La Pro Loco Ripafratta “Salviamo La Rocca” organizza per sabato 18 maggio una conferenza dal titolo “Crocevia di cammini - Il confine pisano-lucchese tra itinerari e cammini, beni storici, turismo sostenibile e volontariato culturale”. L’evento si terrà a Villa Roncioni, nel borgo di Pugnano, comune di San Giuliano Terme, alle ore 10
Questa è più facile da comprendere?
Mi scuso per la solita ingarbugliataggine che metto a corredo (spesso? a volte?) delle e nelle mie foto, come la precedente, ed ecco quale doveva essere il motivo delle “lucine”: la rifrazione solare.
Dalla brina del 5 gennaio si è passato al disgelo del 14, l’umidità notturna dallo stato solido, ghiaccio, è ritornata a quello liquido, gocce, e tutto sulla stessa pianta e alla stessa ora: l’alba.
A quell’ora il sole radente illumina il cisto, in questo caso, e tutte le goccioline che ornano le sue foglie che diventano un incredibile festone di palline colorate, bianche come l’aria, rosse come i raggi che penetrano, verdi come i pini che le coprono e blu come il cielo che sovrasta, componendo infinite tonalità di colori.
Questo è visibile alla tua iride, ma non sempre a quella (!) della macchina fotografica.
Chiudi o apri, veloce lento o velocissimo, flash (rifiuto filtri e cavalletti), provi e riprovi e a volte ritorni il giorno dopo perché il sole si muove “veramente alla tolemaica” e riflessione e rifrazione cambiano velocemente.
Non ti resta altro che ricorrere all’aiuto della tecnologia e scurire la foto fino a far apparire solamente gli oggetti più luminosi: ecco la 14!
Oggi la fortuna mi ha aiutato ed ecco il risultato.
Foto naturale, senza artifizi.
Voi cosa e come avreste fatto nel primo caso?