Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Quando mio figlio era piccolo diceva che voleva essere il mio “aiutista” se mi vedeva aggeggiare intorno a qualcosa.
Ora è suo figlio che mi da una mano se mi trovo in difficoltà (dice lui).
Quest’anno il tradizionale albero natalizio degli auguri lo ha disegnato lui con tredici bozzetti e a me non è rimasto altro che impilarlo come da tradizione.
Ecco la letterina allegata:
Vecchiano, 24 dicembre 2015
Caro Babbo Natale, fai gli Auguri e porta doni al Soldato, al Vigile e al Poliziotto che passeranno le feste a sorvegliarci e proteggerci dai ladri che approfitteranno di questi giorni (a loro niente auguri e doni) e falli controllare anche da un Cavaliere e se non bastasse anche da Zorro e da un Pompiere.
Augura tanta fortuna ai fortunati che si recheranno in mari esotici a fare i Sub, sempre però sotto l’occhio vigile di un Bagnino. Al Cacciatore regala una padella e al Pescatore una sardella, al Calciatore invece una coppa d’oro.
A mio padre invece porta serenità e sicura occupazione perché deve sopportare il mondo e la famiglia sulle spalle come chi è, fortunatamente, un Lavoratore.
Babbo Natale, un consiglio ora: dalla tua casina in Finlandia, a nord, (dov’è non lo so ma so che c’è) vieni diretto a sud, non andare a zighezzaghe in giri nostalgici perché a est ti potrebbero bucare il sacco dei doni e potresti perdere i miei, mi raccomando, o - come dice mio nonno- “marraccomando”.
Diego