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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
Cascina, 8 aprile
GIANNI

5/4/2017 - 15:03

 
GIANNI 
ispirato alla voce di Gianni Pampanini 
di e con Caroline Baglioni 
produzione La società dello spettacolo 
Progetto vincitore del Premio Scenario per Ustica 2015 
Spettacolo vincitore In-Box 2016 
SABATO 8 APRILE, ORE 21:00 
LA CITTA’ DEL TEATRO E DELLA CULTURA DI CASCINA
 
supervisione alla regia Michelangelo Bellani, c.l.Grugher 
assistente alla regia Nicol Martini 
luci Gianni Staropoli 
suono Valerio Di Loreto 
organizzazione Mariella Nanni 
ufficio stampa Raffaella Ilari 
produzione La società dello spettacolo 
residenze artistiche Auditorium Santa Caterina (Foligno InContemporanea) - L'arboreto - 
Teatro Dimora di Mondaino
 
Arriva a La Città del Teatro di Cascina sabato 8 aprile (ore 21:00) “Gianni”, diretto ed interpretato dalla giovane attrice perugina Caroline Baglioni, rivelazione della nuova scena teatrale italiana, una produzione La società dello spettacolo, spettacolo vincitore del Premio In-Box 2016 e progetto vincitore del Premio Scenario per Ustica 2015.
 
Caroline Baglioni - attualmente impegnata nella preparazione della nuova produzione - ritrova nella voce dello zio, Gianni Pampanini, affetto da problemi maniaco-depressivi, le tracce di verità di un’esistenza che la scrittura teatrale riesce a sottrarre all’oggettivazione della malattia. 
 
«Avevo circa tredici anni – scrive Caroline Baglioni - Mio padre tornò a casa e disse che era arrivato il momento di occuparci di Gianni. Era un gigante Gianni. Alto quasi due metri, ma a me sembravano tre e nella mia mente è un film in bianco e nero. Gianni sembra oggi un ricordo lontano, ma era lontano anche quando c’era.
 
Era lo zio con problemi maniaco-depressivi che mi faceva paura. Aveva lo sguardo di chi conosce le cose, ma le ripeteva dentro di sé mica ce le diceva. Fumava e le ripeteva dentro di sé. Gianni non stava mai bene. Se stavamo da me voleva tornare a casa sua. Se stava a casa sua voleva uscire. Se era fuori voleva tornare dentro. Dentro e fuori è stata tutta la sua vita. Dentro casa. Dentro il Cim. Dentro la malattia. Dentro al dolore. Dentro ai pensieri. Dentro al fumo. Dentro la sua macchina. E fuori. Fuori da tutto quello che voleva.
 
Non aveva pace Gianni. Ogni centimetro della sua pelle trasudava speranza di stare bene. Stare bene è stata la sua grande ricerca. Ma chi di noi non vuole stare bene?
 
Nel 2004 in una scatola di vecchi dischi, ho trovato tre cassette. Tre cassette dove Gianni ha inciso la sua voce, gridato i suoi desideri, cantato la sua gioia, detto la sua tristezza.
 
Per dieci anni le ho ascoltate riflettendo su quale strano destino ci aveva uniti. Un anno prima della mia nascita Gianni incideva parole che io, e solo io, avrei ascoltato solo venti anni dopo. E improvvisamente, ogni volta mi torna vicino, grande e grosso, alto tre metri e in bianco e nero».
 
"Colpisce la trasformazione di un materiale biografico intimo e drammatico in un percorso personale di ricerca performativa: la traccia audio originale di un’esistenza spezzata, come il testamento beckettiano di Krapp, ispira una partitura fisica, gestuale, coreografica in un efficace gioco tra due ambiti scenici che si rivelano anche esistenziali. Un lavoro sulla memoria individuale capace di creare uno spazio di comprensione ed empatia che scuote lo spettatore." [Motivazione della Giuria Premio Scenario]
 
Info e prenotazioni

Prevendite biglietti a La Città del Teatro e della Cultura: dal martedì al venerdì dalle 10:30 alle 12:30 - mercoledì e venerdì dalle 17:00 alle 19:00 (info: biglietteria@lacittadelteatro.it, cell 345 8212494. Prevendite esterne biglietti: esercizi commerciali collegati con il circuito boxoffice. 
 
Online: www.boxol.it-Telefono: 055.210804 dal lunedì al giovedì 10:00 – 19:00 
https://www.boxol.it/LaCittaDelTeatro/it/event/gianni/192488 
Link sito www.lasocietadellospettacolo.org 
Link trailer video https://mail.google.com/mail/u/0/#inbox/155b6d5c7cf4cd7e 

 
La società dello spettacolo è un gruppo di ricerca teatrale umbro fondato nel 2007 da c.l. Grugher, Marianna Masciolini, Michelangelo Bellani ai quali si unisce nel 2012 Caroline Baglioni. Dall’omonima opera d’esordio tratta da Guy Debord da cui prende nome, si è dedicata a progetti di drammaturgia contemporanea ispirati a testi filosofici e sociologici collaborando fra gli altri con pensatori come Omar Calabrese e Manlio Sgalambro. Carne, terzo elemento di una trilogia dedicata alla filosofia francese contemporanea, è stato prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria. Le sue produzioni sono state ospitate in festival e rassegne nazionali e in residenze artistiche internazionali. 
 
Si occupa di pedagogia e formazione teatrale, cura dal 2009 progetti di riabilitazione dedicati al disagio mentale. Realizza documentari, installazioni, live performance. Ha ricevuto il premio Indipendents ad ArtVerona 14 e con Sòccantare ha vinto il premio come miglior documentario al PerSo Film Festival 2015 nella sezione Umbria in Celluloide.  Nella stagione 2015/2016 ha realizzato due nuovi progetti: Gianni di Caroline Baglioni progetto vincitore del premio Scenario per Ustica 2015, spettacolo vincitore premio In-Box 2016 e Io sono non amore sull’esperienza di Santa Angela da Foligno. Dal 2015 grazie al progetto Foligno InContemporanea vincitore di un bando regionale, è Centro di residenza teatrale nell’ambito del progetto nazionale previsto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

    
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