iniziativa Parco (C.I.P.) e raccogliemmo 13.500 firme per l'abolizione della convenzione Comune-Salviati e ci riuscimmo anche con l'aiuto di personalità Italiane quali: Spadolini direttore del Corriere della Sera, Margherita Act ed altri scenziati e nel /79 avemmo la legge Regionale dell'istituzione del Parco Naturale.
24.000 ettari di macchia mediterranea, terre lavorative e 5 comuni interessati; Pisa-Viareggio-Massarosa-San Giuliano e Vecchiano che era il più combattivo perchè "più interessato" dalla grande speculazione edile.
Poi noi vecchianesi a differenza di altri comuni che hanno venduto gli arenili, noi si è acquistato dal demanio marittimo con un debito della cassa Depositi&Prestiti di lire 650.000.000 che in 20 anni abbiamo ripianato con nostre tasse aggiuntive ed ora, per chi può va al "nostro mare" tutto l'anno con ero n° 1 mensili ed euro n°2 e mezzo, sempre mensili per l'intero comune di SGT.

Viareggio e l'intera Versilia è bella così come è, ma congiungere Tirrenia a Viareggio per poi andare in Tunisia o Marocco per vedere le simil dune nostre con otto chilometri di spiagge libere e con soli 400 metri dati in concessione a privati cittadini in località Montioni-Bufalina non credo...visto anche l'effetto che fa a distanza di anni sia stata un operazione deleteria, anzi averne ed il meglio a da venire perchè niente è compromesso e se ci sono residuali prostitute ad uso di anziani disagiati ai margini del Comune di Viareggio (Torre del Lago) e discariche abusive poi, poi "guariranno" da un amore che non è e da insozzare l'unico pianeta che abbiamo.
La povera gente vellicata da quell'insulsa trasmissione televisiva privata e bugiarda se lo racconta ai suoi figli quel becero contenuto ci farà sicuramente una figura di cacca per non dire peggio.
Buona vita a chi ama.

piesse; per il sig Marco: c'è una pubblicazione di Cerri Debly e Sondra Cerrai che riporta dettagliatamente tutta la vicenda Istituzione del Nostro Parco Naturale (Cerri DeblY era il Presidente del CIP)

13/11/2015 - 8:19

AUTORE:
marco

Il fatto che tu sia entusiasta di questo parco secondo me non ti autorizza a disprezzare chi non lo è ! Spero veramente tu sia l'ultimo.....ma di tanti ignoranti!!!

12/11/2015 - 20:15

AUTORE:
Ultimo

........... un occasione per tacere. Docunentati un poino prima di scrivere......... è un consiglio da amico. ........ Te scrivi noi leggiamo ed è una perdita di tempo per tutti. ........ Ultimo

12/11/2015 - 18:44

AUTORE:
Marco

Vorrei sapere se qualcuno può aiutarmi quale sia l'utilità di questo parco e, soprattutto, chi l'ha voluto.
Grazie.