L'analisi del nuovo articolo di Franco Gabbani si sposta questa volta nel mondo di un associazionismo antesignano, le confraternite, necessarie per togliere dall'isolamento e dal mutismo le popolazioni delle campagne, anche se basate esclusivamente sui pricipi della religione.
E d'altra parte, le confraternite, sia pur "laiche", erano sottoposte alla guida del parroco.Sono state comunque i primi strumenti non solo di carità per i più bisognosi, ma soprattutto le prime esperienze di protezione sociale verso contadini ed operai.
Migranti, Gelli replica al sindaco di Cascina: “Ceccardi intende interrompere collaborazione con la Prefettura? La questione migranti non è un gioco”
Pisa, 30 giugno 2016 – “La volontà del sindaco di Cascina Susanna Ceccardi di interrompere ogni collaborazione con la Prefettura la considero di una gravità assoluta. In un contesto di emergenza che tutto il Paese sta vivendo e dove ognuno deve fare la sua parte, Ceccardi evidentemente inesperta e ancora inebriata dai fumi della campagna elettorale, pensa che sia tutto un gioco.”
E’ quanto dichiarato da Federico Gelli, deputato pisano e presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sui migranti che commenta così le dichiarazioni del sindaco leghista di Cascina Susanna Ceccardi di non voler accogliere più migranti nel territorio cascinese e di interrompere ogni collaborazione con la Prefettura. “Abbiamo il dovere – spiega Gelli – come chiesto dall’Unione Europea, di garantire il rispetto dei diritti umani di chi fugge dalla guerra, dalle sofferenze e dalle torture ed è questo ciò che dobbiamo fare: preoccuparci di accogliere queste persone nel miglior modo possibile come ho visto in tanti luoghi che ho visitato in questi mesi con la Commissione.
Nemmeno il tempo di insediarsi che Ceccardi si lascia andare in affermazioni irresponsabili e demagogiche. Prendiamo atto che il sindaco ha cominciato il suo mandato ancora inconsapevole del ruolo che è stata chiamata a ricoprire. I problemi prioritari per Cascina non sono certo dovuti alla presenza di migranti e quanto avviene in quel territorio rispetta a pieno quello che ogni Comune ha il compito di osservare per gestire al meglio il sistema di accoglienza diffusa previsto dalla Regione Toscana. Il ruolo del primo cittadino deve essere quello di confrontarsi con i problemi della città in modo responsabile.
Voglio infine ricordare a Ceccardi – conclude Gelli – che se un sindaco si sottrae ad accordi consensuali l’effetto non sarà la fine dell’affluenza dei profughi sul territorio ma sarà quello di lasciare l’intera gestione del fenomeno migratorio alla prefettura. Un comportamento gravissimo e irrispettoso nei confronti del lavoro di tutti i suoi colleghi sindaci ben più responsabili di lei.”
Info: www.federicogelli.it