Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
continuiamo la pubblicazione degli scritti che ci arrivano sulla maternità.
continuiamo la pubblicazione degli scritti che ci arrivano sulla maternità.
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La storia degli alberi di Natale del 2016.
Non sono mancate polemiche sterili sul mancato posizionamento “frazionale” da parte del Comune degli alberi simbolo di questa festa.
I cittadini hanno provveduto massicciamente ad addobbare i loro giardini, come ogni anno, con luci e festoni e la tradizione è stata rispettata.
Ci fosse stato un riconoscimento al più alto, Migliarino avrebbe vinto con l’altissimo albero natalizio, vivo, posto nel giardino della casa di fronte alla chiesa di San Pietro, quella in curva, albero di circa 4 metri.
Per qualche giorno a Migliarino un altro albero si è conteso la gara con la sua altezza di oltre otto metri. D’accordo, era senza palline, non era un abete, non aveva le foglie, ma è stato per tre giorni, ritto e solo sulla Via dei Pini, sembrava glorificare il Natale. Avevamo pensato che fosse un regalo dell’amministrazione e molti di noi stavano proponendo un comitato per l’acquisto di addobbi, ma poi il 23 mattina, zac, giù la testa come tutti i compagni… tutto da capo, o meglio capitozzato!
Sempre a Migliarino, non me ne volete ma io vedo solo quello che mi sta d’intorno, c’è qualcuno però che ha fatto un albero che lui chiama “dei natali”.
Non il natale di Gesù, ma i natali dei suoi cari, dieci in tutto, addobbando il suo albero, che potremmo chiamare natal-genealogico, con le lettere dei nomi di tutta la famiglia, ogni palco di rami due componenti dai più piccoli ai più grandi e anagrammandole per costruirne parole di senso compiuto, o quasi.
A tutti Buone Feste e il 31 “fate i buoni”, come dice il pandoraio del balocco e il pasquale del forum (che è un balocco anche questo)!