Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.
Ieri mattina nella Sala Consiliare Sandro Pertini di Vecchiano, si è svolta la presentazione e la premiazione della quinta edizione del premio dedicato alla nostra Chiara, riconoscimento che va a donne, giornaliste e no, che ogni anno si cimentano in ricerche sul mondo femminile questa volta indirizzato a "Donne sul filo del tempo: acrobazie femminili per conciliare vita e lavoro", finalizzato a portare alla luce la tematica della conciliazione dei tempi famiglia e lavoro per l'universo femminile.
Il sindaco Massimiliano Angori, coadiuvato per una incredibile “pari opportunità”, dall’assessora Laura Biondi, dalla dirigente del comune Paola Angeli e dalla giornalista Nazione Livorno Cecilia Morello, ha fatto gli auguri di casa ai tanti presenti e alle tre partecipanti consegnando loro i premi che consistevano in un riconoscimento monetario: 1.800 euro alla prima classificata, 800 alla seconda e 400 alla terza.
Il riconoscimento doveva avere naturalmente una graduazione, ma, a mio parere, sarebbe da dare l’ex equo alle tre ragazze per i loro bellissimi reportage:
alla prima Cinzia Colosimo per Worklife balance, la ricerca di un diritto,
alla seconda Valentina Gerace per Donne in rete
ed alla terza Carolina Mancini per Foglio rosa. Hien, un’equilibrista sul filo del tempo.
E, come ogni anno, la Vincitrice è e sarà sempre la mia Chiara.
Buon Natale.