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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . anche sommando Pd, 5Stelle, Azione, Iv, Avs .....
In Basilicata se il centro sinistra avesse optato per .....
. . . presto presto. Io ho capito che arrampicarsi .....
I democristiani veri e finti che si vorrebbero definire .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
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IBELIN
di Sandro Petri

13/11/2016 - 16:43

Quanto davvero ne sappiamo della storia di Pisa? Quante vicende che dovrebbero renderci orgogliosi del luogo in cui viviamo sono conosciute dai pisani? Ne parla Sergio Costanzo al Pisa Book Festival
 
Uno Sguardo dal Serchio vuole oggi spaziare un po' al di fuori del corso del fiume, includendo nella sua ottica la città di Pisa, ed in particolare la sua storia.
Il motivo è la presentazione al Pisa Book Festival del nuovo libro di Sergio Costanzo.
Una conferenza, preceduta da considerazioni della storica e saggista Elena Percivaldi sulle crociate, che ha tenuto incollata alle sedie e affascinata per un'ora la sala piena (hanno dovuto cacciarci via alla fine..).
Fatto di cronaca, direte, ma Costanzo è andato ben oltre il limite della storia raccontata nel libro.
La domanda che si è posto, e che ha posto ai presenti, è: cosa sapete della vera storia e del vero ruolo di Pisa per 600 anni (più o meno da Carlo Magno al 1400)? Quanto siete consapevoli di ciò che la Pisanità ha dato al mondo di allora, quando la città aveva una immagine che può essere paragonata alla città di New York dei tempi attuali?
La storia di Pisa, come ci dice Costanzo, è stata cancellata dalla vittoria dei Fiorentini ( o meglio, dei mercenari che di fiorentino avevano solo il conio) ottenuta dal buon Gino Capponi attraverso una mazzetta da 50000 fiorini al capitano del popolo (e poi ci meravigliamo di quanto succede oggi...) nel 1406. Firenze allora ha depisanizzato Pisa, inviando in esilio tutte le famiglie importanti. La popolazione scese da 25/30000 a sole 5000 persone, tutte dedicate ai lavori necessari per la forza di occupazione.
E oltre a mozzare le torri, furono distrutti gli archivi, così, al solito, la storia l'hanno scritta i vincitori.
Ad esempio, della grande spedizione alle Baleari con 400 navi si sa soltanto quello che ha scritto un monaco veneziano.
Pisa fu la testa di ponte dell'Impero Romano d'Oriente in Europa , oltre ad avere i cantieri navali per i loro dromoni.
Pisa possedeva i Codici del Diritto di Giustiniano, che non aveva sottratto ad Amalfi, come spesso si ritiene.
Anzi, Pisa non ha mai combattuto la Repubblica di Amalfi, a cui la legava un patto sottoscritto nel 1100. Pisa è intervenuta, due anni dopo la conquista di Amalfi da parte di Ruggero il Normanno, per liberare la città su richiesta di Re Lotario di Germania, con la consueta mano pesante di quei tempi.
I Codici erano conservati nella chiesa di San Pierino in Vincoli, fino al furto da parte dei fiorentini, e poi collocate nella Biblioteca Laurenziana sotto il nome di Pandette Fiorentine. Ma  di fiorentino c'è appunto solo il furto.
Ogni sovrano o Papa non poteva prescindere dal consultare o coinvolgere studiosi o giuristi pisani.
La stessa Scuola Palatina ha usufruito in origine della Scuola Pisana.
Ma la storia di Ibelin ( che è un luogo, non una persona) che narra le vicende di Barisano Pisano e suo figlio Baliano come c'incastra  con tutto ciò?
Un altro fatto, messo in discussione da qualche storico distratto, è la partecipazione di Pisa alle Crociate. Sembra impossibile, ma è così.
Eppure Pisa mandò 200 navi alle crociate. Eppure il vescovo di Pisa Dagoberto fu mandato a Gerusalemme poco prima del 1100 e nominato Patriarca di Gerusalemme. Eppure Re Baldovino 1°, Re di Gerusalemme succeduto a Goffredo di Buglione, chiamò studiosi pisani a formulare la Costituzione dei Regni latini di Oriente.
E questo si può seguire, pur con qualche assunzione un pochino arbitraria, nella storia di Ibelin. Ma molte sono le fonti storiche autentiche, a partire dalle pergamene conservate dalla famiglia Agostini Venerosi Della Seta della Villa di Corliano.
Basti pensare che i dialoghi tra Baliano e il Saladino non sono frutto della fantasia dell'autore, ma quelli autentici come riportate dai documenti.
Insomma, ce n'è abbastanza per appassionarsi a storie ed eventi spesso poco conosciuti, che sono in grado di presentare Pisa come città di riferimento nel mondo di quel periodo storico.
E sono felicissimo che Sergio Costanzo abbia accettato di venire all'incontro della nostra associazione La Voce del Serchio il 2 dicembre a parlarci nuovamente di questi fatti.
 
 

 

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18/11/2016 - 7:25

AUTORE:
Voland

.. si scherza fate benissimo ad invitar Costanzo che scrive bene tra l'altro. Ma invece l'avete letta la presentazione del poema di Niccolai? Ecco non aggiungo altro.

16/11/2016 - 11:45

AUTORE:
BdB - Organizzatore

Il sig. Alessio Niccolai fu partecipe ed attivo in una cena a sostegno dell'Associazione Culturale la Voce del Serchio.
Lui con sua moglie e l'aiuto di tutti noi, organizzammo quella che fu una delle migliori in assoluto di cene conviviali di fine anno indette dall'Associazione e quella cena prettamente Medioevale è rimasta un bel ricordo.
Sergio ed Alessio si superavano a vicenda nel racconto della bella Pisa che fu.
Nella foto da me aggiunta, si nota un personaggio di pieno Medioevo con cesti di pane fatti da me medesimo in forno a legna che legavano magnificamente con i cibi dell'epoca medioevale e...se Alessio vorrà partecipare alla prossima nostra/sua cena, tutti ne saranno lieti di rivivere "la sfida" fra lui e Sergio per farci rivivere un po del nostro Medioevo.

16/11/2016 - 10:51

AUTORE:
voland

Cattivelli, anche il Niccolai dice ha scritto un libricino e non lo invitate mai.

14/11/2016 - 23:06

AUTORE:
gio'

Pisa è stata una superpotenza marittima, gia in eta classica, forni' a Roma flotte e tecnologie marinare decisive nelle guerre puniche e le basi per conquistare Massilia e la Provenza...
poi divenne testa di ponte bizantina, contro i longobardi a Lucca, batteva moneta e libero' il mediterraneo dai saraceni arabi, conquistando Corsica e Sardegna e le Baleari, ma libero', saccheggiandola , Palermo e Reggio calabria....Bona in tunisia

contese il mare a Venezia e Genova, assediandole, in più occasioni e fu decisiva nel prima crociata per la conquista di Gerusalemme e la sua flotta di ritorno impauri Bisanzio, che pago un grosso riscatto...

aveva fondachi e basi in Africa e medio oriente e una grande influenza commerciale e culturale, sono stati redatti a pisa, trattati fondamentali di navigazione e relazioni commerciali, inoltre Fibonacci introdusse in occidente i numeri arabi e il concetto di zero....

combatte contro i fiorentini e più volte assedio' firenze, vicina a distruggerla, in una occasione la risparmio'..

sconfitta una prima volta, non si rassegno al dominio, incutendo timore finché si ribello di nuovo,,,
infine si arrese dopo una guerra lunghissima, tra eserciti di tutta europa, per fame quando i fiorentini costruirono un ponte che la separo dal porto...

ma fu una grande potenza e una città ricchissima e temuta, che impauriva papi e imperatori,,, siglava trattati e imponeva condizioni a mezza europa...... fu sconfitta perché aveva nemici potere in terra e per mare, perfino in cielo, avendo contro anche il papato...

un passato ricco e luminoso, una gloria perenne...,monumenti splendidi, veniva chiamata, la nuova Roma...