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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

CooperativaTdP-Circolo ARCI
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Pas - Marina di Vecchiano
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Cooperativa Teatro del Popolo- Miglarino
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Quando si recrimina a Prodi e Ciampi di aver accettato .....
. . . v'ha fregato anda e rianda con il no all'Europa .....
Dinno a Livorno : Con leuri e cianno assistemato
. . . gredigi🤔 con la vecchia lira ora una pizza .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Magnifico salvifico silenzio
È il primo maggio, uno splendore
Grazie all'esodo di tutte le persone
che lontane da casa
vivon la percezione
di fruire .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
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Tutti vanno alla capanna…

30/12/2015 - 16:32



Oggi, 44 anni fa, nacque il mio secondo figlio.
Oggi, 2 anni fa, è nato il suo secondo figlio.
Bella coppiola di compleanno il 30 dicembre in casa mia!


Anch’io avevo una capanna, non di proprietà ma d’affezione, una capanna nel bosco dove andavamo a sognare di palme e non di pini, dove si incontravano non solo singoli o a coppia,  ma asini e buoi a decine, dove i pastori erano uniti ai boscaioli,   i re  avevano ceduto il posto e i doni ai duchi, qualche bambinello  dormiva nelle mangiatoie lasciato  da genitori scuotitori e raccattine occupati nel lavoro, dove avvertivi un odore di resina più dolce dell’incenso e della mirra con il frutto che era l’oro vegetale della zona, dove riposavi sopra lettiere di soffice borraccina e sotto un sole che aveva una grande chioma al posto della coda e i colombacci grigioperla prendevano il posto delle bianche colombelle e tutti pensavano di essere e vivere in un maestoso Presepe.


Ci sono ritornato oggi pomeriggio, è una bellissima giornata, con i due festeggiandi per rivedere la “capanna”.
Era meglio se stavo a casa!
L’unica cosa che “potrebbe” riportarti al vero luogo della Natività è, “purtroppo”, il dialetto che parlano i nuovi pastori, quelli che son banditi e andrebbero banditi, quelli che comandano un gregge di balordi che vanno “tutti alla capanna a vedere cosa c’è: c’è un assassino con la canna che di peggio non ce n’è”

ma così va il mondo…

il loro non certo il nostro che mettiamo quel meraviglioso simbolo d’amore che qualche megalomane esibizionista “laureato” cerca di togliere ai nostri bambini.


Auguri a chi se lo merita!

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