L'analisi del nuovo articolo di Franco Gabbani si sposta questa volta nel mondo di un associazionismo antesignano, le confraternite, necessarie per togliere dall'isolamento e dal mutismo le popolazioni delle campagne, anche se basate esclusivamente sui pricipi della religione.
E d'altra parte, le confraternite, sia pur "laiche", erano sottoposte alla guida del parroco.Sono state comunque i primi strumenti non solo di carità per i più bisognosi, ma soprattutto le prime esperienze di protezione sociale verso contadini ed operai.
A seguito del comunicato di Sara Giannotti, capo gruppo di Insieme per Vecchiano, ritengo opportuno chiarire alcune dichiarazioni ed aspetti operativi di questa prima fase relativa al mio incarico di consigliere comunale.
Innanzi tutto inviterei la collega, come ha già fatto il nostro capo gruppo Nicola Tamburini al termine del primo intervento della stessa nel Consiglio Comunale del 29 luglio u.s., a non dire che le nostre mozioni sono state ritirate in quanto per le stesse è stata solo rinviata la trattazione, cosa ben leggibile nel verbale dei capi gruppo richiamato nel comunicato suddetto.
Il ritiro di una mozione, se ho ben reperito le norme che regolano l'attività amministrativa, può avvenire solo con la sottoscrizione di tutti coloro che la avevano firmata, e ciò non è avventato. Nella totale condivisione dell'accordo dei capi gruppo al fine di poter arrivare ad una più ampia discussione dei temi delle mozioni, altro aspetto che richiamo per le mozioni presentate riguarda il fatto che le stesse non sono state portate all'ordine del giorno del Consiglio Comunale del 29 luglio. Stando ai dettati normativi e del Regolamento Comunale, ex art. 16 dello stesso, le mozioni presentate devono essere inserite nell'ordine del giorno del primo Consiglio Comunale utile e questo non è stato fatto. Sono state oggetto di parte delle comunicazioni iniziali del Sindaco ma a mio avviso, se ho appreso in maniera corretta i dettati normativi, le mozioni dovevo essere inserite ai punti dell'ordine del giorno e solo al momento della trattazione, considerato anche l'accordo dei capi gruppo, doveva essere deliberato il rinvio della trattazione. Considerato che al momento mi ritengo un'apprendista per l'incarico a cui sono stato eletto, ma anche tanti colleghi sono nuovi come il sottoscritto, posso anche sbagliarmi ma se ciò non lo fosse riterrei opportuno che nel futuro venissero rispettati i dettati che regolamentano la nostra attività in modo da dare corretta operatività alle nostre azioni ed un'informativa completa alla cittadinanza.
Venendo in ultimo ai temi trattati nel comunicato dalla Sarà Giannotti, ma non per importanza altrimenti non sarebbero stati oggetto delle nostre prime tre mozioni, faccio presente che gli stessi sono da noi di Rinnovamento per il Futuro, come lo sono anche per tutta la cittadinanza, di primissima importanza. Il loro rinvio alla trattazione non deve ritenersi un rinvio del problema perché ciò non è, anzi la loro attualità, in particolare quello della criminalità, avrebbero richiesto un immediato intervento che viceversa non c'è stato e che le assemblee pubbliche ed i comunicati, pur producendo maggiore informazione, non risolvano il problema e non tranquillizzano la cittadinanza.
Stefano Luperini
Consigliere di Rinnovamento per il Futuro