Il nuovo articolo di Franco Gabbani non riguarda un personaggio o un evento in particolare, ma esamina un aspetto sociale e lavorativo che, presente da molti secoli, ebbe grande sviluppo nell'800 ( fino all'inizio del '900), ma che fortunatamente terminò relativamente presto, grazie agli sviluppi economici e scientifici.
Si tratta del baliatico, un'attività spesso vista benevolmente, ma che è stata definita "calamità occupazionale"
Per chi non avesse letto la prima parte della “MIOPIA”, consiglio di andarsela a rileggere, così protrà seguire meglio questa seconda parte nella quale parlero’ dei vari tipi di miopia e di come viene corretta con lenti da occhiali o lenti a contatto.
Diciamo quindi che la miopia può essere bassa, media o alta .
In linea generale fino a quattro diottrie si definisce miopia bassa, da quattro a otto diottrie si definisce miopia media, da otto in poi si definisce miopia alta.
Ovviamente ognuna di queste miopie richiede delle lenti da montare sull’occhiale di un certo tipo..
Occorre tenere presente che le lenti per occhiali hanno un certo spessore e nel caso della miopia questo spessore tende ad allargarsi verso l’esterno della lente stessa, come si può vedere dalla foto sottostante:
Più forte è la miopia, più lo spessore della lente al bordo e ampio.
Per ridurre tale spessore occorre montare delle lenti definite ad alto indice di rifrazione-
L’indice di rifrazione in genere varia da 1.5 a 1.9.
Cosa significano questi due numeri !!!!
Al momento basti sapere che la lente di 1.5 è la lente con più basso indice di rifrazione e quindi la lente più spessa e quella da 1.9 è la lente con indice di rifrazione più alto, quindi lente con spessore molto più basso.
Fra questi due “numeri “ che indicano come detto l’indice di rifrazione del materiale, ve ne sono altri :
1.6 / 1.7 / 1.8/ che stanno a indicare via via lenti più o meno spesse fra il minimo di 1.5 e il massimo di 1.9.
E’ ovvio che più la lente è sottile, quindi con indice di rifrazione più alto, e più è il costo, ma anche più bella la lente dal lato estetico e soprattutto visivo sia per chi porta gli occhiali sia per chi guarda colui che porta gli occhiali.
Detto questo è anche più semplice capire come un miope deve porre particolare attenzione alla scelta della montatura affinchè lo spessore della lente non si evidenzi troppo .
Vale a dire che occorre scegliere una montatura in celluloide con un certo spessore che copra in tutto o in parte lo spessore della lente per chi ha miopie medie o alte, mentre può scegliere anche una montatura in metallo o completamente a giorno il miope che ha una correzione che rientri in quelle leggere.
Se anche colui che ha una forte miopia volesse scegliere una montatura di metallo o celluloide molto sottile, allora come avrete capito non c’è che da fare una scelta di lenti ad alto indice di rifrazione, così che la lente possa avere uno spessore sottile nonostante la correzione media o alta.
E’chiaro che coloro che hanno miopie medie o forti sono coloro che più possono accedere all’uso delle lenti a contatto .
Occorre infatti precisare che spesso i due occhi non hanno la stessa correzione ed in alcuni casi addirittura la correzione puo’ essere diversa per più di due o tre diottrie fra un occhio e l’altro.
Ciò porrebbe qualche problema al portatore di occhiali perché in genere queste differenze non vengono ben sopportate dalla persona per una serie di problemi a carattere cerebrale, laddove avviene in realtà la visione, mentre con le lenti a contatto si possono sopportare benissimo anche differenze decisamente superiori a quelle sopra descritte.
Delle lenti a contato, delle loro varie tipologie, del loro uso e dell’applicazione, ne parleremo la prossima volta.
Come sempre rimango a disposizione dei lettori per qualsiasi domanda attinente a occhiali, lenti e lenti a contatto.