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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Se oltre a combattere
quotidianamente
Con mille problematiche
legate alla salute
al reddito
al lavoro
alla burocrazia
al ladrocinio
alla frode
alla .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
SEGNI E SOGNI
di Daniela Sandoni
"Notturni d'estate"

16/8/2016 - 15:34


Numerosi sono stati i pittori che nel corso della storia dell’arte hanno dipinto almeno un quadro a tema estivo: una veduta marina o un campo di grano maturo, dei covoni o alcuni girasoli… ed esistono varie classifiche (di solito formate con dieci opere e definite appunto “top ten”), ideate per indicare i dieci quadri più belli che parlano dell’estate. Non esiste però nessuna graduaoria di opere che descrivano le notti d’estate, anche se, naturalmente, la bellezza del cielo ha incuriosito e itnfluenzato da sempre gli esseri umani e soprattutto gli artisti che dall’antichità ai nostri giorni hanno trovato nella volta celeste motivo di grande ispirazione.
Trovare dieci opere che descrivessero una notte d’estate, non è stato facile, ma sicuramente interessante. Il percorso che qui viene proposto, risente di preferenze personali che mi auguro possiate condividere con piacere.
 
 
1-      Marc Chagall
“Julnar del Mare e suo figlio, il re Bad Basim di Persia” di Marc Chagall
L’illustrazione di una lunghissima ed intrigata fiaba tratta dal più antico manoscritto arabo de “Le mille e una notte” narrata al sultano da Sharazad nelle notti tra la 738° e la 756°, per la durata di tre settimane circa. Nel quadro, Julnar del Mare, è dipinta come una sirena e per rendere ancora più evocativa, anzi più sacra, questa “icona” della bellezza, l’artista la dispone nella posizione che ha la Madonna nelle icone bizantine della Natività e con uno di suoi guizzi geniali e beffardi, Chagall allude allo stesso tempo alla Maia desnuda di Goya e alla Veneri rinascimentali. Sullo sfondo, una donna emerge dalle acque, un uomo si tuffa, e dalle onde affiora il re del mare. In questo modo Chagall sintetizza in pochi elementi essenziali il fitto andirivieni che nella fiaba si instaura tra le due umanità, quella terrestre e quella acquatica.
 
2-      Winslow Homer
 “Notte d'estate” di Winslow Homer
Homer non si rivela subito artista, per molti anni lavora come cronista-disegnatore durante la guerra di Secessione americana, dipingendo plein-air scene che descrivono la vita quotidiana dell'esercito e del mondo rurale. Solo dopo essere stato a Parigi, Homer inizia ad avvicinarsi all'Impressionismo e al Simbolismo, di cui la sua pittura si rivela in seguito, una sintesi perfetta. Questo quadro è considerato uno dei primi capolavori dell’arte americana fino ad allora ancora in cerca di propri tratti caratteristici. Il nostro pittore che aveva sviluppato uno stile personale molto vicino a Manet, interessandosi in particolar modo alla luce naturale, rappresenta in questa scena notturna ambientata in riva all’oceano, due donne che danzano mentre sulla riva figure fantomatiche le osservano e-o guardano il mare; un chiaroscuro intenso e vibrante avvolge di indeterminatezza le forme e le fa sconfinare dal reale avvolgendo tutto il racconto nel mistero.
 
3-      Edward Robert Hughes
 “Vigilia di mezza estate” di Edward Robert Hughes
Edward Robert Hughes, nel 1908, dipinge un quadro che ci fa venire in mente una delle commedie più strane scritte dallo scrittore William Shakespeare, l’opera teatrale “Sogno di una notte di mezza estate”: una favola un po’ crudele che mette insieme il mondo delle fate della tradizione inglese e quello degli uomini. L’ambientazione notturna permette di costruire tutta la composizione sulle luci magiche che illuminano le piccole creature incantate, disposte a cerchio, come fossero ombre mobili. Al di fuori del cerchio un bosco buio dove si intravedono alberi e prati illuminati dai raggi della luna. La scena è un incontro gioioso, la giovane mostra i piedi nudi nell’erba in un gesto vezzoso e nello stesso tempo timido; il flauto che forse poco prima ha usato per attrarre le creature, stretto sotto un braccio mentre si protende in avanti per ascoltare il coro eccitato del piccolo popolo. La bellezza dell’immagine nasce dall’equilibrio tra composizione, movimento e i colori che sono caldi e luminosi insieme. In un mondo che si sta preparando ad affrontare la sua prima Guerra Mondiale, questo quadro racchiude un messaggio dolce e positivo: donare la speranza che ci sia qualcosa di diverso oltre quello che vediamo ogni giorno, che non tutto sia spiegato e spiegabile.
 
4-      Edvard Munch
 “Sogno di una notte d’estate” di Edvard Munch
Il pittore norvegese Edvard Munch è considerato tra i maggiori interpreti della stagione simbolista dell'Ottocento, di cui anticipò l'esasperazione e la violenza cromatica. Al sentimento profondo e malinconico della natura egli unì un senso doloroso dell'amore e della morte, in opposizione ai valori borghesi. In questa opera ci presenta il mare che riverbera il profilo della luna fino alla costa. Scendono le tenebre punteggiate di stelle e riprende il ciclo dei giorni, che, illudendo gli uomini con la loro lentezza e con la loro indolenza, sottraggono alla vita momenti preziosi e lasciano che si avvicini la fine del sogno della bella stagione e, con esso, della giovinezza.
 
5-       Piet Mondrian
   “Notte d’estate” di Piet Mondrian
È meravigliosa, e poco nota perché schiacciata da quella astratta successiva, la lunga stagione di Piet Mondrian paesaggista, un altro nordico (per la precisione olandese), che in questo quadro rappresenta la notte estiva, carica di colori e di luci soffuse, in un’atmosfera fiabesca e magica. “Notte d'estate” è l'incanto del guardare alla natura con occhi completamente nuovi, è un lavoro sulle masse scure del colore, in una continua specchiatura che fa il cielo simile all'acqua, che fa la luna l'abitante di un cielo misterioso. Alla orizzontalità del fiume bagnato dalla luce della luna, si somma la verticalità degli alberi appena incisi dentro la cenere grigia e azzurra di una notte segreta. La natura dipinta da Mondrian è bellissima: la misura di un tempo eterno, protratto. La rigorosa costruzione di questo paesaggio, impregnato dal chiarore azzurrognolo tipico delle notti estive nordiche crea un'atmosfera intensa ed inquietante.
 
6-      Antonio Possenti
 “Notte di San Lorenzo” di Antonio Possenti
L’artista scomparso di recente, raffinato, visionario e curioso, era in grado di raccontare con immagini e colori luoghi e storie in un modo tutto suo, onirico e poetico, coinvolgente e fantasioso.
Anche in quest’opera si evidenziano la semplicità e la leggerezza tipiche dello spirito di Possenti, che era voluto rimanere un eterno fanciullo, cristallizzato in quei giorni degli anni quaranta in cui la sua esistenza era più grama ma, sicuramente, più genuina, più vera. Questa composizione così pulita e quasi lineare, rispecchia ancora una volta la sua capacità di saper estrarre magie dalla valigia delle sue memorie e dei suoi sogni.
 
 
7-      Alessandro Tofanelli
 “Dopo la festa” di Alessandro Tofanelli
In questo notturno Alessandro Tofanelli adopera la scena di una festa popolare (una cena serale all’aperto dove probabilmente si è fatta un po’ di musica e forse anche qualche ballo…) per contemplare, come egli predilige, lo scorrere del tempo ed anche per inserire ricordi di luoghi, situazioni, momenti e persone dimenticati, che egli vuole ricordare. Le sue rappresentazioni evocative, capaci di far rivivere sentimenti e sensazioni del passato, sono storie reinventate attraverso l’uso di un suo sogno misterioso che egli prolunga, elabora ed interpreta con l’aiuto della memoria e della tecnica che, nel suo caso, è sapiente, rigorosa, splendida. Il risultato è un’immagine estremamente elegante e finemente metafisica che riesce a provocare nello spettatore emozioni e sbalordimenti.
 
8-      Vincent Van Gogh
 “La Terrasse du Café, la Nuit. Place du Forum, Arles” di Vincent Van Gogh
 Van Gogh, uno degli artisti che più si è occupato dei cieli notturni, in questo dipinto, eseguito ad Arles presumibilmente nella tarda estate del 1888, ha ritratto l'esterno di un caffè sotto un cielo stellato. La prospettiva riprende una stretta stradina rivolta a sud. Questo è in assoluto uno dei quadri più belli e conosciuti di Van Gogh e si può intuire perché semplicemente guardandolo. La sua bellezza consiste nella solita contrapposizione tra i colori caldi che compongono il caffè e quelli freddi che invece si trovano a riempire le facciate degli edifici e tutto ciò che si trova in lontananza e che compone il resto dell’ambientazione. Il significato del quadro lo si può carpire semplicemente andando a scavare nella personalità del pittore: la fervida attività del caffè nella notte spicca contrastando la gelida oscurità di una città che invece dorme e che senza questo piccolo edificio con i tavolini e con la gente che chiacchiera, sarebbe vuota e spenta.
 
9-      William Blake
  “Oberon, Titania e Puck con fate danzanti” di William Blake
                                      William Blake è stato un poeta, incisore e pittore inglese. Largamente sottovalutata mentre egli era in vita, oggi l'opera di Blake è considerata estremamente significativa e fonte di ispirazione sia nell'ambito della poesia sia delle arti visive. Anche questo dipinto raffigura il mondo degli spiriti in festa, al termine della commedia/fiaba di Shakespeare. In questa commedia i due mondi, quello umano e quello spirituale, si incontrano in quello dei sogni, dove l'inerme corpo umano non può limitare lo spirito. William Blake rappresenta Titania in una scena di danza limpida e fresca, l’atmosfera gioiosa è illuminata da un bagliore magico prodotto dalle creature, nonostante i colori predominanti siano quelli tipici del romanticismo.
 
 
10-   Peter Severin Krøyer
  “Serata d’estate sulla spiaggia meridionale”di Peter Severin Krøyer
Nato a Stavanger, Norvegia, Krøyer è particolarmente affascinato, come tutti i pittori scandinavi che da sempre studiano e ricreano sulla tela gli effetti della luce nordica, dai cambiamenti di luce nelle diverse ore del giorno e dalla combinazione di luce naturale e artificiale, sceglie spesso semplici soggetti raffigurati con freschi toni pastello sotto il sole artico, evitando i colori forti e ombre profonde. Influenzato agli inizi dalla pittura dello spagnolo Velasquez, dipinge scene realistiche di lavoratori italiani e spagnoli, note per il loro pathos. Più tardi diventa il maggior esponente della colonia di Skagen in Danimarca e i suoi quadri si fanno più animati. Purtroppo gli ultimi anni di vita sono turbati da disturbi mentali che impediscono all’artista di continuare la sua “storia” artistica. Nell’opera qui rappresentata due eleganti signore passeggiano lungo una spiaggia deserta. I toni blu del mare e del cielo che si fondono insieme all’orizzonte e la sabbia grigia creano una luminosa atmosfera di pace e tranquillità.

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