L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia.
Sarà il 17 Aprile il giorno del referendum che prevede la possibilità di cancellare la norma che consente alle società petrolifere di estrarre gas e petrolio entro le 12 miglia marine dalle coste italiane senza limiti di tempo. La domanda che si troverà stampata sulle schede sarà: "Volete che, quando scadranno le concessioni, vengano fermati i giacimenti in attività nelle acque territoriali italiane anche se c'è ancora gas o petrolio?" Dunque chi vuole - in prospettiva - eliminare le trivelle dai mari italiani deve votare sì, chi vuole che le trivelle restino senza una scadenza deve votare no.
I Giovani Democratici di San Giuliano - Vecchiano si schierano apertamente in favore del SI, esprimendo la propria contrarietà alle trivellazioni in Mare.
Per questo Martedi 5 è andata in scena a San Giuliano una bella iniziativa promossa dai giovani democratici alla quale hanno partecipato Roberto Sirfogli di Legambiente, Letizia Andreini del WWF e Antonella Zaccara di Greenpeace, durante la quale hanno avuto modo di spiegare ai numerosi giovani presenti all’iniziativa, le ragioni del Si al referendum ribadendo a tutti l’importanza di andare a votare per Fermare le Trivelle e che per raggiungere davvero dei risultati, è necessaria una forte e numerosa partecipazione popolare, coinvolta e informata
“Come Giovani Democratici di San Giuliano e Vecchiano– conclude il segretario Castellani Franco – siamo schierati con chiarezza e senza ambiguità a tutela del nostro patrimonio ambientale e chiediamo una conversione del sistema energetico nazionale. Puntare maggiormente su energie rinnovabili, investire di più sulle reali vocazioni energetiche presenti nel nostro paese. Non ad un utilizzo sfrenato delle nostre geo -risorse. Oggi è possibile portare avanti un’ipotesi di sviluppo eco-compatibile, che tuteli l’ambiente, trasformandolo in risorsa economica per le comunità locali. Per tutte queste ragioni al Referendum noi voteremo SI, sapendo che il Paese ha necessità di una riconversione reale e duratura sulle energie rinnovabili, a tutela dei cittadini e dell’ambiente. Il Domani del nostro paese sarà l’Innovazione, la sostenibilità ambientale ed energetica e non la speculazione dei colossi petroliferi ”.