L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia.
Un nuovo inizio, una resurrezione.
Non è necessario essere cristiani per apprezzare e desiderare la Pasqua, Vita Nova si chiamavano associazioni anarchiche e socialiste, che con la passione delle lotte e dell'impegno civile speravano di inverare il loro desiderio di futuro.
Non è cambiato nulla, su questo fronte dell'esistenza.
Ci sorprende constatare che oggi le opinioni delle persone, perfino il loro umore, mutino a seconda delle volontà, talvolta bizzarre, dei grandi persuasori. E ci mortifica vedere che ormai la politica asseconda e segue questo andazzo.
A destra e a sinistra, improbabili guide conquistano consenso, senza avere autorevolezza, e gestiscono le opinioni degli altri a colpi di sparate, sempre più demagogiche. Si parli di sanità, di pensioni, di trivelle e di energia: la battaglia è a colpi di scoop. Le posizioni e le proposte si sparano in pubblico, poi si apre la bolgia dei “mi piace”, dei talks in televisione, degli endorcements, delle alleanze trasversali.
Non voglio rovinare la Pasqua con la descrizione dello schifo, voglio invece parlare oggi del Lego.
Si, di quei mattoncini di plastica, con le quali i bambini costruivano palazzi, cittadelle, macchinari, mondi paralleli. Il Lego era, o forse è ancora, non so, la metafora del buon costruire, con pazienza, con intelligenza, con fantasia. Noi lo sappiamo che nonostante il clamore delle puttanate urlate in televisione, questo Paese va ancora avanti grazie a tutti quelli che nei paesi e nelle città giocano ancora col Lego. Con i mattoncini. Ci sono quelli dell'Alba, che con i disabili mettono su ristoranti straordinari; quelli dei gas, che costruiscono filiere di solidarietà. Ci sono centinaia di persone a giocare con i mattoncini nella case del popolo, nelle pubbliche assistenze, alla caritas. Ci sono quelli di Slow Food e quelli di Ortipisani, ci sono quelli della “Nave dei Folli” che organizzano cultura.
Elencarli tutti è impossibile, citarli può apparire retorico, può sembrare un esercizio magari simpatico ma effimero...questa gente, in molti pensano, è un retaggio del passato.
Con i mattoncini pare non si possa costruire più niente.
Ecco, è proprio per questo che la Pasqua è importante, è necessaria, è attuale, per questo ci dobbiamo augurare una Buona Pasqua. Perchè solo chi è stato conquistato e vinto dalla superficialità del discorso pubblico di questi anni può pensare che il rumore del pensiero dominante sia più forte , valga di più del silenzioso brusio che fanno quelli che mettono i mattoncini. Il vero confronto, il vero scontro è qui: la questione è proprio quella della Pasqua.
Buona Pasqua a tutti.