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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

Cooperativa Teatro del Popolo- Miglarino
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Massimiliano Angori, Presidente
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Doppio evento a Vecchiano per l'80esimo anniversario della Liberazione d'Italia.
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X non dimenticare £1936, 27=1€
Grazie a Prodi .....
•Governo Renzi
Presidente Mattarella
•Governo .....
Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Magnifico salvifico silenzio
È il primo maggio, uno splendore
Grazie all'esodo di tutte le persone
che lontane da casa
vivon la percezione
di fruire .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
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Erano altri tempi,
ovvero,
"Un mondo perduto"!

7/9/2016 - 21:38

Mio padre diceva : “per prende la lepre ci vuole la guazza” e non tanto per voler dire di alzarsi presto la mattina, quanto piuttosto per verificare se qualcuno era passato di lì prima di te, altrimenti ”secondo” è uguale ad “ultimo”!.


E così, all’alba di una mattina di un settembre di tanto tempo fa, Fiore del Vanni, Foresto del Canarini e altri due o tre migliarinesi andarono a caccia alla lepre, anche i conigli sarebbero andati bene,  verso la ripa del Mori.
Erano in molti, non perché volessero fare una battuta, ma perché troppe guardie della tenuta stavano là, aspettando qualche bracconiere e quindi l'unione avrebbe fatto la forza.
Erano entrati in un macchione, senza cani perché da lontano si conosce meglio la bestia del padrone e perché ne erano già morti un paio morsicati sul naso dalle vipere, quando Fiore sentì un forte dolore sul polpastrello dell'indice della mano destra che aveva inavvertitamente infilato fra i rovi per spostarli.
La paura del velenoso morso fece ancor più aumentare il suo tartaglìo:
"La vi- la vi- la vi- la vipera! Ta—ta-ta-taglia!"                                  disse allungando la mano verso Foresto e girando la testa dall'altra parte per non vedere la sanguinosa operazione.
Doveva ben sapere che l'amico non aveva scrupoli nel tagliare: Loredano del Baglini porta ancora una cicatrice sulla mano perché chiese a Foresto di fargli uscire una "schiesettina di legno in pelle in pelle", quindi non c'era assolutamente bisogno dell'incitamento e poteva benissimo smettere di dire: "Ta-ta—ta—ta-taglia."
L'adrenalina svanì l'effetto, la presa di Foresto si fece più forte sul polso e il 'clic’ del coltello che si apriva, fecero girare la testa a Fiore verso il chirurgo improvvisato ed esclamare:
"A-a-a-a—aspe-aspetta un po' po' ...... é e e é un pr-pr-pr—prune!"

La caccia finì “abbastanza” bene…poi passarono da Paparo a farsi fare la foto ricordo

 

 

 

 

 

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