L'analisi del nuovo articolo di Franco Gabbani si sposta questa volta nel mondo di un associazionismo antesignano, le confraternite, necessarie per togliere dall'isolamento e dal mutismo le popolazioni delle campagne, anche se basate esclusivamente sui pricipi della religione.
E d'altra parte, le confraternite, sia pur "laiche", erano sottoposte alla guida del parroco.Sono state comunque i primi strumenti non solo di carità per i più bisognosi, ma soprattutto le prime esperienze di protezione sociale verso contadini ed operai.
. LA MIOPIA:
Il sintomo principale della miopia è la visione sfuocata degli oggetti lontani, mentre quelli vicini possono essere visti chiaramente. Di solito, i pazienti miopi strizzano gli occhi socchiudendo le palpebre o aggrottando la fronte per cercare di vedere meglio. Detto questo spieghiamo in maniera piu’ semplice quando un occhio è miope.Teniamo presente che un occhio normale ha una lunghezza di circa 24,00 mm dalla cornea (parte frontale dell’occhio) alla sua parte posteriore.Un occhio miope invece è piu’ lungo di questa misura e sostanzialmente ogni millimetro di allungamento corrisponde a circa 3 diottrie.Come dire che un occhio lungo 27 mm. , due mm piu’ del normale , è un occhio miope di 6 diottrie.E’ chiaro e pacifico che l’occhio non è di legno o di vetro, cioè materiale rigido, ma è un bulbo morbido, quindi tutto quello che io sto riportando con misure numeriche precise , è suscettibile di variazione, come dire chi numeri e le correzioni diottriche si devono sempre intendere come “circa”.Come si puo’ vedere dalla figura, nella parte posteriore dell’occhio è situata la retina.La retina puo’ essere paragonata allo schermo di una sala cinematografica sul quale viene proiettato il film, fra lo schermo e la macchina da proiezione c’è una distanza fissa che va rispettata perché qualora questa distanza non venisse rispettata e fosse di piu’ o di meno di quella dovuta, l’immagine risulterebbe “sfuocata “.Così sulla retina , che è lo schermo del nostro occhio, deve arrivare l’immagine di cio’ che noi guardiamo alla distanza che intercorre fra la cornea e la retina cioè circa 24 mm.Se l’immagine si forma prima o dopo la retina, l’immagine stessa risulterà sfuocata e solo con l’aiuto di lenti adatte potrà essere riportata sulla retina per essere vista perfettamente a fuoco.L’occhio che ho preso a campione sta guardando un globo e come si puo’ vedere quel globo risulta essere a fuoco non sulla retina , bensì molto prima, ciò significa che la retina è piu’ lontana e che quindi l’occhio non sarà 23mm ma di piu’ forse 26,27mm, quindi se avete seguito bene cosa ho detto fino ad ora, se l’occhio è un occhio piu’ lungo del normale vuol dire che è…… un occhio miope!!!Allora la domanda nasce spontanea ….avrebbe detto il buon conduttore televisivo, come si fa a portare l’immagine del globo sulla retina se questa è piu’ distante??? Ecco la risposta : con una lente negativa , la quale farà spostare l’immagine del globo esattamente sulla retina per essere vista perfettamente a fuoco.Anche questo delle lenti , negative , positive, astigmatiche etc…etc… è un argomento molto interessante che a suo tempo tratteremo in questa rubrica.Al momento ritorniamo al nostro occhio e alla sua miopia.Questo tipo di ametropia (difetto visivo) colpisce il 25% della popolazione Italiana si sviluppa in genere anche da piccoli e si riesce a comprenderne la presenza come detto nell’introduzione dell’articolo perché il miope tende a strizzare gli occhi per vedere cose lontane,può soffrire di leggeri mal di testa, tende a leggere con una postura (posizione di lettura o scrittura) decisamente più vicina all’occhio .Occorre dire che il miope, se da lontano vede male , ha la possibilità di veder benissimo da vicino.Sembra una cosa strana, ma in realtà non lo è!!Così sfatiamo per molti anche l’eccezionalità delle nostre nonne che riuscivano a leggere benissimo senza occhiali…e venivano definite “fenomeni”…..ma così non era !!!Infatti le nostre nonne che leggevano senza occhiali erano semplicemente miopi, vedevano benissimo per vicino senza occhiali , ma non vedevano assolutamente bene a distanza.Non avendo però una pietra di paragone per sapere quale era la giusta visione e quale quella loro, si contentavano di prendere per buono quel mondo sicuramente sfuocato , che però per loro andava bene.Discorso abbastanza complicato che tento di semplificare come segue.Una persona miope che non sa di esserlo, se miope leggero(*1) può rendersi conto della sua miopia solo se messo davanti a un ottotipo(*2)alla distanza di tre o cinque metri , dipendentemente dell’ottotipo a disposizione(*3) e si invita a leggere la riga dei 10/10 (diecidecimi ) che indica la perfetta funzionalità visiva.Sicuramente il miope , non leggerà le letterine , ma le vedra più o meno sfuocate, così e solo così si renderà conto della sua imperfezione visiva.Un esempio che io faccio sempre ai miei clienti per far capire loro che differenza c’è fra quello che “loro dicono di vedere” e quello che “in realtà vedono” leggendo l’ottotipo è quello della bilancia.Domando infatti loro quanto pesano e alla loro risposta dico che per conoscere il loro peso esatto posso solo vederlo se ho a disposizione una bilancia.La mia bilancia quindi è l’ottotipo : o vedono o non vedono!!!!Mi fermo qui per il momento , continueremo il nostro discorso alla prossima uscita fra qualche giorno.
*1)come si vedrà la miopia può essere bassa ,media ,forte ,fortissima in base alle diottrie che occorrono per correggerla.*2) la tabella che si trova dagli oculisti e dagli ottici con tutte le letterine da grandi a sempre più piccole. *3) dipende dalla tabella ottotipica che si usa e che puo’ essere da tre metri o cinque metri.