Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.
Idee in Movimento per Vecchiano: la Partecipazione
Cittadini in Movimento per Vecchiano (CIM) non è particolarmente incline al dialogo fra sordi, ritenendo l’ultima risposta del Sindaco Massimiliano Angori - in merito alle inadempienze statutarie sui Consigli di Frazione - sufficientemente evasiva e vuota come la precedente: ci si accusa di “strumentalizzare” - considerazione che possiamo rispedire al mittente con straordinaria tranquillità - ma, soprattutto di essere “dilettanti della politica” che - fuori dal palazzo - non conoscono i «meccanismi della macchina amministrativa».
Potremmo anzi aggiungere che, stante l’attuale orario di convocazione dei Consigli Comunali (alle 17:00), sarà ben improbabile consentire ai “non professionisti” di conoscerla: tuttavia 9 mesi di “check up” ci sembrano eccessivi e concepibili sì , ma per una commissione parlamentare, non certo comunale (data anche la tematica).
Poiché è ai cittadini di Vecchiano e non a CIM che il Sindaco Massimiliano Angori ha evitato di rispondere, proveremo qui a formulare la nostra idea di partecipazione, rappresentatività e prossimità territoriale della politica, invitandolo a domandare loro in quale direzione andare, anziché chiudersi a riccio nel proprio «sintomatico mistero»: siamo certi che i processi partecipativi calati dall’alto siano destinati a fallire miseramente, così come siamo convinti che la loro esclusione da quelli decisionali costituisca una pietra tombale sulla possibilità che prendano effettivamente piede.
Pertanto se di revisione dei modelli partecipativi vogliamo parlare (perché a questo punto i templi biblici della “commissione” possono trovare giustificazione solo in tal senso), è bene che lo si faccia direttamente coi diretti interessati: sottoponga - il Sindaco Massimiliano Angori - un questionario ai suoi cittadini, indicendo una sorta di consultazione popolare propositiva che trovi il suo epilogo in assemblea pubblica dove - magari - vadano a formarsi spontaneamente gruppi di lavoro.
Questo ci sembra l'unico indirizzo effettivamente perseguibile: l’organizzazione assembleare permanente dei cittadini, secondo uno schema diffuso, liquido, volontario e diretto di democrazia partecipativa, con portavoce a girare e sottoposti a revocabilità dall’assemblea.