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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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Lei non è "abbastanzina informato" si informi chi .....
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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
La Befana nel Bosco
i regali mancati

10/1/2017 - 14:21

Il Bosco Fosco
Alleggeriamo le “tenzioni” politiche ascoltando le cazzabubbolate fra alberi e fotografo, tutto a sottozzero!


“Buongiorno Fosco Del Bosco”


“Buongiorno a te Ernesto Svegliapresto”

 
“Passate bene le vacanze, avuti molti regali?”


“Mah, ci deve esser presa la risipola all’orecchio della Befana! M’è successo come al tuo merlo con Babbo Natale nei regali! Natale e Befana non son più quelli d’una volta. Avevo chiesto di portare un cappello caldo al cipresso e invece l’han fatto diventare calvo, avevo chiesto, con questo gelo, di mettergli  ai piedi dei termofori invece ci han piantati dei pneumatofori, se li mettano al culo quelli!”

 
“O Fosco, non c’è una lingua comune ormai, se chiedi a un vecchio cosa ti rendeva unico ti risponderà: cocco e pina, i tuoi frutti più pregiati. Domandalo a un giovane e ti sarà risposto: coca..ina il suo frutto più velenoso!”


“Ma non è tutto. Chiedi un taglio raso cioè  piatto e te lo fanno a pietto, le ceppe son diventate cippato, le guardie ora son guardoni, le madonnine dei cippi da rosee e devote che erano ora son rotte e devastate. È un mondo alla rovescia. C’è quell’atro nome che ci danneggia ed è quello che fa portare carbone anziché doni, dillo te, Ernesto, che mi conosci bene.”


“Te lo stavo dicendo infatti, mi hai letto nel pensiero. Se invece di chiamarti Fiumaccio ti avessero dato nome Bellezza, forse forse a qualcuno sarebbe dispiaciuto non farti dei regali, ma con questo nomaccio meriti il carbone come ai bimbacci.”


“Perché hai detto carbone? A quale carbone ti riferisci?”

 
“Lo sai Fosco, lo sai. Quello che, purtroppo, ti fa rima, quello “losco”. Ora vado a casa, mi ghiacciano i piedi. A domani”


Compare un altro personaggio: Pasquale Cinghiale.


“O Ernesto, te ti chiamerai Svegliapresto, ma io no!? Con questo chiar di luna devo tirà la cigna a giornate e ora che ho trovata una cigna-la per dormì ar carduccio, te vieni a quest’ora a rompì ‘ coglioni, ma vaffaghiande, se le trovi!”

 

"Scusa Pasquale, non ti avevo visto, fate pure le vostre cignalate con calma. Buon Anno"

 
 

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