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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . anche sommando Pd, 5Stelle, Azione, Iv, Avs .....
In Basilicata se il centro sinistra avesse optato per .....
. . . presto presto. Io ho capito che arrampicarsi .....
I democristiani veri e finti che si vorrebbero definire .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
OCCHI, OCCHIALI E LENTI A CONTATTO
Rubrica a cura di Venanzio Fonte

titolare di "ottica vision 2002" a Pontasserchio
LA MIOPIA (prima parte)

14/11/2016 - 17:27


. LA MIOPIA:

 Il sintomo principale della miopia è la visione sfuocata degli oggetti lontani, mentre quelli vicini possono essere visti chiaramente. Di solito, i pazienti miopi strizzano gli occhi socchiudendo le palpebre o aggrottando la fronte per cercare di vedere meglio. Detto questo spieghiamo  in maniera piu’ semplice quando un occhio è miope.Teniamo presente che un occhio normale  ha una lunghezza di circa 24,00 mm dalla cornea (parte frontale dell’occhio) alla sua parte posteriore.Un occhio miope invece è piu’ lungo di questa misura e sostanzialmente ogni millimetro di allungamento  corrisponde  a circa 3 diottrie.Come dire che un occhio lungo 27 mm. , due mm piu’ del normale , è un occhio miope di 6 diottrie.E’ chiaro e pacifico che l’occhio non è di legno o di vetro, cioè materiale rigido, ma è un bulbo morbido, quindi tutto quello che io sto riportando con misure numeriche precise , è suscettibile di variazione, come dire chi numeri e le correzioni diottriche si devono sempre intendere come “circa”.Come si puo’ vedere dalla figura, nella parte posteriore dell’occhio è situata la retina.La retina puo’ essere paragonata allo schermo di una sala cinematografica sul quale viene proiettato il film, fra lo schermo e la macchina da proiezione c’è una distanza fissa che va rispettata perché qualora questa distanza non venisse rispettata e fosse di piu’ o di meno di quella dovuta, l’immagine risulterebbe “sfuocata “.Così sulla retina , che è lo schermo del nostro occhio, deve arrivare l’immagine di cio’ che noi guardiamo alla distanza  che intercorre fra la cornea e la retina cioè  circa 24 mm.Se l’immagine si forma prima o dopo la retina, l’immagine stessa  risulterà sfuocata e solo con l’aiuto di lenti adatte  potrà essere riportata sulla retina per essere vista perfettamente a fuoco.L’occhio che ho preso a campione sta guardando un globo e come si puo’ vedere quel globo risulta essere a fuoco non sulla retina , bensì molto  prima, ciò significa che la retina è piu’ lontana e che quindi l’occhio non sarà 23mm ma di piu’ forse 26,27mm, quindi se avete seguito bene cosa ho detto fino ad ora, se l’occhio è un occhio piu’ lungo del normale vuol dire che è…… un occhio miope!!!Allora la domanda nasce spontanea ….avrebbe detto il buon conduttore televisivo, come si fa a portare l’immagine del globo sulla retina se questa è piu’ distante??? Ecco la risposta : con una lente negativa , la quale farà spostare l’immagine del globo esattamente sulla retina per essere vista perfettamente a fuoco.Anche questo delle lenti , negative , positive, astigmatiche etc…etc… è un argomento molto interessante che a suo tempo tratteremo in questa rubrica.Al momento ritorniamo al nostro occhio e alla sua miopia.Questo tipo di ametropia (difetto visivo) colpisce il 25% della popolazione  Italiana si sviluppa  in genere anche da piccoli e si riesce a comprenderne la presenza come detto nell’introduzione dell’articolo perché il miope tende a strizzare gli occhi per vedere cose lontane,può soffrire di leggeri mal di testa, tende a leggere con una postura (posizione di lettura o scrittura) decisamente più vicina all’occhio .Occorre dire che il miope, se da lontano vede male , ha la possibilità di veder benissimo da vicino.Sembra una cosa strana, ma in realtà non lo è!!Così sfatiamo per molti anche l’eccezionalità delle nostre nonne che riuscivano a leggere benissimo senza occhiali…e venivano definite “fenomeni”…..ma così non era !!!Infatti le nostre nonne che leggevano senza occhiali erano semplicemente miopi,  vedevano benissimo per vicino senza occhiali , ma non vedevano assolutamente bene a distanza.Non avendo però una pietra di paragone per sapere quale era la giusta visione  e quale quella loro, si contentavano di prendere per buono quel mondo sicuramente sfuocato , che però per loro andava bene.Discorso abbastanza complicato che tento di semplificare come segue.Una persona miope che non sa di esserlo, se miope leggero(*1)   può rendersi conto della sua miopia solo se messo davanti a un ottotipo(*2)alla distanza di tre o cinque metri , dipendentemente dell’ottotipo a disposizione(*3) e si invita a leggere la riga dei 10/10 (diecidecimi ) che indica la perfetta funzionalità visiva.Sicuramente il miope ,  non leggerà  le letterine  , ma le  vedra più o meno sfuocate, così e solo così si renderà conto della sua imperfezione visiva.Un esempio che io faccio sempre ai miei clienti per far capire loro che differenza c’è fra quello che “loro dicono di vedere” e quello che “in realtà vedono” leggendo l’ottotipo è  quello della bilancia.Domando infatti loro quanto pesano e alla loro risposta dico che per conoscere il loro peso  esatto posso solo vederlo se ho a disposizione una bilancia.La mia bilancia quindi è l’ottotipo : o vedono o non vedono!!!!Mi fermo qui per il momento , continueremo il nostro discorso alla prossima uscita fra qualche giorno.  

 

  *1)come si vedrà la miopia può essere bassa ,media ,forte ,fortissima in base alle diottrie che occorrono per correggerla.*2) la tabella che si trova dagli oculisti e  dagli ottici con tutte le letterine da grandi a sempre più piccole. *3) dipende dalla tabella  ottotipica che si usa e che puo’ essere da tre metri o cinque metri.

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16/11/2016 - 10:20

AUTORE:
venanzio fonte

Gent.mo “lettore”,
la ringrazio cordialmente della domanda posta, perché oltre al piacere di risponderle, mi permette di aprire quel cordiale colloquio con i lettori che spero possa essere proficuo, costante e utile.
E veniamo a noi.
Intanto premetto che la risposta che le darò, sarà una risposta spero esauriente per la sua giusta curiosità, ma sarà una risposta da ottico contattologo , non certo da chirurgo , in quanto non ne avrei né la possibilità, né tantomeno la capacità.
Vede sig. “lettore” quando il liquido contenuto nel sacchettino definito “cristallino” si opacizza in maniera totale o quasi, si ritiene indispensabile intervenire chirurgicamente per togliere l’opacizzazione e applicare nel sacchetto svuotato del liquido, una lente di dimensioni microscopiche che serve a ripristinare la giusta visione.
Ovviamente per applicare la lente e aspirare il liquido opacizzato occorre fare una piccola incisione nel bulbo oculare per passarvi una cannula che deve aspirare il liquido opacizzato per poi inserirvi la piccola lente.
Dopodichè l’incisione viene suturata e l’intervento è terminato.
Proprio a causa di questa piccola incisione e della sua suturazione viene ad essere alterata l’iniziale situazione bulbare.
Il bulbo subisce piccole modifiche (contrazioni o rilassamento della sclera ) che lasciano spazio a residue correzioni astigmatiche in prima istanza o anche a modeste correzioni miopiche o ipermetropiche che richiedono leggere correzioni conseguenziali con occhiali a supporto anche dopo l’intervento per quanto l’intervento stesso sia ben riuscito .
Queste correzioni conseguenziali all’intervento a volte sono talmente modeste che dopo non si richiede assolutamente un occhiale a supporto, ma possono anche essere di entità maggiore e giustificare l’uso di un occhiale a supporto dopo l’intervento.
Come dire, in semplici parole, che non tutte le ciambelle riescono perfettamente rotondeggianti.
Per questo occorre precisare inoltre che tutto quanto detto è sempre conseguenziale alla situazione dell’ occhio stesso, che può essere di occhio sano, meno sano, con problemi collaterali fisiologici e via dicendo, cose queste che certamente influiscono in maniera negativa su qualsivoglia riuscitissimo intervento.
Ultimamente fra l’altro alcuni clienti mi dicono che una leggera miopia a volte viene lasciata volutamente dallo stesso chirurgo per dare possibilità al cliente di fare a meno (almeno per qualche tempo!!!!) degli occhiali per leggere.
Spero di avere soddisfatto la sua curiosità e se non l’avessi fatto mi chieda pure altri chiarimenti che le risponderò, sempre nell’ambito delle mie competenze, molto volentieri.

15/11/2016 - 16:43

AUTORE:
Lettore

Con la cataratta si mette un nuovo cristallino, ma come mai qualcuno ci vede bene e qualcuno gli ci vuole gli occhiali?