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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

Pas - Marina di Vecchiano
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Cooperativa Teatro del Popolo- Miglarino
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Massimiliano Angori, Presidente
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. . . gredigi🤔 con la vecchia lira ora una pizza .....
X non dimenticare £1936, 27=1€
Grazie a Prodi .....
•Governo Renzi
Presidente Mattarella
•Governo .....
Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Magnifico salvifico silenzio
È il primo maggio, uno splendore
Grazie all'esodo di tutte le persone
che lontane da casa
vivon la percezione
di fruire .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
La Foto
Vecchiano-Il Serchio (1931)

23/3/2016 - 16:45

Nel 1931 il fiume era ancora un bel fiume, le acque erano limpide e le mamme e le massaie lo usavano per svago e per aiuto nel loro lavoro.

Nel fiume lavavano i panni e facevano il bagno ai propri figli.

 

Insomma il fiume era vissuto e avere un fiume per un paese era una cosa importante e utile ogni giorno, per svago, per lavoro e anche per l'approvigionamento alimentare con la pesca.

 

In seguito a causa del grave inquinamento degli anni 60 il fiume da occasione e  aiuto divenne invece motivo di grande preoccupazione e disagio per le polazioni rivierasche.

 

Anche l'escavazione della sabbia con la creazione di molte insidiose buche nell'alveo contribuì ad aumentare, in quegli anni ma anche prima quando si utilizzavano i guadi per traversarlo,  la preoccupazione di chi lo frequentava.

 

Oggi non  si vedono più ragazzini sguazzare nell'acqua, fare il bagno, pescare (se non alla foce), donne a lavare panni e figlioli, barche con famiglie che percorrono (a remi, naturalmente) le sue acque. 


Il fiume è diventato, specie per i ragazzi, un oggetto quasi indifferente se non da usare saltuariamente per  spostarsi velocemente al mare con un bel motore marino o, ancora per fortuna, con qualche tentativo di riesumazione di antiche usanze paesane, che spero continuino per poter far diventare il Serchio nuovamente patrimonio comune.

Nick

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